Seconda sconfitta per l'Italia di Pino Sacripanti agli Europei Under 20 in corso di svolgimento ad Helsinki. La squadra del coach di Avellino ha ceduto, nel finale, alla maggiore voglia di lottare e di prevalere dei rivali. La Svezia ringrazia le forzature degli azzurri, incapaci nel finale punto a punto di attaccare l'area e fin troppo frettolosi nel preferire le soluzioni da oltre l'arco che non hanno pagato nella ripresa. Tante le recriminazioni, dopo un primo tempo condotto dal primo all'ultimo secondo. Adesso l'Italia - terza nel suo raggruppamento - affronterà domani negli ottavi di finale la Serbia.
Partenza lanciata quella degli azzurri, che fanno la voce grossa con la tripla di Mussini e soprattutto Totè, abile nello sfruttare le sue abilità in prossimità del canestro ed anche dalla distanza. Gli azzurri provano a scappare nel punteggio, sfruttando le mani fredde al tiro dei nordici, che si salvano con i canestri di Birgander. Il più 10 sembra fornire tranquillità all'Italia, che trova anche da Donzelli, Severini e Guariglia preziosissimi punti. Gli svedesi soffrono la pressione italiana e Mussini e Flaccadori sembrano poter controllare agevolmente i ritmi della gara. Rossato e Donzelli firmano il massimo vantaggio sul +12, ma è Drammeh ad accorciare prima della sirena e dell'intervallo lungo.
E' proprio il playmaker svedese, ad inizio ripresa, a suonare la carica per i suoi e scuotere i compagni, trascinando la Svezia verso la rimonta: Brandmark impatta chiudendo il 7-0 di parziale, prima che lo stesso Drammeh ed il solito Birgander infilino a ripetizione la retina azzurra. Sacripanti ci prova con la zona, ma non riesce ad arginare l'arresto e tiro centrale del play avversario. Rispondono Mastellari e Mussini dalla distanza, ma sono soluzioni improvvisate che quasi mai sono frutto di azioni costruite. L'Italia inizia a perdere misure e fiducia, cedendo progressivamente alla difesa fisica ed intensa degli svedesi. E' Rossato, dopo un lungo testa a testa nel punteggio, a suonare la carica per i suoi: tre recuperi, una stoppata ed una tripla sembrano fornire agli azzurrini l'abbrivio giusto per portare a casa il successo, ma un paio di amnesie difensive negli ultimi minuti compromettono gli sforzi fatti. Andersson, con un sanguinoso tap-in da rimbalzo offensivo fa +2, Drammeh dalla lunetta fissa il punteggio sul 65-69 finale.
I tabellini