La Mercedez Benz Arena di Berlino apre le porte alla Final Four di Eurolega e la prima delle due semifinali in programma nella giornata di oggi vedeva sul parquet tedesco, nell'attesissimo derby russo, il più quotato CSKA Mosca di Itoudis, Teodosic e Hines sfidare la Lokomotiv Kuban Krasnodar di coach Bartzokas, al primo appuntamento al grande ballo. La spunta (88-81), dopo una partita controllata per tutta la durata, il più quotato CSKA, trascinato da un Nando De Colo sempre più protagonista e realizzatore principe della squadra moscovita. Stenta e stecca, invece, la vergine Lokomotiv, che non trova quasi mai in Randolph il go to guy tanto ammirato in stagione regolare. Adesso, per Itoudis ed i suoi, la finalissima di domenica sera.
Itoudis conferma De Colo e Kurbanov in quintetto, con Teodosic dalla panchina. Hines, Higgins e Vorontsevich completano i titolari, mentre dalla parte opposta sono ovviamente Delaney e Randolph a guidare il Kuban, con Claver, Voronov e Broekhoff alle spalle.
Partenza sprint della squadra di Itoudis, che sfrutta al meglio la maggiore abitudine a questi palcoscenici e le incertezze del Kuban, costretto a pagare lo scotto del noviziato. De Colo è già caldo e con 5 punti personali firma il 9-0 iniziale, interrotto soltanto dalle scorribande di Malcolm Delaney. Il play di Bartzokas cerca di caricarsi la squadra sulle spalle e far scrollare dalle spalle dei compagni la pressione: la Lokomotiv inizia a crescere con l'intensità difensiva, ma paga dazio con i due falli personali dello statunitense. Randolph sonnecchia, guardato a vista dalle ali del CSKA, che hanno una particolare attenzione su di lui: è Draper, dalla panchina, a tenere a galla i suoi, anche se i canestri di Vorontsevich e Hines consegnano ai moscoviti la doppia cifra di vantaggio al primo intervallo (23-12). Altri cinque di uno scatenato Draper regalano fiducia al Krasnodar, che trova in Claver e Singleton uomini fondamentali a rimbalzo in attacco: tuttavia, dopo un momento di sbandamento, Fridzon e De Colo tornano a colpire dalla distanza, ristabilendo la doppia cifra di vantaggio. I primi guizzi di Randolph, estemporanei, non fanno male a Itoudis, che sfrutta le triple di Teodosic e Khryapa per scappare sul più 16 (47-31). Nel finale di primo tempo, la tripla di Janning e i quattro di fila di Randolph consentono ai Kuban di dimezzare lo svantaggio, chiudendo soltanto sotto di 10 (47-37).
La chiave del primo tempo, tutto a favore del CSKA risiede nell'abilità della squadra di Itoudis di far muovere ed aprire la difesa della Lokomotiv (una delle migliori della competizione): le capacità balistiche dei moscoviti fanno il resto, con il 7/16 (44%) da oltre l'arco che permette a De Colo e compagni di fare il vuoto (Vorontsevich 2). Di contro, i cambi sistematici in difesa ordinati da Itoudis permettono ai moscoviti di dare maggiore pressione ai portatori di palla avversari, costretti spesso a forzare soluzioni individuali.
De Colo e Vorontsevich riprendono nella ripresa dove avevano lasciato poc'anzi, così come nella Lokomotiv sono i cinque punti personali di Delaney a tenere a galla gli uomini di Bartzokas. Claver si iscrive a referto e, con i liberi di Randolph, bozza un primo tentativo di rimonta, frustrato dalla solita tripla della guardia francese (15 personali). Quattro punti di fila di Broekhoff permettono al Krasnodar di accorciare fino al -7, sfruttando le difficoltà dell'attacco del CSKA che si specchia fin troppo nelle sue individualità. L'unico a trovare la via del canestro con continuità è l'ex Spurs, che domina la scena in attacco: prima con la penetrazione, poi ancora con la tripla allo scadere del +13. La preghiera di Draper sulla sirena regala un filo di speranza e fiducia al Kuban, con il tabellone che aiuta e non poco gli underdog. Ad inizio quarto periodo le triple di Fridzon e Broekhoff si annullano, prima che De Colo chiuda i giochi con la tripla del più 16 (78-62). Il Kuban perde progressivamente fiducia e le conclusioni aperte sbagliate di Randolph e Delaney tagliano definitivamente le gambe al Krasnodar. Nei minuti finali il CSKA abbandona la gara troppo presto: di Broekhoff, Draper e Delaney gli ultimi acuti (fino al -7), con il primo che fallisce da tre l'occasione del meno quattro prima dei canestri della staffa firmati da Khryapa e Higgins. Finisce
Micidiali le percentuali dall'arco dei tre punti per il CSKA (11/22 totale; De Colo 2/4, Vorontsevich 3/6, Fridzon 2/3) che di fatto decidono la gara. Scarsa, dall'inizio alla fine, la circolazione di palla del Kuban, costretto ad inventare troppo spesso con Delaney e Draper, unici a salvarsi per la squadra di Bartzokas. Randolph chiude ugualmente con l'ultima doppia doppia stagionale, tirando però in malo modo dal campo. I moscoviti aspettano adesso la vincente tra Fenerbahce e Caja Laboral in finale.