L’inizio è subito arrembante: una tripla di Randolph apre le danze; dall’altra parte, i padroni di casa rispondono con la stessa moneta grazie a Perperoglou. In generale, le due squadre provano ad alzare il ritmo ma i tiri che ne vengono fuori non sono sempre ad alta qualità.
Il duello chiave, in apertura, è quello tra Randolph e Tomic con il primo che costringe il lungo degli spagnoli ad uscire dal pitturato, impedendo la sua canonica protezione del ferro. Molto positivo è, per i russi, l’avvio di Claver, anch’esso molto mobile ed attivo in entrambe le metà campo. Nel finale di quarto sale l’intensità ed aumentano i contatti fisici: proprio nel momento migliore dei russi, Perperoglou intercetta un passaggio superficiale, segna, subisce il fallo e trasforma il libero supplementare che porta i suoi sul -1 (17-18). Alla prima pausa, gli ospiti sono in vantaggio 19-21.
Nel secondo parziale il Barca parte fortissimo, grazie a due triple consecutive messe a referto da Doellman e Abrines, che permettono agli spagnoli di andare in vantaggio di quattro lunghezze (25-21). Il Kuban, però non ci sta e, con cinque punti consecutivi di Singleton, torna in vantaggio e fa capire come non abbia voglia di abbandonare la competizione tanto facilmente. Rispetto ai primi 10′ di gioco, i ritmi calano notevolmente, così come l’intensità. Le squadre si rispondono colpo su colpo: ad un altro gioco da tre punti di Doellman risponde un canestro più fallo di Claver, il risultato è il medesimo: +5 per i russi a 3′ dall’intervallo (30-35). La maggior parte dello score di entrambe le squadre arriva dalla lunetta, unico campo in cui le percentuali sono ottimali, fino, però, all’ennesimo gioco da tre punti messo a segno da Claver che spinge i suoi in vantaggio di cinque lunghezze alla sirena di metà gara (35-40).
L’inizio di terzo quarto vede come assoluto protagonista Ante Tomic: il lungo del Barca segna quattro punti di fila e riporta i suoi sul -1; a rispondere, però, ci pensa Delaney che, con un tiro da tre punti, ristabilisce le distanze. La difesa degli ospiti è letteralmente soffocante, il Barcelona fa fatica a mettere punti a referto se non provenienti dalla lunetta e, lentamente, la squadra di Bartzokas comincia a prendere sempre più fiducia. L’unico a tenere vivi gli spagnoli è il solito Navarro che, con una splendida tripla in uscita dai blocchi, riporta i suoi a sole quattro lunghezze di distanza, rimettendo in partita un pubblico fino a quel momento “sonnolento”. Nel finale di quarto, la difesa dei padroni di casa comincia ad alzarsi d’intensità e da’ vita ad un parziale di 9-0, concluso da un canestro da tre punti straordinario di Navarro, che porta i blaugrana sul +3 (54-51), punteggio con il quale si va all’ultima pausa.
Il quarto periodo si apre con una pazzesca tripla allo scadere dei 24 secondi di Claver che rimette la gara in parità e riconsegna un po’ di fiducia al Kuban dopo un pessimo finale di terzo quarto. La tensione comincia a farsi sentire e i russi si appigliano a Claver, vero leader della squadra; il Barcelona divide molto le responsabilità in attacco ma il direttore d’orchestra è Navarro. Il Kuban tiene botta alla spallata piazzata dagli avversari e, con il contributo di Singleton e Delaney, aiutati dalla super difesa di Claver, torna avanti di cinque lunghezze (60-65), grazie ad un contro parziale di 9-0.
Quando si entra negli ultimi 2′ di partita, Randolph sbaglia un tiro, segue a rimbalzo il suo stesso errore e segna in appoggio, consegnando al Kuban un preziosissimo +6 (65-71); dall’altra parte, è Tomic che risponde presente con un gioco da tre punti che rimette tutto in gioco, sul -3. Due liberi mandati a bersaglio dal croato riportano i padroni di casa sul -1 (72-73), ma mancano ormai una manciata di secondi alla fine e gli spagnoli sono costretti al fallo sistematico: Janning è freddissimo dalla lunetta e fa 2/2 dando nuovamente un possesso pieno di vantaggio; non fa altrettanto Randolph che sbaglia un libero e fornisce l’assist a Navarro, il quale segna un canestro strepitoso fissando il punteggio sul 76-76 a meno di 3” dalla fine; Delaney sbaglia sulla sirena il canestro della vittoria e quindi è overtime!!
Nel supplementare non c'è storia quando sale in cattedra Randolph che si fa perdonare l’errore dalla lunetta segnando sette punti e smazzando un fondamentale assist per una tripla di Janning che spinge i suoi sul +8 (78-86). Randolph è letteralmente devastante e regala al Kuban un’insperata quanto meritata gara-5.