Comincia con una sconfitta il cammino europeo della Foxtown Cantù, che cade sotto i colpi degli svedesi del Boras basket guidati da uno scatenato Omar Krayem. Nelle altre partite da segnalare le ottime partenze di Energia Targu Jiu, dell'ASVEL e del Mons-Hainaut.

BORAS BASKET-FOXTOWN CANTÙ 101-81 (30-16, 28-25; 24-20, 19-20)

(MVP: Omar Krayem - 32 punti e 8 assist)

Comincia male l'avventura europea della Foxtown Cantù, che nella prima uscita stagionale in campo europeo viene sconfitta dagli svedesi del Boras Basket con il punteggio di 101-81. Una partita a senso unico quella andata in scena al "Borashallen", con i padroni di casa che non hanno mai rischiato nulla nel corso degli interi quaranta minuti di gioco. A decidere la gara è stato senza dubbioil super parziale messo a referto dai padroni di casa nel corso del primo quarto: infatti gli svedesi non solo sono partiti con uno sconcertante 14-0 ma sono riusciti a mantenere il parziale invariato sino al suono della sirena di fine quarto, quando il tabellone luminoso indicava il punteggio parziale di 30-16. Di conseguenza nel corso dei restanti tre quarti si è assistito ad un tranquillo monologo della squadra svedese, che ha condotto le danze sino al risultato finale di 101-81. Tra le fila del Boras, club in cu giocò qualche partita anche Magic Johnson alla fine degli anni novanta, da segnalare le grandi prestazioni del MVP del match Omar Krayem, autore di una prova da 32 punti più 8 assist, dell'islandese Jakob Sigurdarson (secondo high-scorer con 21 punti) e quella di Christian Maraker, il quale ha contribuito alla causa con 19 punti, 8 rimbalzi e un incredibile 8 su 12 da dietro l'arco. Tiro da tre che invece è stata l'arma a doppio taglio per la Foxtown, la quale ha realizzato appena 10 triple delle 30 totali provate; dato che va in grande contrasto con la maggiore concretezza dei padroni di casa, i quali hanno tirato con un ottimo 60% dalla lunga distanza (13 su 21). Il migliore tra le fila della squadra di coach Corbani è stato il centrone Jared Berggren, autore di una doppia-doppia da 19 punti e 12 rimbalzi, mentre dietro vanno segnalate solo le doppie cifre di Heslip (16 punti), Hasbrouck (13) e l'azzurro Abass (11).

BORAS: Lundstedt ne, Brandmark 3, Krayem 32, Sigurdarson 21, Gunnarsson 2, Maraker 19, Palm 9, Vitali 5, Almstrand ne, Darbo 10. All: Pat Ryan.

CANTÙ: Berggren 19, Abass 11, Heslip 16, Zugno ne, Nwohuocha, Wojciechowski 9, Cesana 5, Hall 8, Tessitori, Hasbrouck 13. All: Fabio Corbani.

MBK KORMANO-TSMOKI MINSK 68-90 (12-18, 15-22; 18-27, 23-23)

MVP: Garrett Stutz - 24 punti e 11 rimbalzi

Garrett Stutz (Tsimoki Minsk), MVP del match ed autore di 24 punti e 11 rimbalzi. Fonte foto: galeria.trojmiasto.pl

Un esordio non proprio da ricordare per gli ungheresi del MBK Kormano in campo europeo, infatti il Tsmoki Minsk da un rude benvenuto ai "novellini" con una bella vittoria per 68-90. Una partita dominata interamente dalla selezione ospite, che però ha dato il colpo finale nel corso del terzo quarto dove la squara bielorussa è riuscita ha trovare un'ulteriore parziale di 11-0 ed ha congelato il match fissando il punteggio sul 65-38. La palma di MVP del match va senza dubbio al centrone a stelle e strisce Garrett Stutz, il quale ha sfornato una super prestazione da 24 punti più 11 rimbalzi ed è risultato letale con un incredibile 10 su 10 all'interno del pitturato. Ed è stata proprio la precisione dal pitturato l'arma vincente per il Tsmoki, che ha costruito la propria vittoria vincendo la sfida sotto le plance con un devastante parziale di 54-22 e tirando con un ottimo 70%. Tra le fila degli ospiti da segnalare anche le prestazioni in doppia cifra di Hilliard (11 punti), Gray (12) e Maras (15), mentre per al Kormano non bastano i 13 punti di Kozlik e i 10 di Thompson.

