Notte italiana in NBA dove a Sacramento, casa dei Kings di Marco Belinelli, arrivavano i San Antonio Spurs di Ettore Messina. I due azzurri si ritrovano di fronte alla Sleep Train Arena in California dopo le stagioni trascorse assieme in Texas, che hanno tra le altre cose visto il duo protagonista nella scalata verso l'anello del 2014 della squadra di Popovich. Occasione per Belinelli di congratularsi con il suo ex coach per la nomina come nuovo allenatore della Nazionale e di scambiare qualche parola in vista del Preolimpico che l'Italia affronterà nel mese di Luglio.
Al termine della gara, ai microfoni della Gazzetta dello Sport, il vice allenatore dei San Antonio Spurs ed oramai capo allenatore dell'Italia, ha rilasciato alcune dichiarazioni, partendo proprio dal torneo che ci vedrà protagonisti alla ricerca di un posto all'Olimpiade di Rio.
"L'importante sarà arrivare al Preolimpico con tutti i giocatori sani. Per avere la possibilità di giocarci pienamente la chance olimpica, non facile in un girone di 6 squadre con una sola qualificazione disponibile".
Messina racconta anche come è stata accolta, nel mondo Spurs, la notizia della sua nomina come capo allenatore dell'Italia, che fa il paio con quella di Gregg Popovich alla guida della Nazionale USA.
"Popovich e tutti gli Spurs sono stati contenti per me, per questo doppio incarico. Immaginavo non ci fossero problemi, ma sono stato felice nel constatare il loro entusiasmo per questo mio successo personale, quello di uno di loro, uno Spurs".
Tante differenze, ma anche la stessa emozione, tra i due mandati di Messina sulla panchina dell'Italia. Il coach catanese analizza gli aspetti caratteristici della prima esperienza con la maglia azzurra, prima di guardare a cosa potrà fornirgli questo nuovo incarico in prospettiva futura.
"Confrontare come talento questo gruppo azzurro con quello del mio argento Europeo è difficile, lo è sempre paragonare ere sportive diverse. Personalmente però io dopo 20 anni sono migliorato di sicuro, se non altro come esperienza. Allora poi (1992-1997) ero così contento di avere quella opportunità che era tutto bello comunque. Adesso posso valutare le cose con più contesto, con maggiore prospettiva".
Uno dei dubbi più comuni, infine, riguarda infine la scarsa compatibilità di tempistiche per l'allenatore della Nazionale di osservare da vicino sia i giocatori NBA italiani che valutare attentamente le prestazioni degli azzurri che dovranno far parte della spedizione preolimpica che militano in Italia ed in Europa. Messina, tuttavia, non sembra affatto spaventato.
"Aver seguito da vicino gli italiani in NBA mi aiuterà, Belinelli l'ho pure allenato per una stagione, ma è anche vero che c'è il rovescio della medaglia: voglio essere costantemente informato su tutto quello che avviene in Italia. Ma la tecnologia aiuta, siamo nel 2015. Dovrò lavorare giorno e notte visionando video tra Spurs e campionato italiano? E' un lavoro che si fa molto volentieri".