Nel secondo grande blocco della prima giornata di Europe Cup si conferma la falsa partenza dei club italianai, infatti anche Varese cade alla sua prima in Europa perdendo a domincilio contro un ostico Telenet Oostende guidato da un super Jean Salumu. Sugli altri campi da segnalare la prova domintante dei Bakken Bears, mentre Cibona, Rosa Radom e Maccabi vincono in trasferta.

VARESE-TELENET OOSTENDE 79-83 (11-17, 24-19; 21-17, 23-30)

MVP: Jean Salumu - 21 punti con 3 su 4 dalla lunga distanza.

Jean Salumu (Varese), autore di 21 punti con 3/4 da dietro l'arco. fonte foto: sport.be

Niente da fare per le italiane in Europe Cup, infatti, dopo la caduta di Cantù in terra svedese, anche Varese non riesce a collezionare la prima vittoria cadendo in casa contro i belgi del Telenet Oostende con il punteggio di 79-83. In una partita in cui entrambe le squadre hanno gettato alle ortiche un vantaggio in doppia cifra, la partita si è ovviamente decisa negli ultimi dieci minuti di gioco. A partire bene è proprio la Openjobmetis, che grazie alla sua zona 2-3 mette alle corde gli ospiti e costruisce un buon parziale di 8-0, ma l'Oostende non muore mai e grazie ad un super Salumu (meravigliosa la sua schiacciata nel traffico, la quale sarà premiata sicuramente come miglior giocata del primo turno) riesce a risalire la china sino al 79-83 finale. In una partita equilibrata sotto tutti i punti di vista a condannare Varese è stato il fattore rimbalzi (34-25), infatti l'Oostende ha costruito il suo allungo finale proprio sulle doppie chance ottenute con un rimbalzo offensivo. Ovviamente la palma di MVP non può che andare a Jean Salumu, il quale ha risolto la partita nel momento clou ed ha messo a referto una buona prova da 21 punti con 7 su 10 dal campo più 3 su 4 dalla lunga distanza; dietro di lui prezioso il supporto di Gillet (15 punti con un mortifero 4 su 6 da tre) e Boukichou (autore di 12 punti e 6 rimbalzi). Tra le fila di Varese, invece, non bastano le grandissime prove di Davies (23 punti più 7 rimbalzi e con un ottimo 4 su 6 da tre), di Ukic (peccaminoso nel finale con qualche palleggio di troppo ma pur sempre autore di 21 punti) e Cavaliero (16 punti, 5 rimbalzi e 5 assist per lui).

VARESE: Davies 23, Faye 4, Ukic 21, Varanauskas 3, Molinaro, Cavaliero 16, Sheperd, Campani 5, Ferrero 2, Pietrini ne, Thompson 5. All: Paolo Moretti.

OOSTENDE: Serron 9, Hemeleers ne, Marelja ne, Buza, Marnegrave 6, Gillet 15, Salumu 21, Katic 8, Boukichou 12, Djordjevic 4, Archie 2, Gibson 6. All: Dario Gjergja.

BC ENISEY-LUKOIL ACADEMIC 75-68 (15-23, 21-18; 13-12, 26-15)

MVP: Pavel Spiridinov - 15 punti con 3 su 3 da dietro l'arco

Buona la prima per i russi dell'Enisey, che conquistano subito i primi due punti della propria avventura europea sconfiggendo i bulgari della Lukoil Academic con il punteggio di 75-68. Dopo un match molto equilbrato la partita si è decisa a circa quattro minuti dal termine, quando i padroni di casa hanno piazzato il parziale decisivo di 8-0: a lanciarlo è stato un contropiede vincente di David Kennedy mentre a chiuderlo ci ha pensato Taylor con una pesantissima tripla dopo l'ennesimo attacco errato dei bulgari. In un match dove entrambe le squadre hanno tirato non in maniera eccelsa (45% i russi, 37% i bulgari), a decidere la partita è stata la grande incisività della squadra di casa nei contropiedi, infatti attraverso "fast-breaks" i russi hanno trovato 19 dei 26 punti totali messi a segno nell'ultimo decisivo periodo. La palma di MVP, nonostante non si stato decisivo nel break finale, va a Pavel Spiridinov, il quale si è distinto non solo per la buona prova da 15 punti ma anche per le ottime percentuali al tiro (6/8 da due e 3/3 da tre). Alle sue spalle decisivo il contributo del duo americano Taylor (autore di 14 punti)-Kennedy (13 punti e 9 rimbalzi), i quali hanno condotto alla vittoria la squadra russa con il break finale. Dall'altra parte inutili le prove sfornate da Sakic e Videnov, entrambi autori di 16 punti.

