Inizia male la seconda avventura europea della Dinamo Sassari, che cade sul parquet della cenerentola della competizione, ovvero gli ungheresi dello Szolnoki Olaj con il punteggio di 86-75. La palma di MVP del match va senza dubbio a Vojvoda, trascinatore e high-scorer del match con 20 punti
La partita inizia subito sotto il segno dei padroni di casa dello Szolnoki Olaj, che approfittano del momento non proprio positivo della squadra sarda (la quale sembra ancora quella della trasferta milanese) e si porta subito avanti con un interessante break di 11-5. Marco Calvani prova a chiamare time-out per far riprendere il fiato ai suoi e, soprattutto, per fermare l'entusiasmo degli avversari, ma la mossa non ha effetti: infatti dopo l'intervallo i biancoblu continuano a brancolare nel buoi mentre gli Ungheresi fanno un pò quello che vogliono. A dominare in questa parte della gara è il duo Milosevic-Wittmann, con il primo che dà il là al secondo parziale della gara e il secondo che chiude il quarto con una bella tripla in transizione fissando il punteggio sul 23-8.
Nella seconda parte di gioco si assiste ad una sorta di flashback della prima frazione, ovvero gli Ungheresi continuano a condurre le danze con disinvoltura mentre la Dinamo si aggrappa ai singoli per rimanere attaccata alla partita. In questo inizio a fare male alla selezione sarda sono Milosevic (11 punti per lui) e Vojvoda (10 punti), che approfittano di una difesa non proprio brillante della squadra avversaria e firmano un nuovo allungo sul 37-22. Nel mezzo di tutto ciò l'unico che sembra davvero capirci qualcosa e che dimostra di avere un pò di continuità è Eyenga, che con i suoi 12 punti (7/7 da due) prova a mantenere i suoi in scia. Ma proprio quando ormai sembra essere arrivati ad un punto di non ritorno finalmente si svegliano i pezzi da novanta della squadra di Calvani, Logan e Haynes in primis, e per la Dinamo si apre un piccolo varco di speranza con due canestri pesanti sul finire del quarto; in particolare l'ultimo di Haynes, che compie un velocissimo coast-to-coast e appoggia sulla tabella i due punti del 41-30 parziale prima della sirena. Un primo tempo disastroso della Dinamo, che paga a carissimo prezzo soprattutto la pessima percentuale da dietro l'arco, dove i sassaresi dopo 20 minuti di gioco vantano appena 2 canestri sui 13 totali tentati.
Dopo la pausa lunga le cose sembrano cambiare, infatti la Dinamo comincia ad ingranare la marcia sulla scia del finale di secondo quarto e per lo Szolnoki Olaj cominciano ad arrivare i primi sintomi di difficoltà. A guidare questo tentativo di reazione è il duo formato da Varnado (7 points) ed Eyenga (migliore con 18 punti), che in amen porta a soli sei punti il margine tra le due squadre. Ma questa si rivela essere solo una goccia d'acqua in mezzo ad un deserto arido, infatti gli Ungheresi incassano il colpo in breve tempo e ritornano nuovamente a martellare il canestro avversario con i punti di Milosevic (17 punti per lui) e Wittmann (11) sino a riportare sopra i 10 punti il divario tra le due squadre. Nonostante ciò la Dinamo è ormai sul pezzo e grazie all'assolo di Haynes (13 punti) nel finale riesce a rimanere viva in partita andando all'ultimo riposo sul punteggio di 61-54.
Nell'ultimo quarto, però, il parziale lanciato da Haynes poco prima della fine del terzo non trova alcuno sbocco, infatti gli Ungheresi, spinti anche dai 1550 spettatori presenti sugli spalti, si costruiscono immediatamente un discreto (decisivo) vantaggio in doppia cifra che Sassari non riuscirà più a recuperare. A trascinare lo Szolnoki nell'ultimo decisivo assalto è il solito duo Vojvoda-Milosevic, che spegne sul nascere tutti i tentativi di rimonta della banda sassarese e consegna i primi due punti alla cenerentola di questa Eurocup. Dall'altra parte gli ultimi ad alzare bandiera bianca tra le fila di Sassari sono Eyenga ed Haynes, che però non riescono mai a mettere i brividi ai padroni di casa; basti pensare che lo svantaggio minimo raggiunto è stato di 8 punti.
Una sconfitta amara per la banda sassarese, che getta alle ortiche non solo una buona occasione per ripartire dopo il brutto stop di Milano ma anche quella di partire bene in Eurocup. A condannare la truppa di Calvani è stato senza dubbio il primo quarto della partita, dove gli Ungheresi hanno avuto vita facile nello scavare un divario insolcabile per i biancoblu.