Oggi la redazione di VAVEL Italia inizia il suo cammino di avvicinamento alla 21esima edizione della Supercoppa Italiana (la terza assegnata tramite la formula della Final Four), dove la Dinamo Sassari sarà chiamata a difendere il titolo conquistato lo scorso anno. Il nostro viaggio comincia proprio dagli ultimi Campioni di Italia, che proveranno a riconfermarsi dopo il fantastico triplete dello scorso anno.
STORIA- Quella dello scorso anno è stata la prima partecipazione della Dinamo Sassari in una edizione della Supercoppa e, alla luce del risultato finale, miglior esordio non poteva capitare alla squadra sarda di coach Meo Sacchetti. Assegnata con la formula della F4, nella semifinale i sardi hanno sconfitto l'Acea Roma (oggi relegata in Lega due) con un sontuoso 89-73 e grazie ai 13 punti di Jerome Dyson e Jeff Brooks (il quale ha terminato il match con una valutazione di +21); inutile per i Romani la grandissima prestazione di Brandon Triche (autore di 23 punti) e la determinazione di Melvin Ejim sotto le plance (13 rimbalzi messi a referto). Dopo l'ottima prova fornita in semifinale, nell'ultimo atto della due giorni sassarese i "padroni di casa" si giocavano il titolo con i pluricampioni dell'Olimpia Milano. Al termine di una partita combattutissima, dove Milano prima va sotto di oltre 20 punti, poi si rimette in partita con Ragland e Kleiza ed infine viene rispedita sotto da un grandissimo Dyson, è la Dinamo Sassari ad avere la meglio e ad alzare la coppa per la prima volta nella sua storia. Da segnalare le ottime prestazioni di Jerome Dyson (nominato poi MVP della competizione grazie ad una prova da 25 punti e 6 rimbalzi) e i 14 punti messi a referto da Sosa, Todic e Logan per i sardi; inutili per l'Olimpia, invece, i 26 di uno scatenato Marshon Brooks e i 17 del lituano Linas Kleiza (4/5 da dietro l'arco).
2014 - Olimpia Milano-Dinamo Sassari 88-96 (MVP: Jerome Dyson, 25 punti)
ROSTER- Rispetto allo scorso anno sono stati molti i cambiamenti in casa Dinamo, infatti le riconferme sono arrivate solo per quattro gioatori. L'addio più pesante è stato senza dubbio quello di Shane Lawal, che già prima della finalissima scudetto aveva praticamente firmato con il Barcellona di Xavi Pascual e che era stato una delle colonne portanti della squadra del "triplete". L'altro addio da novanta riguarda l'MVP delle scorse finali, ovvero Rakim Sanders, il quale starà fuori sino a metà stagione a causa dell'infortunio al polso riportato durante le ultime sfide contro Milano. Le altre partenze hanno riguardato Edgar Sosa (andato in America per una chance NBA), Massimo Chessa (passato alla Pallacanestro Trapani), Cheikh Mbodj (andato in Polonia tra le fila del Czarni Słupsk), Jeff Brooks (volato in Russia all'Avtodor Saratov), Manuel Vanuzzo (andato ad Udine) e Kenny Kadji (passato all'Enel Brindisi). I riconfermati, invece, sono David Logan (importante riconferma), Matteo Formenti (ottimo jolly da far uscire dalla panca), Giacomo Devecchi (diventato capitano dopo l'addio di Vanuzzo) e Brian Sacchetti (elemento duttile nelle rotazioni di Coach Meo). Per il resto la squadra è stata completamente ricostruita da zero: per quanto riguarda il reparto delle guardie sono arrivati MarQuez Haynes (ex Montepaschi Siena) e i due ex Virtus Roma Rok Stipcevic (11.3 punti di media tirando con il 46% da due e il 33% da tre) e Lorenzo D'Ercole. Nel reparto delle ali spiccano i nomi di Brent Petway (reduce dall'ultima stagione in maglia Olympiacos, dove a chiuso con 6.5 punti, 5.2 rimbalzi di media e un discreto 45% da dietro l'arco), Christian Eyenga (12.7 punti e 5.9 rimbalzi di media con la maglia di Varese lo scorso anno) e Joe Alexander (7.8 punti, 3.4 rimbalzi e una stoppata di media nel campionato israeliano con la maglia del Maccabi Tel Aviv). Infine per quanto riguarda i centri sono ben tre i volti nuovi: il "cinque" titolare sarà sicuramente Jarvis Varnado (tornato in Italia dopo le parentesi ad inizio carriere a Pistoia e Roma), mentre i due pronti a subentrare sono l'espertissimo Denis Marconato (4.9 punti e 5.8 rimbalzi con la maglia di Montichiari lo scorso anno) e Francesco Pellegrino (ex Gela, Trapani ed Orlandina).