ENISEY: Vzdykhalkin 10, James 9, Komarovskyi ne, Ohlbrecht 6, Kennedy 13, Sergeev 2, Zakharov 2, Iakovenko 4, Spiridinov 15, Taylor 14, Pavlov, Pichkurov. All: Oleg Okulov.

LUKOIL ACADEMIC: Sakic 16, Videnov 16, Ratkovica, Velikov 3, Banev 2, Timberlake 11, Minkov 5, Iliev ne, Barovic 9, Grozev ne, Dimitrov 6. All: Toni Dechev.

BAKKEN BEARS-HIBERNIA 96-60 (15-20, 25-9; 33-16, 23-15)

MVP: Darko Jukic - 19 punti e 6 rimbalzi

Darko Juric (Bakken), MVp del match con una prova da 19 punti e 6 rimbalzi. Fonte foto: stiften.dk

Comincia in scioltezza l'avventura europea dei danesi del Bakken, che nella prima usicta europea stagionale ha annientato gli irlandesi dell'Hibernia (squadra assemblata con i milgiori giocatori della Irish Premier League) con il punteggio di 96-60. Dopo un primo quarto a favore della selezione irlandese, la partita si è definitivamente spaccata a cavallo tra secondo e terzo periodo, dove gli "orsi" del Bakken hanno aumentato i giri del motore e hanno chiuso il discorso mettendo a segno oltre 50 punti in 20 minuti di gioco. A punire la selezione irlandese sono state le tante pelle perse (19 totali, il doppio di quelle del Bakken) nell'arco di tutto il match, sintomo di come la squadra debba ancora trovare l'alchimia giusta. Dare il premio di MVP in questa partita è parecchio difficile, alla luce anche dei cinque giocatori andati in doppia cifra tra le fila dei danesi, ma alla fine il prescelto non può che essere Darko Juric, vero mattatore della serata ed autore di una prestazione da 19 punti più 9 rimbalzi. Alle sue spalle, però, va sottolineato l'ottimo supporto di Bivia (autore di 17 punti), Diouf (15 punti più 7 rimbalzi), Plannthin (10), Iversen (10). Dall'altra parte inutili le prestazioni di O'Reilly (13 punti), Provizors (12) e Caims (10).

BAKKEN BEARS: Petersen 6, Bivia 17, Barakeh 2, Laerke 4, Plannthin 10, Iversen 10, Diouf 15, Jukic 19, Sahlertz 5, Christoffersen 6, Thomann, Berg 2. All: Israel Martin.

HIBERNIA: A. O'Sullivan, Hosford 4, Downey 6, C. O'Sullivan, Lyons 2, Lacey, Thompson, O'Reilly 13, Provizors 12, Grace 5, Colbert 8, Caims 10. All: Colin O'Reilly

KRKA-PORTO 70-62 (15-17, 22-14; 17-20, 16-11)

MVP: Erjon Kastrati - 15 punti con 5 su 7 da tre

Ottima vittoria per gli sloveni del KRKA Mesti Novo, che nella prima usicta stagionale in Europe Cup conquista subito i due punti battendo i portoghesi del Porto con il punteggio di 70-62. Dopo un primo quarto all'insegna dell'equilibrio la partita si spacca nel corso del secondo quarto, dove i padroni di casa del KRKA mettono su il parziale decisivo con le tre triple messe a segno dal duo Erjon Kastrati (due)-Dusan Katnic e scappano sino a 12 punti di vantaggio. Per il resto del match il Porto non da mai l'idea di poter ritornare in partita e così la squadra slovena si limita solo a "traghettare" la partita sino al risultato finale di 70-62. In una partita in cui il contropiede è stato poco utilizzato dalle due squadre a fare la differenza è stata il migliore giro palla del KRKA, che ha chiuso con 25 assist totali. Il premio di "Most Valuable Player" del match va senza dubbio ad Erjon Kastrati, il quale non mette a segno nessun tiro da due ma spacca comunque la partita grazie alla sua precisione da dietro l'arco (5 su 7 a fine partita). Alle sue spalle da segnalare solo il prezioso apporto di Ivanov, autore di una prova da 10 punti e 6 rimbalzi, mentre dall'altra parte inutile l'ottima prova di Bastos, unico giocatore del Porto ad andare in doppia cifra con i suoi 18 punti.

