E' tutta un'altra Francia quella che, a Manila, asfalta con merito una coriacea Turchia, in partita soltanto per un quarto e mezzo. I francesi rispondono così alla prova opaca offerta contro la Nuova Zelanda due giorni fa, con Heurtel, Diaw ed il solito De Colo a trascinare i transalpini in finale, dove incontreranno domani il Canada. Collet si gode la sua panchina, capace nel momento decisivo di spaccare in due la gara e di fornire inoltre importantissimo riposo ai vari Batum e Parker. Non basta un buon Asik alla Turchia di Ataman, che deve rinunciare all'Olimpiade brasiliana.
C'è Parker, ovviamente, con De Colo e Batum nel reparto piccoli di Collet, mentre sotto canestro agiscono Diaw e Lauvergne. Risponde Ataman con Dixon e Guler accanto ad Asik ed Erden.
Dopo l'inizio a rilento della Francia contro la Nuova Zelanda ci si attendeva una risposta dai galletti, che però non arriva: la Turchia abusa del post basso nell'intento di sfruttare la fisicità dei propri lunghi contro la scarsa mobilità di Diaw, ed il piano partita funziona. Il lungo dei Pelicans si intende a meraviglia con quello del Fenerbahce, firmando praticamente in coppia l'allungo sul +10 (13-3). Dalla parte opposta i francesi stentano a trovare fiducia al tiro e ritmo in attacco, con sporadiche iniziative dei singoli che pongono rimedio all'emorragia. De Colo e compagni iniziano ad attaccare con costrutto il canestro e coadiuvati da una difesa maggiormente accorta propiziano il break di 13-0 che vale la rimonta ed il sorpasso: otto punti dell'Mvp dell'ultima Eurolega riportano la sfida in equilibrio alla prima sirena (18-16).
I turchi sembrano in scia e, con il passare dei minuti, trovano anche l'apporto degli esterni: Dixon prima e Guler poi, costringono la difesa francese ad apportare ulteriori modifiche al piano tattico. E' con la panchina e le rotazioni, però, che la Francia fa la differenza: Gelabale sfrutta l'atletismo per fare la voce grossa a rimbalzo, Heurtel - preferito a Parker - con due giocate personali firma il +4 prima della tripla di Antoine Diot del 31-24. E' il momento più difficile per la squadra di Ataman, che non trova il fondo del secchiello per cinque minuti. La Francia ne approfitta con il redivivo Parker, ma non scappa: Mahmutoglu ed Erden cuciono lo strappo fino al 37-30 dell'intervallo.
La Francia torna in campo dopo l'intervallo con la voglia di chiudere la contesa il prima possibile: dopo la tripla illusoria di Dixon sono De Colo, Lauvergne e Diaw, con un bacio al tabellone a firmare il muovo massimo vantaggio sul +14 (47-33). Nonostante le difficoltà oggettive i turchi ritrovano un minimo di fiducia ed entusiasmo da due canestri di Asik, che assieme ad Osman il parziale che riporta sotto di nove i suoi. I due liberi falliti da Arslan frenano la rimonta turca, ma Batum e compagni peccano in cinismo dalla parte opposta. Asik sembra infierire ulteriormente con il layup del meno sette, ma è Diot dalla distanza - sulla sirena - a spegnere i sogni di gloria della squadra di Ataman.
E' ad inizio ultimo periodo, però, che la Francia scappa nel punteggio: prima Lauvergne, poi Heurtel con l'arresto e tiro, la tripla e la schiacciata, a far scappare definitivamente i buoi dalla stalla, rispondendo alla tripla di Batuk (64-46). La Turchia non molla e cerca, nel finale, con Erden, a chiudere nuovamente lo strappo, ma è ancora Heurtel a scrivere la parola fine sulla sfida fino al 75-63 finale.