La prima è andata, e non esattamente come il popolo italiano sperava. La nostra Nazionale è caduta all'esordio al cospetto della Turchia, al termine di una partita in cui il primo quarto e parte del secondo ha pesato più del resto del match. I primi 15 minuti del match giocato a Berlino ha visto una Nazionale italiana in totale balìa dei tarantolati Dixon (o Muhammed, fate voi) e Guler, oltre che di un Ilyasova poetico nella meccanica di tiro ma altrettanto spietato quando c'era da far muovere la retina azzurra. Un blackout prolungato ma interrotto già al termine del secondo quarto, quando Belinelli e compagni si sono dati una mossa, prima in attacco e poi in difesa, andando ad agganciare gli avversari ma non riuscendo nel sorpasso, complici anche alcuni fischi arbitrali poco chiari e un pizzico di sfortuna, come nel maledetto quindicesimo tiro libero di uno straordinario Danilo Gallinari.

Ma per fortuna, c'è già la possibilità di voltare pagina e cercare subito la riscossa, nell'incontro in programma contro l'Islanda. La nazionale scandinava ha provato a procurare la prima sorpresa di questo Europeo, minacciando la vittoria ottenuta dai padroni di casa della Germania nel match inaugurale del girone in corso di svolgimento a Berlino. La compagine guidata da coach Craig Pedersen rappresenza senza dubbio la mina vagante del gruppo B, per caratteristiche tecniche e soprattutto fisiche: qualunque giocatore in campo è in grado di accettare il cambio sui pick'n'roll in difesa, e quando c'è da attaccare gli islandesi raramente fanno trascorrere più di metà dei 24 secondi a loro disposizione per i possessi offensivi. Una squadra imprevedibile, capace di imbarcare tanti punti in poco tempo, ma al tempo stesso di sorprendere gli avversari con dei break impressionanti. E alla guida di questa banda scalmanata c'è un talento cristallino, che in Italia conosciamo bene: è Jon Stefansson, visto nel nostro campionato con le casacche di Roma e Napoli e capace di realizzare ben 23 punti contro la Germania: solo il nostro Gallinari e il serbo Bjelica hanno saputo fare meglio nel primo giorno di gioco.

Dal canto azzurro, sarà necessaria un'inversione di tendenza, soprattutto sul piano dell'approccio alla gara. Difficilmente Datome e compagni si troveranno di fronte una squadra aggressiva e al tempo stesso difficile da arginare sotto il proprio tabellone, ma servirà comunque maggiore attenzione nella difesa del canestro italiano, per poi sprigionare tutto il talento offensivo di cui coach Pianigiani dispone. Non si potrà pretendere un'altra prestazione mostruosa da Gallinari, ma gli altri big azzurri dovranno salire leggermente di livello. E le caratteristiche fisiche dell'Islanda potrebbe consentire di puntare un po' di più sui lunghi come Bargnani, Cusin e soprattutto Melli, in modo da avere un maggiore controllo di entrambi i tabelloni.

Sarà una partita da vincere obbligatoriamente in vista del ciclo di ferro, che metterà l'Italia di fronte prima alla Spagna, poi alla Germania padrona di casa e infine alla super Serbia. Alle 18 scoccherà nuovamente l'ora degli azzurri, ed è già un momento decisivo di questo Europeo.