Se ci fosse ancora bisogno di conferma, la Grecia dimostra di essere una serissima candidata, probabilmente tra le migliori tre di questo spettacolare Eurobasket 2015. Se nel primo ottavo c'era stata la sorpresa Lettonia (prossimo avversario proprio degli ellenici ai quarti), nel secondo non c'è storia, o meglio c'è solo a metà. Il Belgio infatti regge l'impatto nel primo tempo, tiene un buon ritmo e resta a contatto, prima di precipitare fino al massimo svantaggio di -24, con il risultato finale di 75-54. Tutto troppo facile dunque, ma solo a metà, perchè inizialmente la squadra di Casteels resta meravigliosamente a contatto, complice anche una percentuale non altissima di tiro. L'obiettivo di finire tra le prime 16 comunque è stato raggiunto. Ora tocca alla Grecia correre in avanti.

Il primo quarto è esattamente lo specchio delle due squadre, la Grecia fisica e alta (un tre di 211 cm non è roba da tutti i giorni), e il Belgio che va di corsa, apre il campo e cerca gli angoli il più possibile. Koufos in mezzo all'area non ha un'opposizione massiccia quanto sarebbe necessario, e il gioco si facilita per il centro neo-acquisto dei Kings. Nell'altra metà campo però la squadra di Casteels si rende molto pericolosa quando trova spazi in campo per correre, gli esterni vengono innescati e arrivano i tiri da tre. L'ingresso in campo di Nikos Zisis da una spallata decisiva al punteggio con un parziale guidato proprio da lui in cabina di regia, con un'ottima complicità di Ioannis Bourousis. Ci pensa l'intraprendenza di van Rossom a tenere in partita i suoi, che restano a contatto sfruttando anche il pick'n'roll con Tabu.

Il Belgio va nettamente sotto a rimbalzo, ma tira con percentuali migliori e il punteggio basso all'intervallo (34-31) la dice lunga sull'equilibrio della gara e delle difficoltà che comporta giocare contro i fiamminghi. Nel terzo quarto la musica cambia, la Grecia comincia a trovare il canestro con grande continuità e soprattutto si accende Spanoulis, che firma il 51-41 poco dopo la metà del quarto, coadiuvato anche dalla solitità di Sloukas e soprattutto da Giannis Antetokounmpo, che trova ritmo offensivo e comincia a far la differenza. Il Belgio perde ritmo e la difesa di Katsikaris è decisamente più solida dei primi 20 minuti.

La Grecia scappa via, la sqadra di Casteels non segna addirittura dal campo per nove minuti tra il terzo quarto e quarto quarto, precipitando sotto oltre i 20 punti. L'ultimo periodo è a tutti gli effetti garbage time, Katsikaris finisce addirittura con il terzo quintetto (che per giunta sarebbe da top 16). Tutto fin troppo facile dunque per una delle favorite alla vittoria finale, che ora si prepara alla sfida di martedì contro la Lettonia. Con l'obiettivo di vincere, e arrivare fino in fondo.