KRKA: Tratnik 5, Ivanov 10, Sinovec 8, Rojc 2, Lalic 8, Katnic 8, Mulalic 3, Dimec 8, Polutak ne, Lapornik 3, Ritlop, Kastrati 15. All: Ivan Velic.

PORTO: Da Silva 3, Tinsley 9, Washburn 6, Bessa 8, Monteiro, Queiroz 4, Fontet 4, Gallina, Ventura 1, Bastos 18, Hinrichs 5, Hallman 4. All: Moncho Lopez.

BC KALEV-MACCABI 81-92 (21-23, 20-23; 23-18, 17-28)

MVP: Charles Wright - 25 punti

Charles Wright (Maccabi), migliore in campo con i suoi 25 punti messi a referto.

Colpo esterno per gli Israeliani del Maccabi Rand Media Rishon Le Zion che espugnano il parquet degli estoni del Kalev con il punteggio di 81-92. A decidere un match piacevole e particolarmente equilibrato è stato il super parziale di 13-0 trovato dalla squadra israeliana nel corso degli ultimi due minuti di gioco, che ha lanciato definitivamente gli ospiti verso i due punti. Il parziale porta la firma del duo Lyons-Wright, con il primo che lo apre con un bel jumper mentre il secondo lo chiude concretizzando un gioco da tre punti. Il dato curioso è che nonostante gli israeliani abbiano largamente perso la battaglia a rimbalzo (42-29) hanno vinto il match proprio grazie alla maggiore precisione all'interno del pitturato, dove hanno tirato con un discreto 60%. Il premio di migliore in campo va senza dubbio a Charles Wright, che è stata la prima bocca offensiva della sua squadra con la sua prova da 25 punti (10 su 16 al tiro), 4 rimbalzi e 3 palle rubate; dietro di lui da segnalare il supporto di Lyons (autore di altri 20 punti), Ben Chimol (17 punti) e Monroe (doppia-doppia da 12 punti e altrettanti rimbalzi). Dall'altra parte inutili le ottime prove di Boone (18 punti più 8 rimbalzi), Arbet (16 punti), Freimanis (12 per lui) e Raley-Ross (17 punti, 6 rimbalzi e 5 assist).

KALEV: Killingsworth 7, Sokk 3, Veiderman 6, Olmre ne, Soo ne, Boone 18, Dorbek ne, Arbet 16, Freimanis 12, Jurno ne, Keedus 2, Raley-Ross 17. All: Alar Varrak.

MACCABI: Hanochi 2, Gutt 2, Dawson 7, Younger 3, Lyons 20, Ben Chimol 17, Zalmanson 4, Levi ne, Wright 25, Monroe 12. All: Sharon Drucker.

PGE TUROW ZGORZELEC-PIENO ZVAIGZDES 90-80 (14-22, 33-23; 15-24, 28-11)

MVP: Cameron Tatum - 23 punti, 4 rimbalzi e 3 assist

Cameron Tatum (PGE Turow), MVP con 23 punti, 4 rimbalzi e 3 assist. Fonte foto: prw.pl

Buona la prima per i polacchi del PGE Turow Zgorzelec, che conquistano i primi due punti della prorpua avventura europea con una convicente vittoria per 90-80 contro il Pieno Zvaigzdes. Una partita tirata sino all'ultima frazione di gioco, dove, dopo la tripla di Steponas Babrauskas, i padroni di casa hanno aperto un super parziale di 18-0 sotto la guida del MVP Cameron Tatum e con cui hanno chiuso definitivamente il discorso vittoria. A risultare letale per la selezione ospite è stata senza dubbio la precarietà offensiva incontrata nei cinque minuti finali (periodo chiave della partita), dove non a caso è arrivato il parziale decisivo di 18-0 che ha ucciso ogni possibilità di rimonta sul nascere. La palma di MVP va senza dubbio a Cameron Tatum, il quale ha trascinato i polacchi nei cinque minuti finali ed ha timbrato il cartellino con una bella prova da 23 punti, 4 rimbalzi e 3 assist; dietro di lui da segnalare l'apporto di Dillon (16 punti) e quello del duo Kostrzewski-Krestinin, entrambi autori di dieci punti. Tra le fila della selezione lituana buone le prove di Agafonov (doppia-doppia da 21 punti e 11 rimbalzi), Staniulis (14 punti), Gintvainis (12), Babrauskas (11).

