Inizio di EuroBasket 2015 in chiaroscuro per la Spagna di Sergio Scariolo. La squadra iberica arrivava con i favori del pronostico alla vigilia dell'inizio della manifestazione, ma le prime prestazioni alla Mercedes-Benz Arena di Berlino non sono state del tutto esaltanti. Tuttavia, dopo la scoppola ricevuta dalla Serbia nella gara inaugurale del torneo, gli iberici si sono prontemente riscattati contro la Turchia, rifilando uno scarto non indifferente ad Ilyasova e compagni. Due partite diametralmente opposte, che hanno visto gli spagnoli  dapprima soccombere davanti alla fisicità e alla pressione difensiva asfissiante dei vice campioni del Mondo, ma anche ritrovare successivamente il bandolo della matassa ventiquattro ore dopo imponendo ritmi ed intensità maggiormente congeniali alle furie rosse che non hanno mai permesso ai turchi di entrare in partita. E non era affatto facile, soprattutto mentalmente. 

Una risposta chiara e decisa da parte di Gasol e soci che, viste le prime difficoltà tecniche e fisiche contro la squadra di Djordjevic, non ci si aspettava arrivasse con questa veemenza e questa proporzione contro la truppa di Ataman. Rodriguez e compagni hanno trovato fin dai primi minuti di gioco il nodo del pettine, imbrigliando l'ex ala dei Bucks e non fornendo a Guler e Erden tutti quei pick and roll fin troppo agevoli giocati dall'asse guardia-centro contro gli azzurri. Risultati agli antipodi che non lasciano immaginare quale delle due versioni spagnole troveremo domani di fronte all'Italia di Pianigiani (molto potrebbe dipendere anche dall'impatto dei nostri). 

Sergio Scariolo, intervistato dalla stampa spagnola dopo la vittoria contro la Turchia, non si esalta per il margine con il quale è arrivato il successo, ma non si butta nemmeno a terra per non aver conquistato i quattro punti a disposizione, esaltando e sottolineando la reazione iberica e la concentrazione avuta dai suoi per tutta la durata dell'incontro: "Sono molto contento di come la squadra ha risposto con tranquillità e fiducia. Siamo un gruppo tutto sommato nuovo, con novità strutturali e cambi di ruolo, però abbiamo dimostrato coesione, tranquillita e capacità di mantenere la fiducia in noi stessi. Questa è la cosa piu' importante oggi. Oltre alla buona partita giocata, abbiamo fatto molto bene le cose che avevamo preparato. Piano con i sentimenti e l'esaltazione, avanti con il lavoro perché non ero preoccupato ieri e non sono euforico oggi. Abbiamo chiuso la porta verso il canestro, abbiamo pensato a noi stessi e abbiamo fatto quello che si doveva fare. Questo ci ha permesso di giocare una gran partita ottenendo una gran regolarità di rendimento all'interno di tutta la durata del match. Quest'anno è diverso rispetto alle competizioni precedenti, ma nonostante ciò abbiamo la sensazione di essere sulla strada giusta per ottenere un buon risultato". 

Dalle parole del coach si passa a quelle del braccio in campo che esegue gli ordini impartiti dalla mente italiana. Sergio Rodriguez, così come tutto il resto del team, ha avuto non poche difficoltà ad entrare in partita contro la Serbia, mentre ieri ha chiuso con 14 punti a referto (67% dal campo) e ben 5 assist. Questa la sua analizi sulla gara: "Le chiavi sono state la difesa ed il contropiede, la prima ci ha permesso di stare piu sciolti in attacco. Sono campionati lunghi, ci sono giorni in cui non ti riesce nulla, pero bisogna mantenere la calma. Siamo riusciti a liberarci del nervosismo e delle tensioni iniziali. Ci siamo allenati molto bene, contro la Serbia non abbiamo giocato una buona partita, mentre contro la Turchia siamo andati meglio, ed è questa la direzione che dobbiamo seguire. Le rotazioni del roster? Quanta piu gente è coinvolta meglio è, tutti i giocatori sono capaci di cambiare il ritmo e la forma della partita. L'Italia? Ha moltissimo talento, sono capaci di tutto. Bisognerà essere molto concentrati per tutta la gara, con lo stesso atteggiamento che abbiamo avuto contro la Turchia".