La Serbia continua la sua marcia ad Eurobasket battendo anche il fanalino di coda Islanda nella gara che apre la terza giornata del girone B, quello che vede impegnata anche l'Italia. Un impegno facile quello per i ragazzi di Sasha Djordjevic, che concludono i 40 minuti in campo con un finale di 93-64 che lascia intendere la differenza di potenziale e soprattutto di centimetri tra le due compagini.

Dopo essere riuscita a rimanere in partita per tutta la durata dei match sia contro la Germania che contro l'Italia, la squadra di Pedersen deve crollare di fronte a un avversario nettamente superiore, che però ci mette un po' a staccarsi, perchè nei primi due quarti l'Islanda gioca mettendo in campo tutta la propria energia, lottando su ogni pallone e muovendo rapidamente la palla, mostrando una grande attitudine. La Serbia riesce a far ruotare ampiamente tutti i propri uomini, coinvolgendo anche chi nelle idee di Djordjevic avrebbe meno spazio.

La sostanziale differenza si vede sotto canestro: l'Islanda non ha i centimetri per contrastare la fisicità dei vari Raduljca e Kuzmic, e infatti già nei primissimi minuti la palla va spesso sotto canestro, anche se un ottimo Baeringsson riesce a tenere quantomeno un po' a contatto i suoi con 6 dei suoi 8 punti finali nel primo parziale. Kuzmic, Bjelica e Nedovic sono sugli scudi nella prima metà di gara in attacco, con Teodosic in cabina di regia a ispirare e far girare efficacemente una squadra che non trova eccessivamente opposizione.

Nella ripresa comincia a comandare Raduljca, che chiude la sua gara con un ottimo score di 13 punti, facendosi sempre trovare a centro area contro la piccola Islanda, che contrariamente rispetto al solito non trova tanti punti da oltre l'arco, un 8/32 globale che si allontana dalle precedenti gare. E così la Serbia va sul velluto, con un Bogdanovic all-around da 9 punti, 7 rimbalzi e 6 assist, oltre che un Nedovic caldissimo in fase realizzativa, come anche tutti i suoi compagni. Il 64% finale (il doppio della percentuale avversaria dal campo) ne è la testimonianza. Spazio nel garbage time anche per Ragna Nathanaelsson, 24enne di 218 centimetri che non riesce però ad avere un vero impatto in campo, dimostrando svariati limiti ma attirando le simpatie del mondo cestistico.

La Serbia dunque, aspettando le altre squadre, si porta a tre vittorie e zero sconfitte, unica ancora imbattuta nel girone, mentre per l'Islanda siamo esattamente all'opposto, uno 0-3 che è probabilmente destinato a restare tale.