La prima nobile a cadere è l'attuale numero 1 del ranking, i Kansas Jayhawks infatti perdono contro la numero 11 West Virginia Mountaineers. La partita non è mai in discussione, i padroni di casa prendono 8 punti di vantaggio nel primo tempo e non danno mai l'occasione agli avversari di rientrare. E' la seconda sconfitta stagionale per Kansas (14-2), mentre è la quindicesima vittoria per West Virginia (15-1) che si candida seriamente a recuperare diverse posizioni. Sabato avranno un secondo banco di prova, infatti ad aspettare i Mountaineers ci sono gli Oklahoma Sooners di Buddy Hield, che con una vittoria potrebbero salire al primo posto del ranking. I migliori in campo sono Perry Ellis per Kansas (21 punti e 7 rimbalzi), Jaysean Paige (26 punti, 5 palle rubate e 4 rimbalzi partendo dalla panchina) e Devin Williams (17 punti e 12 rimbalzi) per West Virginia.
Perde inaspettatamente anche Maryland, la numero 3 del ranking si arrende ai Michigan Wolferines che si presentano senza il loro miglior giocatore Caris LeVert (17 punti e 6 rimbalzi di media) ancora infortunato. Una vittoria che sembra in cassaforte visti i problemi dei padroni di casa, ma la pessima prestazione del backcourt rovina i piani. Infatti sia Melo Trimble che Rasheed Sulaimon sono protagonisti di una pessima partita (solo 10 punti in due tirando con il 23% dal campo). Le due guardie titolari di Michigan invece fanno la differenza; oltre a limitare i due citati sopra, Zak Irvin e Duncan Robinson mettono a segno rispettivamente 22 e 17 punti con alte percentuali. Maryland mostra i muscoli sotto canestro dove Jake Layman chiude con 18 punti e 10 rimbalzi, mentre Diamond Stone (a sorpresa partito dalla panchina) realizza 22 punti con 11 rimbalzi, ma questo non basta per evitare la seconda sconfitta stagionale patita da una squadra unranked.
Nelle altre partite la numero 7 Xavier batte agilmente DePaul 84-64 con 24 punti di Trevon Bluiett, nella seconda sfida tra ranked della giornata la numero 13 Virginia batte Miami (FL) 66-58 grazie ai 20 punti di Malcolm Brogdon e ai 15 punti più 8 rimbalzi di Anthony Gill. Rischia moltissimo ma vince anche la testa di serie 12 Providence, il loro leader Kris Dunn perde palla a 20 secondi dalla fine propiziando il 48 pari di Creighton, nell'ultimo possesso però si incarica personalmente dell'ultimo tiro e realizza il buzzer beater della vittoria con un bellissimo fadeaway 50-48. Alla fine sono 20 punti con 8 rimbalzi per lui, il compagno Ben Bentil chiude con 13 punti e 8 rimbalzi.
Soffre ancora tantissimo coach Calipari, che quest'anno non ha per le mani la stessa armata dello scorso anno. Kentucky vince ma assolutamente non convince. 80-74 contro la mediocre Mississippi State, si salva solo il backcourt con 21 punti di Tyler Ulis, 14 punti di Isaiah Briscoe e 22 punti di Jamal Murray. Il frontcourt (Alex Poythress, Marcus Lee e Skal Labissiere) realizza solo 13 punti. Bisognerà cambiare qualcosa per competere seriamente nel prossimo torneo NCAA. Avvincente match fra la 15 Texas A&M e i Florida Gators che capitolano nell'ultimo minuto 71-68 dopo essere rientrati a contatto. Decisiva la tripla sbagliata da Chris Chiozza (12 punti per lui) utile per portare la partita all'overtime. I migliori in campo sono Dorian Finney-Smith per Florida, che chiude con 17 punti e 12 rimbalzi, mentre per Texas Jalen Jones (26 punti e 6 rimbalzi) e Danuel House (22 punti e 5 rimbalzi).
Nell'ultima partita delle ranked la numero 17 Iowa State perde all'overtime contro Texas 94-91. Texas ha l'ultimo possesso ma Isaiah Taylor (fallo non rilevato su di lui) sbaglia e sul rimbalzo Monte Morris di Iowa State non trova un incredibile buzzer dalla propria area. Isaiah Taylor si scatena poi nel supplementare dove realizza 5 dei 7 punti dei suoi (28 punti totali con 6 rimbalzi e 6 assist) facendo festeggiare i suoi tifosi. Ottima partita dei giocatori di Iowa State che pagano la panchina corta nel supplementare, dove Texas è più fresca. 27 punti e 7 rimbalzi per Georges Niang, 10 punti e 17 rimbalzi per Abdel Nader e 17 punti con 7 assist e 5 rimbalzi per Monte Morris di Iowa State.