PGE TUROW: Marek, Tatum 23, Harris 5, Karolak 8, Novak 7, Gospodarek ne, Dillon 16, Dylewicz 2, Niedzwiedzki 6, Prostak 3, Kostrzewski 10, Krestinin 10. All: Piotr Ignatowicz.

PIENO ZVAIGZDES: Tamulis, Samenas 3, Babrauskas 11, Skucas 8, Olisevicius 3, Blaus ne, Agafonov 21, Staniulis 14, Moore 8, Gintvainis 12. All: Mantas Sernius.

KTP-ROSA RADOM 76-97 (24-24, 13-18; 19-31, 20-24)

MVP: Calvin Harris - 25 punti e 6 rimbalzi

Calvin Harris (Rosa Radom), MVP con una prova da 25 punti e 6 rimbalzi. Fonte foto: cozadzien.pl

Colpo esterno per i Polacchi del Rosa Radom, che imitano i connazionali del PGE Turow e conquistano i primi due punti espugnando il campo dei finlandesi del KTP con il punteggio di 76-97. Una partita che ha visto sempre avanti la selezione ospite (vantaggio di quattro punti all'intervallo) ma che si è definitivamente spaccata nel corso del terzo quarto, dove un iniziale parziale di 13-2 firmato da Torey Thomas ha aperto al monologo polacco che ha portato al risultato finale di 76-97. La carta vincente per la selezione ospite è stata senza dubbio la grande concretezza sotto le plance, dove il Radom non solo ha vinto la battaglia a rimbalzo (37-24) ma anche quella per quanto riguarda l'aspetto realizzativo (44-24). Il migliore in campo è stato senza dubbio Clavin Harris, autore di una prestazione da 25 punti più 6 rimbalzi e glaciale dalla linea della carità con un ottimo 9 su 9; alle sue spalle prezioso il supporto di Thomas (17 punti per lui), Zaytsev (11), Szymkiewicz (12), Sokolowski (10), Hajric (12). Dall'altra parte inutili le buone prove di Molenius (autore di 19 punti), Haanpaa (18 per lui) e Lehtoranta (13).

KTP: Lehtoranta 13, Aalto ne, Molenius 19, Pounds 7, Kaukiainen, Kuusisto, Barrett 4, Haanpaa 18, Autrey 4, Giles 6, Nyman ne, Herrera 6. All: Anton Mirolybov.

ROSA RADOM: Thomas 17, Witka 3, Harris 25, Zaytsev 11, Szymkiewicz 12, Sokolowski 10, Adams, Bonarek 7, Hajric 12, Schenk. All: Wojciech Kaminski.

KATAJA BASKET-RILSKI SPORTIST 92-76 (35-20, 26-17; 12-29, 19-20)

MVP: Lamayn Wilson - 22 punti e 4 rimbalzi

Buonissima la prima per i finlandesi del Kataja, che nella prima uscita stagionale europea della stagione asfaltano il Rilski Sportist con il punteggio di 92-76. La partita si decide già nei primi quattro minuti di gioco, dove il Kataja mette immediatamente le cose in chiaro e si porta subito avanti con un bel break di 18-6. Una mossa decisiva visto che minuto dopo minuto i padrondi di casa prendono sempre di più il largo e chiudono il primo tempo sul punteggio di 61-37; ovviamente nei restanti due quarti di gioco si assiste alla passerella dei padroni di casa che "traghettano" il match sino al suono dell'ultima sirena. A far la differenza sono state le molte triple messe a segno dai padroni di casa, che hanno puntato molto sulle soluzioni dalla lunga distanza raccogliendo 64 dei 92 punti totali (tirando anche con circa il 40%); lo stesso non si può dire del Rilski, che ha messo a segno solo nove dei 26 tentativ da tre provati lungo l'arco dei quaranta minuti. La palma di MVp va senza dubbio Lamayn Wilson, che nonostante i 35 anni di età continua a spiegare basket con una bella prestazione da 22 punti e 4 rimbalzi in 20 minuti effettivi di gioco; dietro di lui da sottolineare il supporto di Simpson (high-scorere con 26 punti), Van Andringa (autore di 12 punti) e Scrubb (10 per lui). Dall'altra parte inutili i 21 punti messi a referto da Gugino, i quindici di Turner e i 13 di Carey.