MBK KOMARNO: Umipig 5, Thompson 10, Marchyn 5, Halada 9, Bilic 2, Vido 7, Maslik, Kratochvil 5, Alawoya 5, Kurthy, Kozlik 13, Haviar 7. All: Andelko Mandic.

TSMOKI MINSK: Hilliard 11, Gray 12, Maras 15, Ulyanko, Mirkovic 3, Lashkevich 8, Beliankou 6, STUTZ 24, Semianiuk, Liutych 2, Paliashchuk 2, Kudrautsau 7. All: Igor Grishchuk.

BK VENTSPILS-HELIOS SUNS 67-62 (14-18, 15-14; 19-20, 19-10)

MVP: Alan Wiggins - 16 punti e 11 rimbalzi

Alan Wiggins (Ventspils), autore di una doppia-doppia da 16 punti e 11 rimbalzi. Fonte foto: twitter Ventspils.

Una vittoria sul fotofinish per i lettoni del Ventspils, che con un super break di 19-7 nell'ultimo quarto firma una super rimonta e si porta a casa i primi due punti. Nell'arco dei quaranta minuti si è assistito ad una partita combattuta che si è decisa solo nel finale dell'ultimo quarto, dove l'Helios non è riuscita a mantenere il piccolo vantaggio guadagnato nei primi minuti ed è stata sovrastata dal parziale di oltre 15 punti firmato dal Ventspils. L'altro dato che ha condannato i greci sono state senza dubbio le 20 turnovers collezionate durante tutto l'arco del match, sopratutto le cinque sanguinose perse nei minuti finali. La palma di MVP del match va ad Alan Wiggins, che ha guidato la rimonta finale dei suoi ed ha sfornato una bella prestazione da 16 punti, 11 rimbalzi (sei difensivi), 3 steals e 3 stoppate; alle sue spalle preziosi i contributi di Mitchell (13 punti), Janicenoks (11), Grazulis (12). Dall'altra parte inutili i 17 punti di Zagorac e i 10 più 9 rimbalzi di Cakarun.

VENTSPILS: Wiggins 16, Mitchell 13, Selakovs 2, Janicenoks 11, Ate 3, Gulbis 2, Grazulis 12, Butjankovs ne, Peiners 4, Pitts 4. All: Karlis Muiznieks.

HELIOS: Cohn 6, Cakarun 10, Mocnik 5, Santelj ne, Berlic ne, Korosec, Gorjanc ne, Bjelic 2, Zagorac 17, Atanackovic 8, Lelic 9, Robertson 5. All: Gasper Okorn.

ENERGIA TARGU JIU-SIGAL PRISHTINA 87-72 (27-14, 18-14; 24-19, 18-25)

MVP: Anthony Miles - 20 punti e 7 assist

Comincia con una vittoria la nuova avventura europea dell'Energia Targu Jiu (presente nelle scorse final 4 di Eurochallenge), che rovina lo storico debutto ai kosovari del Sigal Prishtina infliggendoli la prima sconfitta della propria storia con il punteggio di 87-72. Dopo aver costruito un solido vantaggio di quindici punti nei minuti iniziali e aver assistito alla reazione della squadra kosovara, i padroni di casa dell'Energia hanno chiuso il match con un devastante break di 20-4 all'inizio del terzo quarto. Davanti alla nuova folata offensiva degli avversari il Sigal Prishtina si disunisce e, complice anche le tante palle perse nei momenti chiave del match, non riesce più a rientrare in partita. L'MVP del match è stato senza dubbio la guardia Anthony Miles, che ha sorretto l'attacco della squadra romena nei momenti di buio totale ed ha messo a referto 20 punti conditi da 7 assist e 6 rimbalzi. Alle sue spalle ottimo il contributo del quartetto formato da Troupe (18 punti)-Eziukwu (12)-Mack (17)-Gutoala (12). Nella prima uscita targata FIBA ai Kosovari non bastano i 20 punti di El-Amin e i quindici di Abukar.

ENERGIA: Miles 20, Sanda, Troupe 18, Eziukwu 12, Andrei, Santa, Mihuti ne, Mack 17, Radosavljevic 8, Aktas, Gutoaia 12. All: Antonis Constantinides.

