Riattaccare la spina, dimenticando ciò che si è fatto non più tardi di 10 ore fa, ma sapendo sfruttare dalla vittoria sulla Spagna soltanto gli aspetti positivi e l'adrenalina che ne consegue. Il monito lanciato dal coaching staff dell'Italia, all'indomani di una delle più belle prestazioni dell'ItalBasket firmata Simone Pianigiani, è chiarissimo: la vittoria sulla Spagna non assicura niente, né in bacheca, né in termini di qualificazione alla seconda fase. E' già tempo di voltare pagina, perché a Berlino, oggi, la sfida con la Germania padrona di casa vuol dire qualificazione ed il pass per volare a Lilla. 

L'Italia della palla a spicchi si unisce e si fortifica attorno all'infortunio di Gigi Datome, che salterà tutto l'Europeo, e ritrova in un amen Andrea Bargnani, esaltato dalla presenza in quintetto e dalla sfida diretta contro Pau Gasol, e Marco Belinelli, che dopo i primi venti minuti di imbarazzo sfodera una prestazione degna di un Campione Nba. Difesa, intensità e ritmo, infondono fiducia al gruppo intero e producono in attacco più di quanto fatto nelle precedenti due partite. Ripartire da questi aspetti è a dir poco fondamentale contro la Germania di Nowitzki. L'Italia si gioca, oltre alla vittoria in sè, la possibilità di qualificarsi per gli ottavi di finale e, chissà, di giocarsi domani il primo posto nel girone  contro la Serbia di Djordievic. Utopia, forse. Procediamo con cautela, passo dopo passo. 

La Germania di Nowitzki non vive un momento esaltante. Le discrete qualità del gruppo, unite all'entusiasmo del pubblico della Mercedes-Benz Arena ed alla prima, illusoria, vittoria sull'Islanda, avevano messo in un angolo i dubbi e le lacune tecniche reali di una squadra che vive delle folate offensive dell'ala dei Mavericks e del talento di Dennis Schroeder. I teutonici hanno sofferto più del previsto l'infortunio di Benzing rimediato contro i finnici, e si presentano con le spalle al muro contro gli azzurri: vincere o morire, sportivamente parlando. L'ultima spiaggia per la Germania di qualificarsi alla fase finale è appesa ad un filo sottilissimo e se consideriamo che domani si giocheranno lo scontro diretto contro la Spagna, oggi è decisamente il cosiddetto 'pivotal game' per Fleming ed i suoi. 

Alla vigilia della gara, ma soprattutto dopo la scintillante prestazione azzurra contro la Spagna, Dirk Nowitzki ha puntato l’attenzione sulla pericolosità del gioco perimetrale dell’Italia, dedicando anche alcune considerazioni a Gallinari e Bargnani: "L’Italia ha un attacco esplosivo con tanti tiratori e tanti playmakers. Gallinari è stato fantastico nella partita contro la Turchia, inarrestabile sia al tiro che nelle penetrazioni. Ogni squadra di questo gruppo però è sempre pericolosa e devi farti trovare pronto. Bargnani è un realizzatore fenomenale. Un lungo che può mettere la palla a terra e può attaccare dal palleggio. E può segnare tre, quattro, cinque, sei triple in una singola partita".

Dal nativo di Wurzburg alle parole di coach Chris Fleming, che sarà anche uno dei vice-allenatori dei Nuggets nella prossima stagione NBA. Inevitabile soffermarsi su Gallinari e sul bagaglio di talento della Nazionale Azzurra: "L’Italia è una squadra con grande talento. Ha tantissimi giocatori in grado di fare giocate importanti e di centrare la qualificazione alla seconda fase. Ho tantissimo rispetto verso i loro giocatori e il loro coach, credo che cresceranno tantissimo nel corso del torneo. Non vedo l’ora di allenare Danilo Gallinari. Contro la Turchia è stato incredibile. Mi è sempre piaciuto molto come giocatore, questa settimana un po’ meno, ma dopo la gara di domani mi piacerà sempre di più". 

Ore 17.45 la palla a due, che sarà preceduta da Turchia-Serbia e anticiperà la sfida della Spagna contro l'Islanda. L'Italia deve pensare, così come ieri sera, solo a sè stessa, senza fare calcoli nè altro. C'è in ballo la qualificazione, tutto il resto importa relativamente poco.