KATAJA: Scrubb 10, Wilson 22, Niemi 3, Perttu ne, Huolita 3, Rannikko 8, Van Andringa 12, Andersen ne, Virtanen, Simpson 26, Desrosiers 8, Lasaroff ne, All: Jukka Toijala.

RILSKI: Carey 13, Turner 15, Barzakov 2, Kirov ne, Georgiev 3, Bozov 2, Todorov, Milov, Ivanov 12, Petros 6, Veselinov 2, Gugino 21. All: Rosen Barchovski.

TURK TELEKOM-KUMANOVO 93-71 (20-9, 27-27; 19-24, 27-11)

MVP: Cevher Ozer - 17 punti e 7 rimbalzi

Inizia bene l'avventura europea della Turk Telekom Ankara, che mette in cascina i primi due punti del torneo sconfiggendo agilmente il Kumanovo con il punteggio di 93-71. La partita comincia sotto il segno dei padroni di casa, che partono subito forte e si costruiscono un ottimo vantaggio di circa 15 punti, ma subisce un brusco cambio di rotta nel corso del terzo quarto, quando il Kumanovo ritorna sotto e riequilibra il tutto fissando il punteggio sul 58 pari. Ma nel momento più buio per la selezione turca, l'MVP del match Cevher Ozer si carica sulle spalle l'attacco dei suoi e rispedisce al mittente il tentativo di rimonta con un parziale devstante di 17-2. Il resto del match diventa una vera e propria passeggiata per i padroni di casa della Turk Telekom, che conducono le danze sino alla fine e fissano il punteggio sul 93-71 finale. La palma di MVP ovviamente è andata a Cevher Ozer, il quale è stato determinante prendendosi sulle proprie spalle l'attacco della sua squadra nell'ultimo quarto (11 punti messi a segno negli ultimi 11 minuti) e tirando con un impressionante 100% da qualunque posizione del campo (6/6 da due e 5/5 dalla linea della carità; a suo sostegno da segnalare le prove di Savovic (high-scorer del match con i suoi 22 punti) e Woodside (doppia-doppia da 13 punti e 10 rimbalzi). Dall'altra parte inutili i 17 punti messi a referto da Kostoski, gli undici del duo Petrovic-Lukovic e i dieci di Karadjovski.

TURK TELEKOM: Dukanovic 5, Akpinar 3, Goktas 3, Buker 8, Woodside 13, Savovic 22, Cevit ne, Buckner 5, Kurtoglu 8, Veyseloglu 9, Ozer 17. All: Ercüment Sunter.

KUMANOVO: Todorovikj, Janeski 7, Karadjovski 10, Mandic 3, Bijelic 7, Stojanovski 2, Georgievski, Petrovic 11, Negovanovic 3, Lukovic 11, Kostoski 17. All: Ljubisav Lukovic.

MAGNOFIT GUSSING-ELAN CHALON 75-99 (15-24, 19-21; 21-28, 20-26)

MVP: Justin Brownlee - 21 punti e 7 rimbalzi

justin Brownlee (qui in maglia Leonessa), MVp co i suoi 21 punti e 7 rimbalzi. Fonte foto: ilgiornaledibrescia.it

Tutto facile per l'Elan Chalon (una delle favorite per il successo finale), che nella prima uscita stagionale in Europe Cup risolve la pratica austriaca del Magnofit Gussing con il punteggio di 75-99. Una partita dominata dal primo al quarantesimo minuto di gioco da parte del team francese, che grazie ad una partenza in quinta si è spianato la strada per il resto della partita (parziale iniziale di 15-0 decisivo) dove ha dovuto solo gestire il grande vantaggio guadagnato. Inoltre le due armi vincenti per lo Chalon sono state il contropiede, che ha fruttato la bellezza di 24 punti, e il contributo della panchina (decisivo in competizione come questa), la quale ha messo a referto 51 dei 99 punti totali. Il premio di migliore in campo è andato a Justin Brownlee (visto con la maglia di Brescia), autore di una prestazione da 21 punti (9 su 9 dal campo), 7 rimbalzi e anche un assist; dietro, oltre al referto rosa (tutti hati i componenti hanno segnato almeno un punto), vanno segnalate le buone prove di Kalinoski (13 punti), Hazell (10) e del duo Boutielle-Evtimov (entrambi autori di 11 punti a testa). Dall'altra parte inutili i 23 punti più 8 rimbalzi di Wright, i 20 di Lacy e gli altri 11 Klepeisz.