SIGAL PRISHTINA: Kacaniku ne, Azemi 4, Chekovski 9, Berisha 6, Mohammed 3. Sinani 3, Marinov 7, Morina 5, Abukar 15, El-Amin 20, Mazreku, Hasani ne. All: Marjan Ilievski.

TARTU ROCK-JUVENTUS UTENA 81-72 (13-19, 21-15; 17-15, 30-23)

MVP: Tanel Kurbas - 18 punti e 10 rimbalzi

Tanel Kurbas (Tartu Rock), MVP con una prestazione da 18 punti e 10 rimbalzi. Fonte foto: ohtuleht.ee

Buona la prima per gli estoni del Tartu Rock, che fanno valere la maggiore esperienza europea e risolvono la pratica lituana della Juventus Utena con il punteggio di 81-72. La partita cominca subito sotto il segno degli ospiti, che provano subito la fuga e si portano avanti sul 17-9, ma con il passare dei minuti il Tartu Rock si rifa sotto e prima dell'ultimo quarto si riporta saldamente in gara. La vera svolta arriva appunto nell'ultima frazione di gioco, dove si assiste ad un'emozionante testa a testa che però termina intorno al terzo minuto di gioco, quando Spencer Butterfield e Gert Dorbek spezzano definitivamente la partita con i loro canestri e aprono la strada della vittoria al club estone. A fare la differenza, oltre al parziale finale, è stata anche la maggiore freddezza dei padroni di casa dalla linea della carità, posizione dalla quale il Tartu Rock ha tirato con un ottimo 17 su 24 a dispetto del 15 su 27 collezionato dai visitors. Il premio di migliore in campo è senza dubbio a Tanel Kurbas, che guida la selezione estone con una bella doppia-doppia da 18 punti e 10 rimbalzi, anche se vanno segnaare anche le prove di Dorbek, autore di 17 punti, e Petrukonis, che ha contribuito con altri 11 punti. Dall'altra parte inutili a fini del risultato finale i 17 punti di Lewis, i dodici messi a segno dal duo Urbutis-Dimsa e gli undici siglati da Zelionis.

TARTU ROCK: Sokk 7, Vene ne, Dorbek 17, Talts 7, Eichfuss 4, Sutt ne, Doronin ne, Meister, Petrukonis 11, Harper 8, Kurbas 18, Zabas 9. All: Gert Kullamäe.

JUVENTUS UTENA: Urbutis 12, Viskontas, Linkevicius, Zelionis 11, Petrilevicius 2, Dimsa 12, Butterfield 8, Danys, Alijevas 10, Lewis 17. All: Antanas Sireika.

DONAR GRONINGEN-ASVEL LYON 66-85 (11-21, 13-20; 24-20, 18-24)

MVP: Darryl Watkins - 16 punti e 6 rimbalzi

Comincia alla grande la nuova avventura europea dell'ASVEL Lyon-Villeurbanne, che conquista subito i due punti espugnando il parquet degli olandesi del Donar Groningen con il punteggio di 66-85. Una partita letteralmente dominata dalla selezione francese, che ha messo subito le cose in chiaro nel primo quarto, dove ha firmato un ottimo break di 19-10 (rifinito da una tripla di David Lightly), costruendo così un solco insormontabile per i padroni di casa. Da sottolineare il grande gioco espresso dai francesi (sicuramente una delle favorite per la vittoria finale), che ha fatto girare bene la palla (i 21 assist lo testimoniano) in fase offensiva ed ha applicato una difesa davvero ottima (12 le palle perse dagli avversari). La palma di MVP va a Darryl Watkins, che ha guidato i suoi con una bella prestazione da 16 punti, 6 rimbalzi, 3 assist ed altrettante stoppate; dietro da segnalare gli ottimo contributi di David Lightly (autore di 17 punti) e Devonte Newbill (13 per lui). Dall'altra parte non bastano i punti di Bekkering (high-scorer con 21 punti), Franke (prova da 14 più 8) e Dourisseau (autore di altri 12 punti).

GRONINGEN: Cunningham, Brown 4, Sullivan 5, Samson ne, Hope, Niebor ne, Franke 14, Dourisseau 12, Veenstra ne, Sherman 10, Bekkering 21, Fieler ne. All: Erik Braal.

