La grande favorita alla vittoria finale è come sempre l'Olimpia Milano, che mai come quest'anno sembra non avere rivali. La Supercoppa andata in scena nello scorso week-end ad Assago ha confermato questa tesi.
Basti pensare che nelle due partite di Supercoppa Abass e Fontecchio, che sono nel giro della nazionale italiana, e le medaglie d'argento Raduljica e Macvan si sono addirittura accomodati in tribuna.
Roster profondo e con tante soluzioni per Repesa ma andiamolo a scoprire nel dettaglio.
CONFERME - Sono ben 8 (su 15) le conferme rispetto all'anno passato, cosa che non succedeva da diversi anni a questa parte. Spicca la conferma di Alessandro Gentile, che doveva sbarcare negli States, e che invece rimarrà ancora a Milano non più però in vesti di capitano. Confermati anche Sanders, autore di play-off da urlo, Kalnietis, Cinciarini che dopo un anno di alti e bassi, dovuto anche a piccoli acciachi durante l'anno, è chiamato a una stagione da protagonista e con la "fascia" di capiano addosso. Conferamati anche McLean e Macvan lungo tattico importantissimo per il gioco di mister Repesa, e il croato Simon miglior realizzatore della squadra visto anche a Rio in ottima forma. L'ottavo a rimanere sulle sponde del naviglio è Bruno Cerella, idolo del Forum e cuore pulsante di questa Olimpia dopo una lunga trattativa resterà in biancorosso per il 4°anno.
I NUOVI - Partiamo dal tridente italiano formato da Pascolo, Abass e Fontecchio. L'ex Trento, dopo la "gavetta" all'Aquila, è pronto per fare il grande salto, nell'ultima stagione ha dimostrato tutto il suo talento in serie A (12 punti per partita e 5 rimbalzi di media). ma soprattutto in Eurocup (15.0 punti per gara e 6.1 rimbalzi). eliminando anche l'Olimpia nei quarti e raggiungento le semifinali della competizione.
Abass invece arriva dalla rivale Cantù, in cui nell'ultima annata è esploso definitavamente, ricevendo anche la chiamata della nazionale, stagione chiusa 13.1 punti a partita 5.8 rimbalzi. Ala piccola con un atletismo fuori dal comune, ma anche con una buona mano da fuori (35% da 3). Simone Fontecchio è il più giovane dei 3, classe 1995, stagione difficile per il pescarese culminata con la retrocessione della sua Bologna in A2. Il talento di Simone è innegabile ma non ancora espresso nella sua interezza, ma di tempo ne ha per dimostrarlo. Nel ruolo di playmaker abbiamo l'aggiunta diRicky Hickman, già passato in Italia con le maglie di Casale e Pesaro, l'anno scorso ha avuto tanti problemi di tipo fisico, e il suo minutaggio ne ha risentito.
Gli ultimi due nuovi volti in casa biancorossa, ma non meno importanti anzi, sono Zoran Dragic e Miroslav Raduljica. Lo sloveno, fratello del più conosciuto Goran Dragic play degli Heat, guardia che predilige difendere come detto da lui in fase di presentazione e con un buon tiro da fuori. Infine Miroslav Raduljica, il centrone che mancava a Milano da troppo tempo, Miro quest'estate ha trascinato la sua nazionale all'argento a Rio 2016 (14.8 punti di media in soli 19 minuti di utilizzo). Integrato in prima squadra anche Andrea La Torre, classe 1997, dopo l'anno in prestito a Biella.
OBIETTIVO - Dopo aver centrato senza troppi patemi il 1°obiettivo, la Supercoppa, è ovviamente è quello di riconfermare il titolo dell'anno scorso e conquistare anche la Coppa Italia.
Mentre in Europa finire nelle Top8 è l'obiettivo minimo.
AMICHEVOLI ESTIVE - Legnano 87-73; Fortitudo Bologna 87-61;Tofas(TUR) 80-78; Galatasaray(TUR) 91-86; Union Lubiana(SLO) 84-68; Brose Bamberg(GER) 85-92; Brescia 84-82; Cremona 82-74
SUPERCOPPA ITALIANA
24/9 Olimpia Milano-Cremona 109-87
25/9 Olimpia Milano-Avellino 90-72
Jamel McLean1988, 203 cm, Ala/Centro Nato a Brooklyn, dopo il college (non da protagonista) a Xavier arriva in Belgio poi, dopo un breve passaggio a Scafati, si stabilisce in Germania, dove è mvp nel 2015. La scorsa stagione firma con Milano, e chiude con poco più di 10 punti di media in 62 partite tra campionato ed Europa e un high di 26 punti messi a segno contro l'Efes.
Simone Fontecchio 1995, 203 cm, Ala Vivaio Virtus, arriva all'Olimpia dopo i 9.3 punti (18 di high) messi insieme nell'annus horribilis delle V nere. Ha i mezzi per affermarsi, anche in una piazza così esigente.