MAGNOFIT GUSSING: Lacy 20, S.Koch 3, Soldo 3, Lanegger, Jandrasits, Klepeisz 11, B.Koch ne, Ernst ne, Burgess 5, Wright 23, Watts 6, Larson 4. All: Matthias Zollner.

ELAN CHALON: Kalinoski 13, Hazell 10, Michineau 9, Bouteille 11, Lessort 8, Evtimov 11, Robertson 5, Ndoye 2, Booker 9, Browlee 21. All: Jean Denys Choulet.

SODERTALJE KINGS-FALCO KC 54-62 (17-13, 8-17; 13-19, 16-22)

MVP: Cameron Rundles - 20 punti, 4 rimbalzi e 5 assist.

Colpaccio esterno per gli ungheresi del Falco, che espugnano il parquet degli svedesi del Sodertaljen il punteggio di 54-62. Una partita equilibrata per tutti i quaranta minuti di gioco che però siè incendiata nell'ultimo quarto di gioco, dove il Sodertalje ha provato immediatamente la fuga salvo poi esser ripreso e superato dagli ospiti con un convicente parziale di 10-2, che decide praticamente il match e assegna la vittoria alla selezione ungherese. Ovviamente il punto chiave del match sono stati gli ultimi minuti di gioco, dove a condannare i padroni di casa sono state le sei triple sbagliate nel tentativo di ridurre il distacco diventato insormontabile giocata dopo giocata, In una partita dal punteggio così basso la palma di MVP va a Cameron Rundles, unico giocatore del Falco ad anadre in doppia cifra con la sua prestazione da 20 punti, 4 rimbalzi e 5 assist. Tra le fila degli svedesi, invece, inutili i 20 punti più 7 rimbalzi di Pita e gli undici del solito Toni Bizaca.

SODERTALJE: Johansson ne, Pita 20, Lejasmeiers 2, Bizaca 11, Berkelund ne, Ramstedt, Bowlin 2, Joseph 5, Spires 6, Sjolin ne, Anderson 2, Czerapowicz 6. All: Vedran Bosnic.

FALCO: Rundles 20, Wright 9, Simon 2, Bago ne, Comagic 6, Varadi 7, Bazso ne, Hodi ne, Bognar 7, Butorac 2, Dobos ne, Hallik 9. All: Laszlo Kalman.

TAJFUN-CEZ NYMBURK 56-70 (20-17, 12-15; 13-16, 11-22)

MVP: Maxime de Zeeuw - 10 punti e 9 rimbalzi

Buona la prima anche per i campioni cechi del Nymburk, che nonostante i vari infortuni e il problemi di falli di Benda sono riusciti comunque a portare a casa i primi due punti della stagione vincendo per 56-70 sul campo del Tajfun. Si assiste ad una partita molto combattuta, dove il Nymburk prova la fuga nel terzo quarto di gioco ma riesce a spaccare il match solo nel finale grazie ad un super De Zeeuw che guida il parziale decisivo di 16-1. Il Tajfun, invece, ha sfruttato alla grande il fattore contropiede (13 i punti segnati con i fast-breaks) ma si è letalmente fermato sul tiro dalla lunga distanza, dove ha collezionato un misero 15% (5 conclusioni realizzate sulle 33 totali). Il premio di migliore in campo non può che andare a Maxime De Zeeuw, il quale ha deciso la partita nei minuti finali ed ha contribuito con una prestazione da 10 punti e 9 rimbalzi; dietro di lui da segnalare le ottime prove di Randle (21 punti e 7 rimbalzi), Sant-Roos (autore di 15 punti e 7 rimbalzi) e di Vaughn (10 punti e 6 rimbalzi per lui). Tra le fila degli sloveni gli unici che hanno provato ad arginare la marea ceca sono stati Cebular (13 punti) e Bratoz (autore di 10 punti e 9 rimbalzi come l'MVP De Zeeuw).

