Ha il sapore di impresa quella compiuta dall'Italia U20 di basket agli Europei di categoria in corso di svolgimento ad Helsinki. Gli azzurri di Pino Sacripanti, dopo essere stati sotto anche di dodici lunghezze ad inizio quarto periodo hanno ribaltato lo svantaggio (25-12 il parziale nell'ultimo periodo) battendo la Serbia e conquistando così il pass per i quarti di finale. Stoica la prestazione di Donzelli, uomo ovunque a rimbalzo ed in difesa, oltre che di Flaccadori, Mussini e Moretti al tiro dalla distanza. Un risultato inatteso quanto voluto e meritato, che trascina gli azzurrini tra le prime otto nazioni d'Europa. Ora l'ostacolo Turchia.
L'inizio, come spesso è accaduto nelle sfide giocate dagli azzurrini, è di marca Italia, con Donzelli che fa la voce grossa a rimbalzo ed in difesa (12 punti e 6 rimbalzi alla sirena di metà gara). Quattro i suoi punti, impreziositi dalla tripla con fallo che sembra far scappare la squadra di Sacripanti. La Serbia cerca di cavalcare la fisicità in post basso di Vucetic (9 nel primo tempo), ma è Ostojic con quattro punto di fila a scuotere i suoi. Con i primi cambi a dare fiato al quintetto base, l'Italia perde la verve in attacco, limitandosi soltanto a controllare le folate avversarie, che si fanno insistenti nel secondo quarto, quando è Peno con quattro punti, un recupero ed un assist a propiziare il parziale dei balcanici (29-16). Gli azzurri spengono l'interruttore fino al ritorno in campo di Flaccadori e Mussini, che attaccano maggiormente il canestro e, coadiuvati dalla crescente intensità difensiva, creano i presupposti per la rimonta: è la difesa a zona a dare i suoi frutti, mentre Moretti, autore di cinque punti in un amen, contribuisce al ritorno azzurro (-3, sul 31-28). La tripla di Dokovic, battezzato fino a quel momento, riporta la Serbia avanti di sei all'intervallo lungo.
L'Italia sembra tornare con vigore sul parquet e Severini e Mussini si riporta repentinamente sotto di due. La zona sembra pagare ancora dazio, ma è una tripla sbilenca di Marinkovic a tagliare le gambe agli azzurri: Vucetic e Lazarevic approfittano sotto canestro delle amnesie italiane, rimettendo dodici lunghezze tra le squadre (48-36). I liberi del solito Donzelli e la tripla di Flaccadori illudono l'Italia, che non riesce a contrastare la fisicità dei serbi, dominanti a rimbalzo. Sacripanti decide di abbassare il quintetto e giocarsela con l'intensità difensiva, che permette agli azzurri di recuperare cinque palloni di seguito in difesa, creando i presupposti per cucire lo strappo in poco più di quattro minuti: la bomba di Moretti, il rimbalzo offensivo di un indomito Donzelli e la tripla di Mussini permettono all'Italia di impattare a quota 55, nonostante due semplici errori dello stesso playmaker dalla distanza e di Flaccadori in contropiede. E' dalla difesa che nasce la transizione azzurra, con Mussini che ringrazia con la tripla del +3. La Serbia torna a cavalcare Vucetic, ma soffre tremendamente l'atletismo azzurro in difesa: Flaccadori piazza due tripla di fila che valgono il più 6 (58-64). Mussini risponde in penetrazione a Simic, ma è Marinkovic dalla distanza a mettere paura agli azzurri (63-66). Frenesia e paura negli ultimi possessi: Flaccadori sbaglia il jumper, Lazarevic fa -1 da sotto, prima che la guardia di Trento ipotechi il successo dalla lunetta.
I tabellini