CONSIDERAZIONI- Aldilà degli addii pesanti come quello di Lawal e Sanders, la Dinamo sembra comunque aver costruito un roster di tutto rispetto e con cui può giocarsi tutte le sue chance sui tre fronti (Campionato, Eurolega e Coppa Italia). Nel corso di questa pre-season ha stupito molto l'incredibile continuità di David Logan, che ha continuato a garantire un ottimo apporto in fase realizzativa (eccetto contro il Galatasaray) e che si propone (ancora una volta) come una delle migliori armi offensive della Dinamo. Tra i nuovi acquisti buona la partenza di Marquez Haynes, che, dopo i primi match di ambientamento, sembra aver trovato il giusto feeling con i compagni e il suo posto nello scacchiere di Coach Meo Sacchetti; l'altro nuovo volto ad essere partito bene è l'ex Olympiacos Brent Petway, il quale ha già dimostrato di poter diventare una delle figure chiavi di questa squadra sia a livello realizzativo (diverse le conclusioni pesanti mandate a segno) sia a rimbalzo (anche se contro il Galatasaray questo fattore è mancato). In crescita, invece, l'ala piccola Christian Eyenga, che ha alternato parecchi alti e bassi nel corso di questa pre-season (vedi la prestazione nulla contro il Limoges seguita poi dall'ottimo 5/9 dal campo contro il Galatasaray) ma che ha tutte le armi in regola per poter diventare un fattore su entrambi i lati del campo (come ha pienamente dimostrato nelle prime amichevoli stagionali). Buoni riscontri sono arrivati anche dalla classe operaia, infatti Matteo Formenti ha dimostrato di poter essere un ottimo jolly difensivo in uscita dalla panchina (vedi l'ultimo quarto contro il Galatasaray per ulteriori informazioni), mentre il "vecchio volpone" Denis Marconato è stato preziosissimo nei vari momenti in cui Jarnis Varnado doveva rifiatare. Le stesse considerazioni fatte precedentemente per Eyenga si adattano alla perfezione anche a Varnado, che in questa pre-season ha vissuto di molti chiaro-scuro: un chiaro esempio lo porta il trofeo "City of Cagliari", dove il nuovo centrone della Dinamo è stato quasi nullo nel match contro il Limoges, mentre nella finalina contro il Galatasaray ha dominato in lungo e largo nell'arco; ottimo l'83% dal campo mantenuto nella competizione ma c'è da migliorare sensibilmente dalla linea della carità, infatti in Eurolega è fondamentale segnare i liberi. Rimandati ad ulteriori valutazioni, infine, Lorenzo D'Ercole (ragazzo dall'enorme potenziale ma che deve avere il coraggio di prendersi più tiri e responsabilità), Giacomo Devecchi, Brian Sacchetti (questi ultimi chiamati a fare molto meglio come dimostrato lo scorso anno) e Francesco Pellegrino (fresco di firma con la Dinamo e che potremmo già vedere in campo nel corso della F4 di Supercoppa).
In conclusione, la Dinamo ha (ri)costruito un roster con cui può (ri)giocarsi ottimamente le sue carte in campo nazionale, anche se adesso bisogna fare un ulteriore step a livello continentale (ovvero in Eurolega), dove la squadra di Coach Meo Sacchetti è chiamata a superare almeno il primo girone (migliorando così il record dello scorso anno).