Alessandro Gentile 1992, 200 cm, Guardia Non più capitano, rimasto a Milano dopo mille voci di addio, a 24 anni deve decidere se essere una stella vera o un eterno incompiuto. La scorsa stagione, 11.8 punti in campionato (1 sola volta oltre quota 20, in Gara 2 contro Reggio Emilia), 20 (ma con 1 sola vittoria) nelle 6 disputate in Eurolega.
Richard Hickman, 1985, 189 cm, Play Scoperto nel campionato finlandese da Casale Monferrato, vive una stagione da protagonista a Pesaro, prima del passaggio nell'Europa che conta, al Maccabi (vince l'Eurolega nel 2014) e al Fenerbahce (arriva in finale di Eurolega nella scorsa stagione). Nell'ultimo campionato turco gioca solo 10 partite con poco più di 5 punti di media, che si fermano a 4 in 20 di Eurolega.
Mantas Kalnietis 1986, 195 cm, Guardia Innesto importante della seconda parte della scorsa stagione, dove al di là delle cifre (8 punti e 3 assist) ha dimostrato di essere utilissimo con la sua esperienza quando conta (4 volte su 6 in doppia cifra contro Reggio). Con lo Zalgiris ha vinto tutto in patria, con la nazionale quasi 20 punti di media a Rio. Resta il rammarico della mancata chiamata al draft del 2008
Miroslav Radulica 1988, 213 cm, Centro Ecco il centro dominante che mancava a Milano. Ha giocato dappertutto (Serbia, Germania, Ucraina, NBA con i Bucks, China, Grecia), senza però vincere molto. Lo scorso anno, col Panathinaikos quasi 10 punti in campionato (23 di high) e oltre 12 in Eurolega, con 25 di high (8/9 al tiro, 9/9 ai liberi) rifilati al Barcellona.
Zoran Dragic, 1989, 196 cm, Guardia/Ala Il fratello di Goran non ha avuto la stessa fortuna dall'altra parte dell'Oceano (una manciata di gare con i Suns e gli Heat) ma in Europa, soprattutto a Malaga, è stato protagonista. La scorsa stagione, col Khimky, 9 punti di media nella Lega VTB (ventello nella sconfitta finale contro il CSKA), 8 in Eurolega.
Milan Macvan 1989, 206 cm, Ala/Centro Le buone prestazioni nell'Adriatic League del 2010/11 gli valgono un contratto col Maccabi Tel Aviv, dove però gioca poco. L'anno successivo, col Partizan, è il miglior rimbalzista dell'Eurolega e prova un'altra avventura all'estero, al Galatasaray, dove non conferma le cifre maturate in patria. Arriva a Milano la scorsa stagione, chiudendo con poco più di 9 punti e 4 rimbalzi di media.
Davide Pascolo 1990, 203 cm, Ala Cresce nella Snaidero Udine, poi si trasferisce a Trento contribuendo alla cavalcata dell'Aquila dalla Lega Nazionale alla semifinale di Eurocup. La scorsa stagione, quinta e ultima a Trento, 13.6 punti e 6.6 rimbalzi di media, con un high di 22 proprio contro Milano nei playoff.
Andrea Cinciarini 1986, 193 cm, Play Il neo capitano dell'Olimpia cresce a Pesaro, si fa le ossa a Pavia, Pistoia, Montegranaro, assaggia l'Eurolega a Cantù e nel 2012/13 arriva a Reggio Emilia, dove due anni più tardi ha per due volte tra le mani il pallone dello scudetto. A Milano dalla scorsa stagione, chiusa con 5.4 punti e 2.2 assist di media, con un high di 14 punti in campionato contro Bologna e 12 in Eurolega contro l'Olympiacos.
Rakim Sanders 1989, 193 cm, Guardia/Ala Due anni in Italia e due scudetti e due Coppe Italia vinti, prima a Sassari, la scorsa stagione all'Olimpia (11.8 punti di media, 28 di high nei playoff contro Venezia). In precedenza, Maccabi Tel Aviv, con cui vince una Balkan League, e Bamberg.
Awudu Abass 1993, 200 cm, Ala Alla prima esperienza lontano da Cantù, dove nella passata stagione è definitivamente esploso con oltre 13 punti e quasi 6 rimbalzi di media. Il suo high è stato di 34 punti contro Venezia, ma in altre 4 occasioni è andato oltre il ventello.
Bruno Cerella 1986, 194 cm, Guardia E' partito dalla C2, ha fatto la gavetta in B2 e B1, e con la sua energia si è guadagnato la quarta stagione con l'Olimpia. Nel 2015/16 2.7 punti di media, in doppia cifra nei playoff contro Venezia.
Krunoslav Simon 1985, 197 cm, Guardia Dopo 10 stagioni al KK Zagabria, nel 2012/13 si trasferisce in Spagna, all'Unicaja Malaga. L'anno dopo è al Lokomotiv Kuban, quindi l'approdo a Milano, con 14 punti di media (44% da 3) e 11 volte sopra quota 20.