Dopo aver conosciuto più da vicino la Dinamo Sassari (clicca qui per l'analisi) e la Grissin Bon Reggio Emilia (clicca qui), continua il nostro cammino di avvicinamento alla prossima Supercoppa targata Beko. Oggi è il turno di scoprire più da vicino la Reyer Venezia, che proverà a fare lo sgambetto all'Olimpia Milano nella seconda semifinale di queste F4.
STORIA- Questa è la prima partecipazione in assoluto per la Reyer Venezia in Supercoppa, infatti il club oro e granata non ha mai preso parte a quello che è solito considerarsi come il trofeo che apre la stagione agonistica (nemmeno nella sua forma allargata datata 2000, quando la squadra veneziana era in Serie B2). Guardando indietro nella storia del club, saltano senza dubbio all'occhio i due scudetti del biennio 1941-1943, dove la squadra allenata da Carmelo Vidal riuscì a superare la concorrenza prima della Mussolini Roma (tra le sue fila giocavano Vittorio Gassman ed Enzo Bartoli) e poi della Virtus Bologna l'anno successivo. Nel 1944 ci sarebbe da segnalare anche il terzo scudetto consecutivo, ma a causa della sua mancata omologazione non risulta valido. Nella scorsa stagione la squadra di Charlie Recalcati è stata una delle grandi protagoniste del campionato, infatti al termine della regular season si è classificata al secondo posto (dietro solo all'implacabile EA7 Emporio Armani Milano) e poi ai playoff, dopo aver eliminato l'Acqua Vitasnella Cantù di Metta World Peace, ha visto la sua avventura interrompersi solo alle semifinali per mano della Pallacanestro Reggiana (vittoriosa solo dopo Gara 7).
ROSTER- La Reyer Venezia è stata forse l'unica squadra a confermare per i 3/4 lo stesso roster dello scorso anno, optando per un progetto di fiducia e continuità verso gli uomini che lo scorso anno ha riportato la Reyer tra le big del campionato italiano. Dando un occhio al roster della nuova stagione si può notare che nonostante ciò sono stati diversi i giocatori ad aver interrotto il proprio rapporto professionale con la Reyer sono stati Cameron Todd Moore (il quale aveva rescisso nel mese di Dicembre per andare in D-League), Marco Ceron (passato alla Vuelle Pesaro quest'estate), Deividas Dulkys (autore di 6.2 punti di media e passato ai turchi dello Yesilgiresun), Julyan Stone(7.1 punti, 7.6 rimbalzi e 4.1 assist di media nell'ultima stagione), Spencer Nelson (che ha deciso di appendere le scarpe al chiodo) e Pietro Aradori (passato alla Pallacanestro Reggiana e visto con la maglia oro-granata solo per i playoff). A fronte di queste uscite, i nuovi arrivati sono stati solo quattro e portano i nomi di Mike Green (il quale avrà in mano la cabina di regia dei veneti ed è reduce dall'esperienza francese tra le fila del Paris Levallois, con cui ha collezionato 11.8 punti in campionato e 10.8 punti più 7.3 assist in Eurocup), Michael Bramos (ala greca ex Panathinaikos), Josh Owens (13.3 punti e 6.4 rimbalzi di media con la maglia di Trento nello scorso campionato) e Stefano Tonut (legatosi al club lagunare con un contratto quadriennale). Tanti anche i nomi dei riconfermati, infatti ad aver rinnovato il proprio rapporto con la Reyer sono stati Phil Goss (14.1 punti di media nella scorsa stagione), Hrvoje Peric (14.1 punti e 5.7 rimbalzi di media), Jarrius Jackson (7.4 punti), Michele Ruzzier (playmaker classe '93) e l'ex trio senese composta da Tomas Ress (uno dei più esperti dell'intero roster), Benjamin Ortner (7.1 punti più 4.1 rimbalzi) e Jeff Viggiano (media di circa 9 punti a partita). Da segnalare poi i tre giovani classe '98 aggregati, ovvero il play Michele Antelli, la guardia Riccardo Visconti e il centro Alessandro Simioni.
CONSIDERAZIONI- Dare un giudizio sulla pre-season della Reyer è molto difficile, infatti lo staff di Coach Recalcati ha deciso di puntare molto sui carichi di lavoro che sulle amichevoli per spezzare il fiato ed inoltre non ha mai avuto l'intero roster a disposizione per le ultime uscite (sabato, per esempio, la Reyer era senza Ortner e Viggiano, con l’aggiunta dell’espulsione di Goss e con Ress in campo solo 6’ per un affaticamento muscolare). La cosa però non deve preoccupare più di tanto i tifosi della squadra lagunare, in quanto il telaio è lo stesso dello scorso anno, quindi parliamo di un sistema di gioco già abbastanza rodato e dove l'unico "compito" è quello di integrare al meglio i nuovi arrivati. Non a caso andando ad analizzare le varie amichevoli, quelli che si sono mostrati già in palla sono stati i vari riconfermati della vcchia stagione come Hrvoje Peric (già dominante sotto le plance come contro l'Helios Domzale o Treviso), Phil Goss (che aldilà dell'espulsione evitabile di sabato, ha fatto vedere buone cose con i 16 punti contro Reggio Emilia e i 14 contro Cantù), mentre Jarrius Jackson e Jeff Viggiano continuano a garantire sempre un ottimo apporto andando anche in doppia cifra. Tra i nuovi ottimi gli impatti di Mike Green (il quale già conosceva l'ambiente italiano e che ha già fatto vedere di poter essere uno dei leader carismatici di questa squadra) e Josh Owens, che è stato parecchio brillante nelle prime uscite stagionali per poi calare fisiologicamente nelle ultime complice anche le assenze a turno dei vari Ress, Peric e Ortner, le quali hanno costretto il giocatore americano ad elevare il proprio minutaggio in campo. Un pò a giorni alterni, invece, le prestazioni del greco Bramos e di Stefano Tonut, i quali hanno alternato delle buone prestazioni ad altre meno belle; nonostante ciò nulla di cui preoccuparsi in quanto c'è ancora il tempo per trovare la condizione migliore ed entrare ottimamente negli schemi della Reyer.
In conclusione, la Reyer Venezia in semifinale se la dovrà vedere con la nuova EA7 Emporio Armani targata Repesa, che però sta ancora cercando la quadratura del cerchio e che ha appena riabbracciato i vari nazionali reduci dall'Eurobasket. Una partita che si prospetta molto avvincente e che la Reyer potrebbe portare a casa affidandosi al vecchio telaio della scorsa stagione, anche se non va dimenticato che dall'altra parte c'è una squadra determinata a lasciarsi le spalle le delusioni dello scorso anno; sarà la Supercoppa il primo step?