Nella prima semifinale, Avellino ha superato Reggio Emilia sulla sirena, grazie alla tripla di Ragland. Queste le considerazioni dei due tecnici al termine dell'incontro. 

Il primo ad intervenire è stato coach Manetti, visibilmente abbattuto dopo la sconfitta: "Abbiamo fatto un'ottima partita, per il livello dell'avversario, per il momento della stagione in cui ci troviamo. Credo che la parola giusta sia peccato, soprattutto per la seconda parte di partita dove siamo sempre stati avanti, abbiamo fatto delle ottime cose. Ci è mancata un po' di freddezza per chiudere la partita, quei dettagli che fanno la differenza, soprattutto nell'ultimo possesso. Loro hanno trovato canestri facili grazie alle nostre palle perse. Peccato per quello che è mancato, per i nostri massimi vantaggi, per gli ultimi possessi, però credo siano situazioni che proprio ad inizio stagione ci possano stare perché sei in una fase in cui stai ritrovando il tuo equilibrio." 

Il coach della Grissin Bon ha poi parlato del rientro in campo, e della relativa facilità nel ricominciare a lavorare: "È stato facile ripartire perché ho trovato una squadra fresca. C'erano tutti i miei ragazzi, Della valle, Aradori, De Nicolao, Polonara, Gentile, Bonaccini, quindi quando sono rientrato ho trovato la mia squadra. L'anno scorso abbiamo vinto una partita per un canestro sbagliato dagli avversari, questa volta abbiamo perso di due." 

Un commento sui nuovi ovviamente, visti probabilmente un po' più in difficoltà oggi: "I nuovi non mi sono sembrati indietro, oggi è stato un caso probabilmente. Nel precampionato abbiamo giocato bene, e anche i nuovi sono stati preziosi. Credo che oggi ci sia stato qualche problema più che altro con l'impatto del campionato italiano, col Forum e con tutto il resto." 

Ultime impressioni su Avellino, avversaria lo scorso anno nella semifinale playoff: "La sfida con Avellino è diventata infinita. Da una sfida playoff è partita una sfida che sembri durare da sempre, ma se ci pensate queste due squadra non si sono mai affrontate in partite importanti prima dell'anno scorso."

Conclusa la conferenza stampa di coach Manetti, è arrivato l'allenatore di Avellino, Pino Sacripanti: "Sono molto contento per alcuni motivi, il primo è un po' personale, perché Regaland ha fatto una giocata da campione e io sono fortunato ad averlo. È sempre stato di grande talento, solo che tutti dicevano che poi quando conta non riesce a giocare, che gli manca qualcosa. Credo che questo sia un momento importante per la sua carriera, deve essere leader, ce lo siamo anche detti in maniera più o meno diretta, in preseason. Poi sono contento perché questa squadra, che oggi non ha giocato oggettivamente bene, è comunque riuscita a vincere. Quindi anche se con tanti aspetti difficili, la squadra ha avuto sempre la stessa identità e di questo diciamo che mi prendo il merito insieme a Salvatore Parlato, Giovanni Severini, di tutti i ragazzi che erano con noi anche l'anno scorso e che hanno fatto vedere ai nuovi come ci si allena, come si sta in campo, e questo credo che sia un aspetto molto importante. Sono contento poi naturalmente perché domani giochiamo una finale, vogliamo vincere il trofeo e se non ci riusciremo, dovremo lavorare per poter tornare qui, ma dovremo anche ritenerci soddisfatti per essere arrivati a giocarci un titolo con un gruppo così giovane, che si conosce poco e che lavora tanto e che sicuramente si ritroverà utile questa esperienza durante il corso della stagione."

Avellino è riuscita a vincere nonostante il problema a Kyrylo Fesenko, infortunatosi ieri: "S'è fatto male nell'ultima azione dell'allenamento, e credo che questa cosa abbia abbassato il morale della squadra. Credo siano stati importanti gli episodi, e anche giocare 3-4 minuti con Thomas da 4 quando abbiamo recuperato 3-4 palloni e abbiamo sempre fatto dei cambi sistematici."

In chiusura, domanda per coach Sacripanti del nostro Nico Silvestri, presente al Forum come inviato per VAVEL ITALIA: "Ragland è migliorato è maturato, rispetto a cantu 2013. appena gli dici una cosa capisce immediatamente, io l'ho avuto a cantù dove fece una grandissima giocatore, e l'anno scorso veniva in un momento brutto della sua carriera. Bisogna metterlo nelle condizioni ideale per fargli far bene, e questa squadra gli darà compiti di leadership, di gestione della palla e sono davvero molto contento per lui stasera."