Si chiude la prima giornata di ritorno delle Top 16 in Eurolega. Una giornata che non ha mosso granchè sul piano delle classifiche dei due gironi, ma che ha fornito una discreta sorpresa con la prima sconfitta del Fenerbahce, dominatrice nel gruppo E. Nell'altro raggruppamento, invece, le due capolista vincono e proseguono la loro marcia verso i quarti di finale.

Alla fine, come detto, si è verificato ciò che non sembrava più che potesse accadere, ma che in un certo senso speravano tutte. La prima caduta del Fenerbahce, dominatore del gruppo E delle Top 16 di Eurolega, è arrivata sul parquet del Panathinaikos, squadra che nelle ultime uscite in campo continentale sta ritrovando continuità di gioco e soprattutto di risultati, come dimostra la propria posizione stabile tra le quattro formazioni che daranno poi l'assalto alle Final Four. Una sconfitta che, per la compagine di coach Obradovic, è dolorosa fino a un certo punto, visto che il primo posto rimane ben saldo nonostante la vittoria della Lokomotiv Kuban Krasnodar. I russi hanno letteralmente demolito il Cedevita Zagabria, squadra che sta via via vedendo svanire le proprie possibilità di superare anche questo turno: la prova mostruosa di Randolph (28 punti e 15 rimbalzi) ha fatto da apripista per un'affermazione netta, che avvicina la Loko alla vetta. E se le prime due della classe mantengono le rispettive posizioni, ancora incalzate dal già citato Panathinaikos, mantiene la terza posizione del girone anche la Stella Rossa Belgrado, che prosegue la propria ascesa con una bella vittoria contro l'Anadolu Efes Istanbul: il pubblico del Pionir si gode una prova che sfonda il muro dei 90 punti realizzati, con cinque giocatori in doppia cifra e uno Zirbes dominante sotto canestro. La carrellata del girone E si chiude con la vittoria del Darussafaka Dogus Istanbul, che centra la seconda affermazione in queste Top 16 demolendo un Unicaja Malaga sempre più deludente in questa stagione: appena 55 i punti concessi agli spagnoli dalla compagine turca, che sembra aver preso le misure ma con troppe gare di ritardo per poter sperare nell'impresa.

Passiamo al girone F, dove tutto è rimasto praticamente uguale a due giorni fa. Rimangono in vetta il CSKA Mosca e il Laboral Kutxa, le quali vincono con autorità le gare giocate rispettivamente contro Khimki Mosca e Zalgiris Kaunas. Principesca, come di consueto, la prestazione del tandem Teodosic-De Colo, che assieme a un Kurbanov finalmente incisivo sotto le plance ha consentito alla formazione di coach Itoudis di affermarsi nella stracittadina moscovita, vendicando la vittoria allo scadere all'esordio nelle Top 16. A punteggi decisamente più ridotti, e per questo ricca di insidie la sfida della compagine basca, che sul parquet di Vitoria ha avuto ragione dei lituani, i quali hanno difeso con ordine e hanno provato in tutti i modi a piazzare uno scherzetto a una delle due capolista, che ha però aggirato bene l'ostacolo e si candida sempre di più per un posto ai quarti di finale. Molto bene anche il Real Madrid, che dall'alto del suo ruolo di club detentore del titolo ha sfoderato una prova incoraggiante, culminata con la vittoria sul parquet del Brose Bamberg: Melli (10 punti e 7 rimbalzi) e compagni ci hanno provato in tutti i modi ad arrestare la marcia delle merengues, con un Darius Miller quasi perfetto al tiro, ma le bombe di Llull e la solita ispirazione del Chacho Rodriguez hanno fatto il resto per gli uomini di coach Laso. E la serata quasi perfetta per le compagini spagnole si chiude con la bella affermazione del Barcellona, che supera gli impacci iniziali e travolge l'Olympiacos, ritrovando le chances di qualificarsi per i quarti di finale. I catalani trovano cinque giocatori in doppia cifra e una grande prova realizzativa, limitando anche i problemi a rimbalzo e i pericoli portati dall'accoppiata ellenica Spanoulis-Printezis (23 punti in due con un 10/19 complessivo). Hackett ne fa 16, ma i palloni persi sono pesantissimi nell'economia della gara.