La decima giornata delle Top 16 di Eurolega ha vissuto un grande venerdì, a cui hanno contribuito soprattutto Barcellona e CSKA Mosca, che hanno dato vita a una partita bellissima, vinta dai blaugrana dopo che i moscoviti hanno messo in mostra grandi doti per oltre tre quarti di gara. Ma non si è giocata solo la gara in terra catalana nella serata appena trascorsa, che ha visto anche le affermazioni del Real Madrid nel girone F, e di Stella Rossa Belgrado e Anadolu Efes Istanbul nel girone E.

STELLA ROSSA BELGRADO-PANATHINAIKOS 69-67 (Kinsey 19; Williams 17)

Partiamo proprio dal raggruppamento che ha già decretato il primo verdetto, ovvero la qualificazione del Fenerbahce ai quarti di finale. Alle spalle dei turchi e della Lokomotiv Kuban Krasnodar troviamo la Stella Rossa Belgrado, capace di mettere a segno il colpaccio di giornata, con la vittoria nello scontro diretto con il Panathinaikos. Il Pionir ospitava la sfida tra le due formazioni più in forma dell'intero girone, capolista a parte, anche se a dire il vero lo spettacolo ha lasciato spazio al tatticismo, tipico delle partite da dentro o fuori. I serbi hanno approfittato di un palasport pieno in ogni ordine di posto, e hanno posto rimedio al tentativo di fuga degli ellenici in avvio di partita, propiziato soprattutto dall'atletismo di Gist. Pana sempre al comando nei primi due quarti di gara, ma al rientro dagli spogliatoi si scatena la Stella Rossa, con Jovic che apre le danze e poi lascia il proscenio a Kinsey e Miller, fino a toccare il +13. In avvio di ultimo quarto, però, i greci tornano a farsi sotto e pareggiano a quota 55 con Williams. Il finale è punto a punto, e viene deciso da una giocata da tre punti di Quincy Miller a 10 secondi dalla sirena. E il popolo di Belgrado può festeggiare.

DARUSSAFAKA DOGUS-ANADOLU EFES 68-72 (Wilbekin 17; Heurtel 21)

Svanisce forse in maniera definitiva il sogno del Darussafaka Dogus, che dal ruolo di cenerentola di queste Top 16 ha trasformato il proprio ruolino di marcia, fino ad affrontare il derby di Istanbul con l'Anadolu Efes con legittime ambizioni di accesso ai quarti di finale. E anche dopo i primi minuti, sembrava che Harangody e compagni potessero portare avanti questo sogno, portandosi sul 9-4 prima del terribile parziale firmato da Osman ed Heurtel. La partita resta a lungo equilibrata, con continui cambi al comando del punteggio, prima di un altro parziale confezionato dal play francese e concretizzato dal talento turco, fino al 26-34 di metà partita, che sembra dare serenità all'Efes. Tuttavia, al rientro dagli spogliatoi si assiste al rientro pieno in partita del Darussafaka, nonostante Tyus ed Erden chiudano più volte la porta sotto canestro e contribuiscano al primo vantaggio in doppia cifra della partita. Markoishvili e Wilbekin firmano le triple che danno coraggio ai padroni di casa nel terzo periodo, con cinque punti da recuperare prima dell'ultimo quarto. In ogni caso, l'Efes mantiene la testa della partita rischiando raramente di farsi agganciare, anche se nel penultimo possesso della serata il Darussafaka potrebbe pareggiare: la grande difesa degli ospiti nega un tiro che tocchi appena il ferro ai padroni di casa, così Ivkovic può celebrare la vittoria dei suoi ragazzi.

ZALGIRIS KAUNAS-REAL MADRID 75-90 (Jankunas 21; Nocioni 22)

Il Real Madrid approfitta dei risultati giunti dagli altri campi e si porta al terzo posto in solitaria nel suo girone, grazie a una prestazione di autorità sul parquet di uno Zalgiris Kaunas ormai arresosi davanti all'ipotesi di uscire di scena da questa Eurolega. Eppure i lituani erano riusciti a partire bene nei primi possessi, con uno Jankunas già caldo prima del rientro delle merengues, che hanno comunque chiuso il primo quarto sotto di quattro punti. In avvio di secondo periodo, però, i blancos iniziano a scaldare le mani, soprattutto con Nocioni e con Rivers, che raggiunge la doppia cifra personale e trascina il Real fino all'aggancio, anche se nel finale di quarto ci pensa il grande ex Pocius a firmare i punti che valgono il vantaggio per lo Zalgiris a metà gara, sul 41-39. Al rientro dagli spogliatoi i padroni di casa continuano a giocare gara alla pari con i campioni in carica, anche se un canestro di Reyes regala il primo vantaggio della serata per gli ospiti. E da lì inizia un'altra partita, con il Real che inizia a fare partita di testa, soprattutto grazie a un parziale terribile di 13-2, al quale contribuiscono soprattutto Rodriguez e un monumentale Nocioni. I primi minuti dell'ultimo periodo sono giocati a tutta dagli uomini dello Zalgiris, che riescono a ridurre il ritardo fino al -5 con il solito Jankunas, ma non hanno le forze e le capacità per completare l'aggancio, anche perchè i blancos giocano ormai con la mente sgombra e completano giochi di qualità, fino ad allungare definitivamente.