Generazioni, entrambe di fenomeni, quelle che quest'oggi - ore 15 in Italia - si sfideranno a Manila, nelle Filippine, per ottenere l'ultimo pass disponibile per le prossime Olimpiadi di Rio de Janeiro. Da una parte la Francia di Vincent Collet, dall'altra il Canada di Jay Triano, due delle migliori squadre del globo chiamate all'apice e agli albori delle rispettive generazioni di campioni, a superarsi per ottenere l'accesso alla kermesse brasiliana. Se i transalpini metteranno sul parquet una squadra già ampiamente coesa, forgiata da mille battaglie e fatta di enorme talento individuale ma anche di tradizione, vittorie ed esperienza, i canadesi proveranno ad usare sfrontatezza ed esuberanza, tecnica e fisica, per far valere le proprie ambizioni.
Tantissimo il talento in campo sul parquet di Manila, a partire da quello dei due backcourt, con Parker - nonostante un pre olimpico tutt'altro che esaltante - Heurtel, De Colo - vero go to guy francese - e Batum pronti a mettere la museruola alla velocità ed all'aggressività di Ennis, Joseph e Haslip. Esterni, ma non solo, anche sotto canestro assisteremo a delle vere e proprie battaglie, con la squadra di Collet chiamata ad arginare lo strapotere fisico di Thompson, Bennett ed Ejim, che potrebbero avere il predominio dei tabelloni a rimbalzo, oltre a limitare sia Diaw che Lauvergne spalle a canestro.
Fondamentale, da una parte e dall'altra, sarà la gestione dei ritmi della gara. Se presumibilmente la Francia proverà a ragionare maggiormente a difesa schierata, la prerogativa e l'intento principale dei nord americani sarà quello di correre, anche in maniera spesso smodata e frenetica, forzando la mano sulla fatica che potrebbe accusare una squadra dalla media anagrafica non più giovanissima. Controllare il numero di possessi, centellinando energie fisiche e soprattutto mentali, potrebbe essere la chiave di volta per la partita dei transalpini, maggiormente abituati - inoltre - in un possibile finale in volata.
Collet, così come i vari Parker, Diaw e forse qualcun altro, sanno che quello di Rio potrebbe essere - per la generazione d'oro della Francia della palla a spicchi - l'ultimo Grande Ballo al quale partecipare, prima di lasciare alle nuove leve. Di contro, invece, una squadra dal futuro - quasi - assicurato, che va a caccia della prima soddisfazione come Nazionale. Sfida tra generazioni diametralmente opposte, accomunate entrambe dall'obiettivo Rio nella testa