La Spagna è la prima formazione a qualificarsi per le semifinali di Eurobasket 2015. La Nazionale iberica, guidata da Sergio Scariolo, batte la Grecia al termine di una partita tesissima, con diversi capovolgimenti di fronte, ma durante la quale agli ellenici è mancato il colpo del ko, soprattutto nella fase finale dell'incontro. E gli esperti iberici hanno colpito.

La gara comincia all'insegna delle triple di Sergio Llull: due bombe del playmaker del Real Madrid, e primo strappo della Spagna. A proporre un gioco più vario e pericoloso, è però la Grecia, che si affida alle intuizioni di Spanoulis e al grande lavoro sul pitturato di Koufos. Tuttavia, si va avanti con punteggi molto bassi, nonostante si accenda anche Pau Gasol, con la Spagna che non riceve grande aiuto dalla panchina ma viene graziata in più di un'occasione dalle palle perse della Grecia, già cinque nel primo quarto, chiuso in parità a quota 14.

Nel secondo quarto, una tripla piuttosto casuale di Rodriguez viene pareggiata subito da un Antetokounmpo in palla. Le rotazioni non molto profonde non sembrano danneggiare la Spagna, che con Gasol in panchina si affida soprattutto a Mirotic: il giocatore di origini montenegrine sale in cattedra e consente ai suoi di effettuare un allungo fino al +8. Ma proprio da una palla persa dell'ala dei Bulls arriva il canestro del 28-33 in contropiede della Grecia, anche se l'asse Rodriguez-Gasol rimette tutto a posto: quattro punti a testa per il play e per il pivot spagnolo, Spagna che allunga ancora e va negli spogliatoi in vantaggio per 39-32.

Dal riposo, torna in campo una Grecia trasformata in positivo. A parte una tripla di Ribas, infatti, annotiamo solo punti di marca ellenica in avvio di terzo quarto: dieci punti in cui mette un grande apporto Antetokounmpo, mentre la tripla del pareggio a quota 42 la firma Nick Calathes e il successivo vantaggio lo firma Printezis, dopo una stoppata clamorosa del giocatore dei Bucks su Gasol. Il pivot iberico fa fatica a ritrovare il ritmo del primo tempo, ma segna sette punti pesanti che consentono alla Spagna di restare a galla e interrompere l'emorragia. C'è solo Gasol nell'attacco iberico, mentre Katsikaris trova tante bocche da fuoco e mantiene il vantaggio grazie a Bourousis, Printezis e Calathes. La magia di un altro giocatore uscito dalla panchina greca, Zisis, e i tiri liberi di Reyes fissano il punteggio sul 55-57 all'alba dell'ultimo periodo.

L'avvio del quarto periodo vede una Spagna molto aggressiva, tanto da costringere la Grecia a spendere quattro falli in altrettanti minuti. L'unico canestro ellenico, nel frattempo arriva da una tripla del solito Antetokounmpo, mentre la Spagna riesce a passare in vantaggio sul 62-60. Torna sul parquet Gasol, ben presto tornerà anche Mirotic al posto di un Reyes carico di falli e si ritrova a lottare con lo scatenato Antetokounmpo. La Grecia dal canto suo attacca molto pane e con poca circolazione del pallone, in una fase in cui ogni canestro è pesantissimo, così come i tiri liberi: i quattro di Mirotic valgono il +7 Spagna, oltre all'uscita per falli di Bourousis. Le ingenuità di Antetokounmpo (due violazioni di passi in campo aperto) bloccano la Grecia, spinta da Calathes che riduce lo svantaggio e trascinata da Sloukas con la tripla del -1. Gasol fa 1/2 dalla lunetta, ad Antetokounmpo non riesce il miracolo sulla sirena, e la Spagna esulta.

SPAGNA-GRECIA 73-71 (14-14; 39-32; 55-57)
SPAGNA:
Gasol 27, Fernandez, Rodriguez 10, Hernangomez ne, Ribas 3, Reyes 5, Claver 2, San Emeterio ne, Llull 8, Aguilar ne, Mirotic 18, Vives ne.
GRECIA: Bourousis 5, Zisis 5, Spanoulis 10, Calathes 11, Perperoglou, Sloukas 3, Kaimakoglou, Koufos 9, Printezis 13, Papanikolaou ne, Mantzaris ne, Antetokounmpo 12.