Dopo quasi due anni termina l'imbattibilità interna del Fenerbahce di Zelimir Obradovic, che cade in casa al cospetto dell'Unics Kazan del solito strepitoso Keith Langford e di un mai domo Parakhouski. Successo meritatissimo per i russi di Pashutin, che nonostante un buco offensivo di sei minuti ad inizio quarto periodo riescono ad avere la meglio della rimonta firmata dalle triple di Bobby Dixon e dalle giocate di Gigi Datome. Finisce dunque l'imbattibilità stagionale in Eurolega dei turchi, mentre i russi ottengono la loro prima vittoria stagionale mettendo i primi due punti in classifica. 

Tre gli infortuni di giornata, con Obradovic che deve rinunciare ancora a Bogdanovic e fa riposare Kalinic, mentre gli ospiti non hanno a disposizione Clarke e Ponkrashov. I padroni di casa scendono in campo con Antic ed Udoh sotto canestro assieme a Datome, Dixon e Nunnally. Risponde l'Unics di Pashutin con Langford e Colom in cabina di regia, Kaimakoglou, Panin e Parakhouski a completare il quintetto. 

Inizio come al solito in sordina per i padroni di casa. E' il centro bielorusso Parakhouski a catalizzare le attenzioni dell'attacco ospite in avvio: Udoh in netta difficoltà a rimbalzo e quattro personali. Buono l'atteggiamento in generale dei russi, ma Dixon risponde dalla distanza due volte per il 6-4 iniziale. Nunnally, in fiducia dopo l'inserimento in quintetto, piazza la tripla del più tre, anche se difensivamente l'ex Avellino perde ripetutamente Langford (sette di fila per l'11 pari). Le distrazioni continue a rimbalzo in difesa - e i tantissimi errori da sotto del Fener - tengono in partita gli ospiti, che all'intervallo sono avanti di cinque grazie ai canestri di Williams ed al buzzer beater di Langford da tre. Obradovic inizia a pescare dalla panchina, che offre l'apporto sperato. Dixon - ancora da tre - Veselj e Sloukas suonano la carica per i turchi, che iniziano progressivamente ad alzare l'intensità difensiva sfruttando un quintetto meno fisico e più atletico con Datome da quattro (13-5 di parziale). Il Fener soffre molto sotto canestro, ma è Dixon che sembra propiziare l'allungo dei padroni di casa (15 punti e 5/6 da tre). Il ritorno in campo di Langford e Parakhouski (14 all'intervallo) consente agli ospiti di restare a galla nel match e chiudere con merito e diligenza avanti di quattro all'intervallo lungo. 

Il Fenerbahce cerca di mettere in partita Udoh in avvio di ripresa, ma il centro americano non risponde presente sulle due metà campo: Parakhouski firma il massimo vantaggio russo da rimbalzo in attacco (41-47). Nunnally e Sloukas provano a cucire lo strappo dalla distanza, ma i cinque punti di fila di Langford fanno impazzire Obradovic e la difesa turca. Il timeout del coach di casa scuote Datome e soci, che ritrovano il bandolo della matassa ed accorciano approfittando di un passaggio a vuoto dei russi in attacco (55-56). L'asse Colom-Williams ammutolisce l'Ulker arena, ma Datome risponde prontamente attaccando ripetutamente Langford in attacco. Dixon riporta avanti di uno il Fener, ma Williams sulla sirena spegne gli entusiasmi di tabella (63-64). Mani fredde e tante palle perse nei primi due minuti e mezzo di ultimo periodo, ma i canestri di Dixon in contropiede e Datome da rimbalzo in attacco lanciano i padroni di casa. L'Unics non trova più il fondo della retina, Parakhouski ci mette una pezza da sotto a quattro dalla fine per firmare il primo canestro ospite per il -3. Dalla parte opposta è scatenato però Dixon, che con la settima tripla personale trascina il Fener sopra di sei.

Quando tutto sembra oramai segnato per la quinta vittoria stagionale dei turchi, il centro bielorusso è l'ultimo ad alzare bandiera bianca ed indica la strada ai compagni che rispondono presente: Kaimakoglou firma il pareggio da oltre l'arco a due dalla fine, Langford approfitta dei due errori di Datome per piazzare cinque punti di fila che valgono un meritato quanto imprevisto successo.