"L'attesa del piacere è essa stessa il piacere". La frase che riporta il martellante spot Campari torna più che mai d'attualità in quel di Riga, dove servono almeno due minuti di trepidante attesa per decretare la vittoria, sul fil di sirena, della quasi matricola Belgio sulla Lituania di Valanciunas. Da una parte una squadra, una nazione, abbracciata nell'attesa del verdetto dopo il tap-in vincente di Gillet, dall'altra i giganti che cadono: il più classico dei Davide contro Golia si consuma in Lettonia, nella terza giornata dell'EuroBasket, con i diavoli rossi che conquistano una vittoria che ha, inoltre, il sapore della conquista degli ottavi di finale.

La caduta dei colossi lituani, che ad inizio gara avevano spopolato nel pitturato con Valanciunas (10+5) e Jankunas, è ancor più fragorosa se si pensa che nei primi 15' di gioco il Belgio passa più tempo a guardare ammaliato l'incessante produzione offensiva del centro dei Raptors, coadiuvato anche dal giovane Sabonis, che a difendere. Il parziale sembra stordente ai più, soprattutto se da una parte c'è una squadra quasi vergine di questa manifestazione: subito più otto per la squadra di Kazlauskas che cavalca l'onda dei propri lunghi e chiude il primo quarto 20-12. Il secondo quarto ricalca, per sommi capi, il copione dei primi 10 minuti, con il figlio di Arvydas che fa le veci del lungo di Toronto: 34-21 e gara che sembra quasi in ghiaccio. La giovane genesi dell'Europeo ha insegnato però, a tutte le squadre, di fare moltissima attenzione alle cosiddette piccole, anche se la Lituania non sembra aver fatto suo tale assunto. Il break belga arriva subito: 14-1 firmato Van Rossom e Tabu, che chiudono lo strappo grazie anche alla vena ritrovata di Lojeski (che chiuderà a quota 20).

L'inizio ripresa sorride ai belgi, che riescono perfettamente a tagliare i rifonimenti al centro dell'area a Valanciunas o chi per esso, mentre la truppa di Kazlauskas si fissa fin troppo con la ricerca di questo tipo di soluzione, invece di provare ad aprire il campo ed allargare le maglie delle furie rosse. Ne scaturisce un altro parziale belga, che permette a Lojeski di firmare addirittura il +6. Il peccato del Belgio è di non chiudere il match e capitalizzare al massimo il vantaggio acquisito, permettendo ai lituani di tornare in partita, mentalmente e nel punteggio, grazie a Jankunas e Kalnietis. Valanciunas riprende da dove aveva terminato nel primo quarto ad inizio dell'ultimo periodo e firma quasi da solo l'allungo lituano: 10 per lui, ai quali si uniscono i quattro di Maciulis per il +6 che sembra chiudere i giochi a 2' dal termine. Tabu non è d'accordo e piazza la tripla prima di provocare il recupero sulla conseguente rimessa. Hervelle sente l'odore del sangue ed impatta. Il Belgio fiuta l'impresa, Kalnietis esagera sparando da tre a 6' dal termine, quando avrebbe potuto e dovuto giocare alla sirena. Van Rossom vola in contropiede, prima dell'epilogo più emozionante ed anche il più bello. Il Belgio è in festa.

I tabellini

Lituania

Belgio

Il video dell'incontro: