Un canestro per fermare il rientro del Real Madrid, tornato di puro orgoglio dal -17 al -8 nel quarto periodo, e una stoppata da dietro per evitare due punti facili di Carroll: con due giocate nel giro di pochi secondi, Gigi Datome ha messo il sigillo sulle Final Four di Eurolega del Fenerbahce, conquistate con il punteggio di 75-63 a Madrid contro i campioni d’Europa in carica eliminati con l’inappellabile 3-0 frutto di una serie che non ha mai avuto storia, con i turchi che hanno sovrastato la squadra di Pablo Laso, che forse dopo la super stagione scorsa hanno sofferto la “pancia piena”.
Ciò non toglie e non deve sminuire però quella che è una rivincita, visto che poco meno di un anno fa la squadra di Obradovic perse la semifinale delle Final Four di Eurolega proprio a Madrid contro quel Real che poi alzò la coppa dopo un digiuno di ben 20 anni. Adesso la squadra della parte asiatica di Istanbul parte seriamente in pole position in vista dell’arrivo al traguardo nelle Final Four di Berlino (13-15 maggio). Proprio in quella Mercedes-Benz Arena in cui Datome sette mesi fa dovette arrendersi ad un infortunio nel corso del match tra la Nazionale e l’Islanda che gli fece finire con larghissimo anticipo l’Eurobasket 2015. Ma l’ala sarda non è l’unico italiano del Fenerbahce, dove l’architetto è il general manager Maurizio Gherardini, che dopo i trionfi a Treviso ha vissuto una lunga parentesi Nba nello staff di Toronto.
In un’ Eurolega povera di soddisfazioni per i nostri club sono stati gli “stranieri” a tenere alto l’onore del tricolore. Nonostante l’assenza di Vesely, il Fenerbahce ha superato l’ostacolo Real dopo una stagione dove i gialloblu non hanno quasi mai mollato il piede dall’accelleratore, portando a casa 22 incontri su 27 match con percorso quasi netto nelle prime due fasi della stagione. Una costanza devastante e indiscutibile per una squadra che è stata trascinata dal talento di Datome, ma anche dalla potenza sottocanestro di Udoh e Antic, la visione di gioco di giocatori come Bobby Dixon e Bogdan Bogdanovic e la presenza e prontezza di gregari come Kalinic e Sloukas.
Un Fenerbahce che vuole portare per la prima volta il titolo europeo in Turchia e che sarà guidato dal santone Zelimir Obradovic che vuole raggiungere il nono titolo su 15 partecipazioni alle Final Four. Nella capitale tedesca il Fenerbahce affronterà la rivelazione Vitoria, mentre l’altra semifinale sarà tra il Cska Mosca e la vincente di Barcellona-Lokomotiv Kuban (serie sul 2-2 con la “bella” domani sera in programma a Krasnodar).