ASVEL: Newbill 13, Gombauld 4, Meacham 8, Jean-Charles ne, Lang 9, Andersen ne, Chassang 2, Choquet 8, Watkins 16, Lightly 17, Kahudi 8. All: John David Jackson.

FRAPORT SKYLINERS-ZZ LEIDEN 63-58 (13-16, 18-12; 22-17, 10-13)

MVP: Michael Morrison - 17 punti e 7 rimbalzi

Inizio con il brivido per il Fraport Skyliners, che, nonostante la pesante assenza di Johannes Voigtmann, riesce a conquistare lo stesso i primi due punti battendo lo ZZ Leiden con il punteggio di 63-58. Una partita che ha visto i padroni di casa comandare tranquillamente per tre quarti (nove punti il vantaggio massimo), salvo poi vederli andare in crisi ad inizio quarto periodo sino al canestro del 58-56 firmato da Thomas Koenis. Ma nel momento più buio, l'MVP del match Morrison prende per mano i suoi e, complice qualche giocata sanguinosa dello stesso Koenis, riesce a condurre i tedeschi sino alla vittoria finale. A fare la differenza in una partita così povera a livello di punti è stata senza dubbio la grande difesa dei padroni di casa, che hanno concesso davvero poco alla squadra avversaria: non a caso sono stati solo nove i giri dalla lunetta della squadra ospite, a differenza dei 25 effettuati dagli Skyliners. Come detto precedentemente la palma di migliore in campo è andata a Michael Morrison, decisivo con le sue giocate nel finale ed autore di una prestazione da 17 punti e 7 rimbalzi; alle sue spalle prezioso il supporto di Klein, che ha contribuito alla causa con i suoi 14 punti. Dall'altra parte inutili i 22 punti di De Jong uniti ai 15, più sette rimbalzi, di Van Der List.

FRAPORT: Klein 14, Little 3, Merz 3, Zeeb ne, Barthel, Richter, Robertson 9, Morrison 17, Theodore 8, Kiel ne, Doornekamp 9. All: Gordon Herbert.

ZZ LEIDEN: Jansen 5, Averink 2, De Jong 22, Scott 2, Driessen ne, Van Der List 15, Kherrazi 4, Koenis 6, Stutz 2, Nelemans ne. All: Eddy Casteels.

MONS HAINAUT-KORMEND 103-70 (31-15, 22-21; 24-15, 26-19)

MVP: Andre Collins - 18 punti in 21 minuti

Comincia alla grande l'Europe Cup dei belgi del Mons-Hainaut, che fanno immediatamente la voce grossa e conquistano i primi due punti con una devastante vittoria per 103-70 ai danni del Kormend. La partita si chiude già dopo il suono della prima sirena, sulla quale una tripla di Austin Nichols fissa il punteggio sul parziale di 31-15 e chiude un primo quarto da favola per i padroni di casa. Da qui in poi si assiste ad una vera e propria passerella per la squadra belga, che sovrasta i rivali e non gli concede mai una minima possibilità di poter rimettere in discussione il risultato. È andato tutto a gonfie vele al Mons-Hainaut, che si è dimostrata una macchina da guerra ben oliata ed ha ammazzato la partita tirando con oltre il 60% sia da due che da tre, vincendo la gara a rimbalzo (36-24) e anche quella degli assist (26-10). In tutto ciò è stato parecchio difficile scegliere il migliore in campo, che rimane comunque la splendida prestazione fornita dalla squadra belga, ma per dovere di cronaca il premio va Andre Collins (visto in Italia con le maglie di Ferrara, Bologna, Pesaro, Caserta e Barcellona) , autore di 21 punti in soli 18 minuti giocati. Dietro da segnalare le prestazioni in doppia cifra di Lasisi (20), Archibeque (10) e Gorgemans (15). Dall'altra parte al Korkmend non bastano i 19 punti di Dickerson, i 14 di Duinker e i 13 di Channels per arginare la superiorità belga.

MONS-HAINAUT: Archibeque 10, Buysse, Arnold 8, Bucknor 7, Cage 7, Van Caeneghem 5, Houdart 4, Collins 18, Bosco 3, Gorgemans 15, Nichols 6, Lasisi 20. All: Yves Defraigne.

KORMEND: Molnar ne, Perry 2, Lakosa 1, Channels 13. Katura 9, Duinker 14, Farkas 4, Toth 2, Ferencz 6, Somenek ne, Dickerson 19. All: Teo Cizmic.

