Clamoroso, ed è dire poco, a Rio de Janeiro. La Spagna cade contro i padroni di casa del Brasile e mette seriamente a rischio la propria qualificazione al prossimo turno del torneo di basket maschile dei Giochi Olimpici. Merito soprattutto della grande fiducia e dell'ottima difesa dei verdeoro, ma c'è stata anche una discreta quantità di demeriti in casa iberica, che ha giocato troppo a sprazzi per dimostrare di meritare la vittoria.
La partenza è tutta iberica, con la fisicità di Pau Gasol e le mani veloci di Fernandez, ma che sarà una partita molto tattica e difensiva lo si capisce chiaramente fin dai primi possessi. Marquinhos e Marcelinho scuotono il pubblico di Rio portando il Brasile avanti a metà quarto, Rubio risponde da campione ma i padroni di casa riescono ad allungare grazie a Nenè e alla bomba del playmaker dei Lakers. Poi, a far esplodere nuovamente l'arena carioca ci pensa anche Barbosa con il canestro del +8, prima della bomba del Chacho Rodriguez che chiude il primo quarto sul 18-13. In avvio di secondo quarto, il Brasile torna a fare fatica sotto il canestro avversario, consentendo così alla Spagna di riavvicinarsi grazie alla panchina, soprattutto con Navarro e Reyes che completano un mini-parziale che riporta il punteggio sul -1. Partita che rimane dunque su punteggi bassissimi, lo spettacolo latita anche perchè entrambe le squadre sono costrette a vincere. Le Furie Rosse accelerano con Claver e Mirotic e si riportano in vantaggio, ma una bomba di Neto ribalta ancora la situazione e fa esplodere ancora una volta la Carioca Arena. Partita molto tesa, e in un certo senso appassionante, con gli "ospiti" che riescono a creare un piccolo strappetto ancora sull'asse Fernandez-Gasol ai quali rispondono Felicio e soprattutto il buon vecchio Giovannnoni: bomba a un minuto e mezzo dall'intervallo, poi due libero di Huertas per il 31-34 di metà gara.
Si rientra dagli spogliatoi con il layup di Lima e la schiacciata di Gasol, con gli attacchi che però continuano ad essere assenti ingiustificati. Sono però i brasiliani a provare a scappare via ancora una volta, con i canestri di Felicio e soprattutto Barbosa, che riporta i verdeoro sul +9. La Spagna, però, risponde con i suoi campioni e piazza un 6-0 di parziale interrotto, però, dall'and-one di Felicio che restituisce brio al pubblico di Rio. Gasol prova a mettersi la squadra sulle spalle, ma l'attacco continua a non girare e il tentativo di rimonta continua ad essere rimandato, anche perchè il clima della Carioca Arena continua a essere molto caldo. Spagna che però riesce, con i tiri liberi, a reggere un po', prima di un clamoroso parziale che consente al Brasile l'allungo che, alla lunga, risulterà decisivo. Gioco da tre punti di Alex Garcia, bomba di Benite e tiri liberi di Lima a fine terzo quarto (45-53), poi un altro and-one di quest'ultimo per il clamoroso +11 brasiliano, subito rintuzzato dalla tripla da campione di Rudy Fernandez. La Spagna non ci sta, ferma l'attacco avversario e prova a scuotersi negli ultimi sette minuti con le triple di Llull e soprattutto Rodriguez, che firma il -1 a metà quarto. Finale acceso, gli iberici tornano a segnare con continuità e trovano il vantaggio a 2.07 dalla fine ancora con Llull da fuori. L'ultimo possesso è incredibile: Marcelinho sbaglia, Marquinhos prende il rimbalzo e appoggia il +1 Brasile, il timeout spagnolo porta al tiro Llull, che però sbaglia e fa esplodere la Carioca Arena.
SPAGNA-BRASILE 65-66 (13-18; 31-34; 45-53)
SPAGNA: Gasol 13, Fernandez 8, Rodriguez 10, Navarro 5, Calderon, Reyes 5, Claver 4, Hernangomez ne, Abrines, Llull 11, Mirotic 6, Rubio 3.
BRASILE: Neto 3, Felicio 7, Benite 4, Huertas 11, Alex Garcia 9, Giovannoni 3, Nenè 6, Marquinhos 10, Barbosa 4, Lima 9, Hettsheimeir, Luz ne.