TAJFUN: S.Sebic 2, M.Sebic ne, Tomic, Drzic 2, Cebular 13, Zimic 8, Bratoz 10, Clark 4, Ponjavic 9, Drobnjak 2, Bolcina 4, Parker 2. All: Dejan Mihevc.

NYMBURK: Benda 2, Randle 21, Dlugos ne, Houska 2, Vilhjálmsson 3, Peterka 7, De Zeeuw 10, Vaughn 10, Sant-Roos 15, Kriz. All: Ronen Ginzburg

ROYAL HALI GAZIANTEP-INTER BRATISLAVA 89-72 (24-18, 18-18; 24-15, 23-21)

MVP: Jawad Williams - 22 punti e 9 rimbalzi

Buona la prima per il rinnovato Royal Hali Gaziantep, che nella prima uscita europea risolve la pratica Inter Bratislava vincendo con il punteggio di 89-72. La partita si spacca già nel corso del primo quarto, dove i turchi piazzano già il primo tentativo di fuga con un bel break di 13-0 che gli permette anche di chiudere davanti all'intervallo sul punteggio di 53-36. Il secondo, e decisivo, colpo al match arriva nel terzo quarto, quando un super Earl Calloway accende i motori e da il via al secondo letale parziale che ammazza definitivamente il match e consegna i due punti ai padroni di casa. La grande pecca della selezione ospite è stato l'affidarsi eccessivamente al tiro dalla lunga distanza, dove il Bratislava ha comunque tirato con un ottimo 53%, e trascurarare parecchio il gioco dentro il pitturato, posizione in cui gli ospiti hanno tirato con il 31% ed hanno nettamente perso il confronto. Il premio di migliore in campo va a Jamad Williams,che è stato l'incubo della difesa avversaria con la sua prestazione da 22 punti (6 su 8 dalla lunga distanza) e 9 rimbalzi; alle sue spalle da segnalare le ottime prove del solito Earl Calloway (18 punti per lui) e del duo Erol-Ogut (10 punti per entrambi). Dall'altra parte inutile la grande prestazione di Rancik, high-scorer con 26 punti, e Mrvis, autore di altri 12 punti.

GAZIANTEP: Rautins 2, Sonmez, King 9, Erol 13, Calloway 18, Ruzic 2, Tekin ne, Balazic 10, Eryuz ne, Williams 22, Sirin ne, Ogut 13. All: Jurij Zdovc.

INTER BRATISLAVA: Milosevic 9, Palenik 2, Bilik 7, Bulatovic, Musil ne, Jankovic 3, Kuffa 4, Bannister ne, Rakic, 9, Rankic 26, Mrvis 12. All: Branko Maksimovic.

STB LE HAVRE-ECE BULLS 70-57 (12-7, 20-25; 24-17, 14-8)

MVP: Henry Dugat - 16 punti e 3 steals

Comincia con una vittoria l'avventura europea dei francesi del Le Havre, che nella prima giornata di Europe Cup sconfiggono gli ECE Bulls con un sontuoso 70-57. Una partita equilibrata per i primi tre quarti e che si è decisa solo nell'ultimo, dove i francesi hanno aumentato la loro intensità difensiva ed hanno costruito il loro parziale vincente di 14-8. Ovviamente l'arma vincente per i padroni di casa è stata senza dubbio la difesa, grazie alla quale non solo hanno limitato al 35% dal campo gli avversari (21/60) ma non gli hanno permesso nemmeno di andare oltre i 10 punti segnati nel primo e nell'ultimo quarto. La palma di MVP va senza dubbio a Henry Dugat, vero e proprio faro difensivo (3 steals) ed high-scorer del match con i suoi 16 punti messi a referto; alle sue spalle prezioso il supporto dato da Vassallo (12 punti per lui), Jean-Baptiste Adolphe (12 punti più 6 rimbalzi) ed Adams (14). Dall'altra parte gli unici che cerano di mettere una pezza davanti al dilagare della squadra francese sono stati Ray e Kramer, entrambi autori di 10 punti.

STB LE HAVRE: Taylor 7, Dugat 16, Bohling, Vassallo 12, Jean-Baptiste Adolphe 12, Denis 1, Lobela, Hill 4, Adams 14, Barry 4. All: Thomas Drouot.

