L'Italia sfodera le sue armi migliori nella prima metà di gara, sconfigge in maniera autoritaria le Filippine e accede alla finale dell'Imperial Basketball City Tournament, evento in corso di svolgimento a Bologna e che tornerà davvero utile ai ragazzi guidati da Ettore Messina nella preparazione del torneo pre-olimpico in programma da lunedì luglio in quel di Torino.
In un PalaDozza in cui la rappresentanza di tifosi filippini, residenti perlopiù nel nostro Paese, è particolarmente alta, c'è poco spazio per le soddisfazioni tra le fila della compagine guidata in campo da Andray Blatche, almeno per quanto riguarda le prime fasi di gara. Gli azzurri di Messina, infatti, sfoderano una pallacanestro molto attenta e incisiva su entrambi i lati del campo, con Bargnani propositivo e cercato spesso in attacco, e Gallinari che come di consueto si mette sulle spalle i compagni: se a tutto questo aggiungiamo un'ottima applicazione difensiva, che segna in maniera evidente il grande lavoro fatto dal coach siciliano e dal suo staff, viene fuori un primo quarto senza storia. Dal canto loro, le Filippine fanno tantissima fatica sia ad arginare le tante soluzioni offensive messe sul parquet dagli azzurri, sia a dare fastidio alla difesa di casa, anche perchè quello che sulla carta dovrebbe trascinare, ovvero Blatche, va in panchina ben presto con due falli spesi in altrettanti minuti. Il primo canestro arriva poco prima della boa di metà primo quarto e viene accolto con un boato, ma c'è davvero ben poco da festeggiare, anche perchè dall'altra parte anche Datome e Aradori partecipano alla festa azzurra.
Le Filippine riescono andare in doppia cifra solo a metà del secondo quarto, ma nel frattempo i soliti Bargnani e Gallinari continuano a sfruttare la maggior forza fisica rispetto ai dirimpettai filippini per portare il vantaggio oltre i quaranta punti nel corso del secondo quarto. Tuttavia, gli orientali appaiono in chiara crescita nel finale di secondo quarto, anche perchè Blatche torna sul parquet e riesce finalmente a sfoderare le proprie doti atletiche e le mani non certo da lungo, per ispirare i propri compagni. Con lui anche Tenorio e Parks riescono finalmente a essere incisivi in attacco, e portano la squadra un po' meno lontana nel punteggio, fino al 64-23 con cui si va negli spogliatoi nell'intervallo lungo.
Al rientro sul parquet Gallinari alza nuovamente il volume della radio, anche se le Filippine iniziano a giocare una buona pallacanestro soprattutto con un Blatche finalmente in ritmo, e capace di portare i suoi sotto i 40 punti di ritardo. Azzurri forse troppo rilassati, tanto che Messina chiama un emblematico timeout in cui emerge tutta la rabbia e la voglia di non lasciare nulla di intentato per presentarsi al meglio al torneo torinese. Così, mentre dall'altra parte la fiducia sale in maniera vistosa, Gallinari e compagni riprendono il comando delle operazioni. Il proseguio della partita, su per giù un quarto e mezzo, è pura accademia, con l'Italia che controlla e vince per 106-70 e si prepara dunque ad affrontare la finale in questo quadrangolare, in programma domani sera contro il Canada di un ispiratissimo Brady Heslip, stando almeno a quanto si è visto nella semifinale pomeridiana contro la Cina.