Come da migliore tradizione italica, la nazionale azzurra di pallacanestro sfodera una grande prestazione nella partita più attesa e difficile di questo inizio di EuroBasket 2015. Un'Italia favolosa sui due lati del campo mette all'angolo la Spagna per tutti i 40 minuti dell'incontro, ricevendo un contributo eccezionale da Danilo Gallinari e Marco Belinelli, senza dimenticare la solida prova di Andrea Bargnani.

Assente capitan Datome, Simone Pianigiani schiera il Gallo come secondo lungo nominale, con Gentile, il recuperato Belinelli e Cinciarini a completare il reparto esterni. La sorpresa del quintetto iniziale è rappresentata da Bargnani, alla prima titolarità della manifestazione continentale. Dall'altra parte coach Scariolo si affida a Sergio Rodriguez in cabina di regia, con Llull al suo fianco, mentre il duo dei Chicago Bulls Mirotic-Pau Gasol costituisce il front-court delle Furie Rosse, che possono contare anche sull'imprevedibilità di Rudy Fernandez. L'inizio di partita è subito incoraggiante per gli azzurri. Bargnani è attivo sia in attacco che in difesa, dove lavora con grande applicazione, e Gallinari comincia la sua personalissima gara a tutto campo: canestri da sotto, in penetrazione, da tre punti, giocate d'alta scuola con la palla in mano e un paio di guizzi difensivi lasciano intendere che Danilo risponderà presente alla Mercedes-Benz Arena di Berlino. Gli spagnoli replicano al primo strappo azzurro sul 9-5 con i canestri del solito, principesco, Gasol. Il catalano è preso in marcatura individuale a rotazione da Bargnani, Cusin e Melli e, nonostante una serie di buoni possessi difensivi su di lui, sciorina con disinvoltura tutto il suo repertorio, sia in post che fronte a canestro. Il Mago sbaglia qualche conclusione di troppo dalla media distanza, prima di capire che contro Gasol è utile mettere palla per terra: una sua penetrazione con fallo subito sblocca gli azzurri che ricevono inizialmente poco da Belinelli, frenato da un problema muscolare, ma più del previsto dal leonino Pietro Aradori.

Il primo quarto si chiude 20-19 per le Furie Rosse, che provano a scappar via anche nei secondi dieci minuti, grazie a tre canestri consecutivi del subentrato Hernangomez e alla presenza sotto i tabelloni dell'immarcescibile Felipe Reyes. Gallinari tiene a contatto i suoi, che difendono con un'intensità inedita. Il piano partita di Pianigiani sembra voler concedere anche un trentello a Gasol, a patto di non veder accendersi i vari Fernandez, Llull e Mirotic, alla fine poco produttivi per le loro abitudini. Si va all'intervallo lungo con la Spagna avanti di tre (45-42), e la sensazione di aver visto la miglior Italia del torneo. Ma dagli spogliatoi gli azzurri escono ancor più decisi e incisivi: Belinelli comincia a trivellare il canestro avversario con triple a ripetizione, mentre Gallinari riprende da dove aveva lasciato. Assolutamente immarcabile il giocatore dei Nuggets per Mirotic e Reyes, che Scariolo lascia incomprensibilmente a lungo in campo insieme a Gasol, in un quintetto lungo che si espone ai tiri da fuori degli italiani, elettrici e galvanizzati dal tifo proveniente dagli spalti di Berlino, in una partita che diventa di colpo una corrida. Problemi di falli limitano la produzione di Bargnani, sostituito da un generosissimo Cusin, gigantesco nel cambiare anche contro gli esterni avversari. Gasol continua a imperversare ma predica nel deserto, aiutato solo da un paio di accelerazioni impressionanti di Sergio Llull.

Il quarto fallo di Gentile induce Pianigiani a rimettere in campo Aradori, ma la sostanza non cambia: il pick and roll tra Belinelli e Gallinari è devastante per gli iberici, che provano anche qualche possesso a zona per spegnere il furore dell'ItalBasket. Ma invano, perchè gli azzurri leggono bene la situazione e ne approfittano per scavare un vantaggio in doppia cifra. Ancora Belinelli da tre sulla sirena del terzo quarto chiude la frazione sul +10 (73-63), dopo aver contribuito anche come passatore e playmaker ombra, con Cinciarini ben presto in panchina e Hackett reso più timido da un colpo ricevuto al gomito dopo una brutta caduta nel primo tempo. Gli ultimi dieci minuti non sono di sofferenza, ma di esaltazione collettiva. I tre azzurri Nba danno spettacolo in attacco, ma è in difesa che l'Italia mantiene il vantaggio: eccezion fatta per il maestoso Gasol di serata, gli esterni spagnoli sono tenuti a basse percentuali, mentre Mirotic entra troppo tardi in partita per poter incidere in una rimonta che si arresta puntualmente sui canestri chirurgici di Gallinari, con Belinelli che si inventa anche un passaggio alla Ginobili per una schiacciata di Bargnani che vale il 93-81. L'uscita dal campo del Mago per falli non cambia l'esito della gara. Alcuni tap-out fondamentali di Belinelli, Gentile e Melli rendono illusorie le speranze di rimonta delle Furie Rosse, che provano tardivamente ad abbassare il quintetto e a utilizzare con continuità il pick and roll centrale Llull-Mirotic.

Finisce 105-98 per gli azzurri, che vincono una partita cruciale per il prosieguo dell'Europeo, mostrando le effettive potenzialità di un gruppo pieno di talento, che ora attende di confrontarsi con Germania e Serbia prima di chiudere la fase a gironi.

Italia. Punti: Gallinari 29, Belinelli 27, Bargnani 18, Gentile 13, Aradori 11. Rimbalzi:  Belinelli 7,  Gallinari 6.

Spagna. Punti: Gasol 34, Mirotic 13, Reyes 9, Fernandez 8. Rimbalzi: Gasol 10, Fernandez e Mirotic 6.