ECE BULLS: McCaw ne, Armstrong 8, Ray 10, Alisic ne, Kramer 10, Moschik 3, Stegnjaic 4, Greimeister 3, Shaw 5, Schrittwieser, Holton 6, Woschank 8. All: Michael Schrittwieser.

KHIMIK-ETHA 88-52 (17-13, 26-17; 22-10, 23-12)

MVP: Viacheslav Petrov - 16 punti e 10 rimbalzi

Viacheslav Petrov (Khimik), MVP del match con una doppia-doppia da 16 punti e 10 rimbalzi.

Tutto facile per gli ucraini del Khimik, che nella prima uscita europea stagionale risolve la pratica Etha con una comoda vittoria per 88-52. Dopo una prima parte di gara all'insegna dell'equilibrio, la svolta decisiva arriva nel corso del terzo quarto di gioco, dove i padroni di casa prendono in mano il pallino del gioco e piazzano un parziale mortifero di 21-13 attraverso cui mettono in cassaforte la vittoria finale. In tutto ciò va segnalato anche l'ottimo gioco collettivo espresso dalla selezione ucraina, che ha concluso il match con ben 22 assist messi a referto, mentre per gli ospiti ciprioti va assolutamente migliorata la percentuale da tre, infatti su dodici tentativi totali non è mai arrivato un canestro. La palma di migliore in campo va a Viacheslav Petrov, il quale ha messo a referto una doppia-doppia da 16 punti e 10 rimbalzi in 23 minuti di gioco totali; alle sue spalle da segnalare gli ottimi supporti di Frazier (15 punti e 7 assist), Shaw (14 per lui) e Koniev (autore di 10 punti). Dall'altra parte inutili i 13 punti di Golden e i dodici messi a referto dalla coppia Pearson-Henry.

KHIMIK:Goncharov ne, Popov 7, Shaw 14, Frazier 15, Belikov 8, Riabchuck 7, Prokopenko, Petrov 16, Pavlov, Koniev 10, Antypov 9, Sydorov 2. All: Oleg Yushkin.

ETHA: Pack 9, Golden 13, Anastasiadis, Demetriou, Traykov 4, Markou, Papamichael, Kaskiris 2, Pearson 12, Henry 12, Christou, Assatourian. All: Nicolas Papadopoulos.

LISBOA BENFICA-BC CIBONA 79-83 (24-21, 16-13; 15-28, 24-21)

MVP: James Florence - 25 punti, 6 rimbalzi e 4 assist

Giornata no anche per le Portoghesi, infatti dopo la sconfitta del Porto anche il Benfica cade nella sua prima partita europea al cospetto del BC Cibona, vittorioso con il punteggio di 79-83. Una partita particolarmente equilibrata che si è risolta solo nei cinque minuti finali, dove gli ospiti sono riusciti a piazzare il parziale decisivo con il duo Zizic-Hukic e punendo uno dei pochi passaggi a vuoto della selezione di casa. Ovviamente un altro elemento decisivo, e tipico di una partita di questo genere, è stata la freddezza dalla linea della carità, dove il Cibona (83%) è stato molto più concreto del Benfica (75%), che proprio qui ha probabimente perso i punti decisivi. Il premio di MVP del match va sicuramente a James Florence, il quale si è distinto tra tutti con la sua ottima prova da 25 punti, 6 rimbalzi e 4 assist; dietro di lui decisivo il supporto dato da Hukic (16 punti con 4/8 da tre), Rozic (autore di 10 punti, 5 rimbalzi e 5 assist) e Ante Zizic (11 punti più 5 rimbalzi). Tra le fila portoghesi, invece, inutili i 19 punti di Cook, i 13 più 6 rimbalzi di Fonseca, i 12 di Andrade e i 10 punti più 7 rimbalzi di Wilson.

BENFICA: Ferreirinho ne, Wilson 10, Fernandes 7, Oliveira 6, Loncovic 4, Gameiro ne, Cook 19, Soares ne, Barroso 8, Fonseca 13, Andrade 12. All: Carlos Lisboa.

CIBONA: Florence 25, Hukic 16, Sisko, Rozic 10, Jagodic-Kuridza 8, Slavica 4, Mandic ne, Joksimovic 9, Andrija Zizic ne, Ante Zizic 11. All: Slaven Rimac.