Alla fine la spunta il CSKA Mosca di Itoudis, avendo la meglio di una coriacea e mai doma Stella Rossa che in gara uno dei quarti di finale alla Megasport Arena di Mosca vende cara la pelle prima di cedere il passo alle armi dei russi. La differenza la fa la lunghezza del roster a disposizione di Itoudis, che pesca Fridzon dalla panchina nel momento decisivo, oltre ad un Teodosic implacabile al tiro (23 punti con l'80% da due e da tre) ed il solito Kyle Hines, rebus irrisolvibile per la difesa serba (21). Serbi che escono, tuttavia, a testa altissima dalla prima sfida di una serie che si preannuncia lunga ed avvincente. Giovedì gara due. 

Nelle prime battute di gioco sono gli ospiti a risentire meno della pressione del match e, dopo aver chiuso l’area perfettamente sulle iniziative di De Colo, piazzano tre conclusioni dalla lunga distanza con Jovic, Miller e Dangubic. Itoudis è costretto al time out, oltre a far alzare prima del previsto dalla panchina Teodosic: pronta risposta dei russi, che piazzano un 7-0 stordente in uscita dalla sospensione. La crescente intensità difensiva dei moscoviti forza gli errori al tiro della Stella Rossa e numerose palle perse: Hines firma il più tre, ma è ancora Jovic, dalla distanza, ad impattare a quota 12. L’atletismo del nuovo entrato fa perdere le distanze alla difesa serba, che paga dazio nei minuti finali del primo periodo: 6 i punti dell’americano, ai quali si uniscono i liberi di Teodosic e la tripla di Nichols nel 25-20 finale, con il solo Miller che oppone resistenza (7 personali). Polveri bagnate nei primi cinque minuti del secondo quarto, con le palle perse che la fanno da padrone da una parte e dall'altra. Il punteggio basso permette agli ospiti di restare a contatto con il CSKA grazie a quattro punti di fila di Stimac. I russi provano con Jackson in penetrazione e Teodosic, implacabile da tre ed in entrata, a guadagnare margine, ma sono Kinsey Zirbes, dalla lunetta, a tenere a galla i serbi (39-35). Il finale sembra arridere all'esperienza di Kurbanov e Vorontsevich, che allungano fino al più sette prima dei canestri decisivi di Dangubic da tre e di Miller che sancisce il 44-40 dell'intervallo. 

Kyle Hines, decisivo nel successo del CSKA | Euroleague.net
Kyle Hines, decisivo nel successo del CSKA | Euroleague.net

Il canovaccio tattico e l'andamento del punteggo ricalcano quelli dei primi 20 minuti anche nella ripresa, con i russi che stentano a trovare il break decisivo per allungare definitivamente. Va dato merito agli ospiti di non mollare mai, di testa, anche quando la forza e la veemenza dell'attacco di casa sembrava prendere sempre più vigore. Teodosic ed Hines riprendono dove avevano lasciato, ma Zirbes e Jovic sono presenti e rispondono prontamente. Itoudis pesca dalla lunghissima panchina, dove Fridzon trova la zampata per portare i suoi a più undici. Ancora Jovic dalla distanza e Miller, con otto punti di seguito, riportano a contatto la Stella Rossa. Stimac chiude il break, ma è De Colo sul fil di sirena a provare a mettersi in ritmo ed in partita col canestro del 63-56. Il francese prova a ritrovarsi, ma sparacchia dalla distanza e forza fin troppo in entrata: ne approfittano gli ospiti, che con Stimac e Micic accorciano fino al -5. Nel momento di maggiore bisogno, il CSKA si affida a uno dei due uomini migliori, quello sul quale la difesa di Radonjic stenta a trovare le contromisure: i sette punti finali di Hines decidono la gara, con la Stella Rossa che non riesce più a controbattere in difesa sul pick & roll ed in attacco, con la lucidità che cala alla distanza. Il decimo assist di De Colo, che si mette infine al servizio della squadra, ed i liberi dell'ala statunitense fissano il punteggio sull'84-74 finale.