ANTWERP GIANTS-SOPRON 81-73 (24-25, 12-11; 21-20, 24-17)

MVP: Melsahn Basabe - 23 punti e 5 rimbalzi

Melsahn Basabe (Antwerp), MVP con una prestazione da 23 punti e 5 rimbalzi. Fonte foto; basketinbelgium.be

Grande prova per il giovanissimo gruppo degli Antwerp Giants, che con un piccolo spavento finale riescono ad avere la meglio sugli ostici ungheresi del Sopron. Dopo oltre tre quarti e mezzo di equilibrio, la partita si incendia intorno al quinto minuto dell'ultima frazione di gioco, quando Sopron firma un bel parziale di 8-0 e riduce le distanze sino a soli due punti. Ma i Giants non si scompongono e grazie ad un jump-shot di Basabe ed una preziosa palla rubata di Michael Smith, respinge al mittente il tentativo di rimonta blindando la vittoria. In una partita praticamente tirata sino alla fine, a far la differenza è stata la maggiore concretezza dei belgi nei minuti finali, dove i padroni di casa sono stati capaci di invalidare la super prestazione di Edin Bavcic, autore di una doppia-doppia da 28 punti e 14 rimbalzi. E proprio per questo il titolo di MVP della gara è andato a Melsahn Basabe, il quale è stato decisivo nei momenti clutch ed ha contribuito alla causa con 23 punti e 5 rimbalzi; dietro di lui da segnalare il supporto di Vauhgn, autore di 21 punti e 5 assist, e di Scott, 11 per lui. Dall'altra parte, oltre alla super prova di Bavcic (sicuramente presente nella Top 5 della prima giornata), inutili le prestazioni di Laroche (15 punti più 9 assist) e Rancic (14 punti).

ANTWERP: Kanda-Kanyinda, Waldow, Basabe 23, Smith 12, McKinney 6, Vervoot ne, Mwema 8, Schoepen, Vaughn 21, Marchant, Peeters, Scott 11. All: Paul Vervaeck.

SOPRON: Laroche 15, Ban ne, Rancic 14, Toth 7, Takacs, Kantor ne, Radulovic, Denes, Molnar ne, Bavcic 28, Tiggs 9. All: Balazs Sabali.

SPM SHOETERS-ZLATOROG LASKO 81-73 (11-21, 18-10; 23-11, 29-31)

MVP: Dejan Kravic - 22 punti e 13 rimbalzi

Vittoria in rimonta per gli olandesi del SPM, che riescono a conquistare i primi due punti della propria campagna europea con una rimonta a cavallo tra secondo e terzo quarto ai danni del ZlatoroG Lasko. La partita inizia sotto il segno della squadra ospite, che ad inizio secondo quarto si trova avanti sul punteggio di 24-13 ma che nei successivi venti minuti di gioco subisce un contro-parziale, lanciato dalla tripla di Slagter al 13esimo minuto di gioco, dei padroni di casa, i quali costruiscono un vantaggio abbastanza ampio per guidare serenamente la partita sino all'ultima sirena. Nonostante la sconfitta va segnalata l'ottimo sistema difensivo dello Zlatorog, che ha dominato il pitturato con sette stoppate e vincendo la lotta a rimbalzo (40-34), anche se ciò si è ripercosso in fase offensiva, dove la squadra ha tirato con uno scarso 40% da due (appena 24 tiri segnati su 60 totali). La palma di MVP va senza dubbio a Dejan Kravic, mattatore del match con la sua doppia-doppia da 22 punti, 13 rimbalzi e 6 stoppate. anche se vanno segnalati anche i contributi di Bouwknecht (10 punti) e Akerboom (12 per lui). Dall'altra parte inutili i 19 punti di Vujasinovic, i dodici di Cebasek e i dieci di Krusic.

SPM: Leitmeijer 9, Bouwknecht 10, Slagter 8, Williams 8, Wessels 6, Schilder ne, De Pagter 4, Adriaans ne, Akerboom 12, Aarts 2, De Vries ne, Kravic 22. All: Sam Jones.

ZLATOROG: Jurak 8, Jeftic 6, Lisica ne, Grdadolnik ne, Miklavcic ne, Macek 3, Krusic 10, Vasi 7, Abrams 8, Vujasinovic 19, Djekic, Cebasek 12. All: Predrag Milovic.