Tutto pronto all'Helsinki Ice Stadium per l'inizio dei quarti di finale dell'Europeo Under 20 di pallacanestro. Dopo le emozioni di mercoledì e dopo il meritato riposo di ieri adesso è il momento di fare sul serio e di trattenere il fiato fino a domenica sera quando si giocherà la finale, che vedrà una delle otto qualificate ai quarti trionfare e succedere alla Serbia. Ad aprire i giochi quest'oggi è l'Italia di Pino Sacripanti, che affronta l'ostica Turchia di coach Ugurlu, squadra sempre dura da affrontare, fisicamente e tecnicamente.
Tanti i punti di forza della nazionale turca, ma anche molti punti deboli - la difesa - con gli azzurrini che dovranno essere bravi nell'attaccarla con costrutto e con una fluida circolazione di palla, evitando il più possibile forzature dalle quali potrebbero scaturire delle facili transizioni avversarie. Sfida nella sfida sarà quella tra i due playmaker, diversi per caratteristiche e funzionalità: da una parte Mussini, abile nello sfruttare i pick & roll per guadagnarsi spazio necessario per il suo mortifero tiro da oltre l'arco; dall'altra Ugurlu, play nel senso strettissimo del termine e del ruolo, che gestisce a piacimento ritmo e soluzioni offensive smazzando circa quattro assist a gara.
Attorno a quest'ultimo, come spiegato ieri, tanti giocatori di buon livello, quali Asrlan e Yurtseven, i due migliori realizzatori, ma anche Arar e Gecim, che dovrebbero formare il quintetto titolare. L'Italia dovrà provare a sfruttare la verve di un Donzelli in formato extralusso negli ottavi, uomo ovunque che con le sue giocate in difesa e a rimbalzo, oltre che con un ottimo bottino di punti, ha permesso alla squadra di Sacripanti di restare in vita prima e rimontare successivamente. Da non sottovalutare l'importanza dei lunghi azzurri, dinamici, che potrebbero approfittare della staticità dei centri avversari per attaccarli in palleggio e caricarli di falli. Fa da contraltare, ovviamente, nell'altra metà campo, la fisicità e la stazza dei turchi, che potrebbe essere arginata con una difesa a zona molto aggressiva sugli esterni.
L'uomo in più - Fino a questo momento Diego Flaccadori, guardia di Trento, si è messo in grandissima mostra con i suoi 16.2 punti a serata.
Il mancino trentino sarà fondamentale per le sorti azzurre, soprattutto considerando che per caratteristiche, fisiche e tecniche, potrebbe assomigliare a quell'Okobo della Francia che ha fatto ammattire l'altro ieri la difesa turca di Ugurata. Sarà invece il lungo turco Omer Yurtseven a segnare il destino della propria squadra: qualora il centro classe 1998 del Fenerbahce - autore in patria di una gara da 91 (!) e 28 rimbalzi - riuscisse a dominare il pitturato, le possibilità dell'Italia di qualificarsi scenderebbero drasticamente.
Il cammino delle due squadre fino ad oggi
Percorso nettissimo per la Turchia di Ugurata, che ha battuto agevolmente Lituania e Ungheria e con qualche patema d'animo in più la Germania. Discorso diverso per l'Italia di Pino Sacripanti, che dopo aver giocato alla pari contro la Repubblica Ceca si è riscattata ampiamente contro il Belgio, prima di cedere alla Svezia nell'ultima gara del raggruppamento. Due vittorie serrate, invece, in ottavi di finale, dove i turchi hanno avuto la meglio di una grande Francia, mentre l'Italia ha approfittato del blackout nell'ultimo periodo della Serbia per approdare in semifinale.
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