Inizia con il botto l'edizione 2015 di Eurobasket. Preso atto della sconfitta al fotofinish dell'Italia contro la Turchia, che fa seguito alla striminzita vittoria della Germania contro l'Islanda e quella importantissima della Serbia sulla Spagna, andiamo a farci un giro tra gli altri tre gironi che hanno visto tutte le squadre impegnate nei rispettivi match di esordio.

Gruppo A

Francia-Finlandia 97-87 (Parker 23; Wilson 21)

Sembrava dover essere un esordio in carrozza per i padroni di casa, nonchè campioni in carica della Francia, ma così non è stato. Una gagliarda Finlandia ha costretto i galletti a giocarsi la vittoria al supplementare, dopo aver toccato l'orlo del baratro nella prima metà di gara. Tony Parker e compagni hanno tirato benissimo da dentro l'area, ma hanno palesato dei problemi grossi nel tiro da tre punti, concedendo anche diversi rimbalzi offensivi. In particolare, preoccupano le percentuali al tiro pesante dello stesso playmaker dei San Antonio Spurs (1/6) e della sua spalla Batum (0/5), mentre una partita solida la gioca Nando De Colo, autore di 16 punti conditi da 6 assist, ben 7 rimbalzi e due rubate. Dall'altra parte, molto bene Jamar Wilson con 21 punti, ma anche Petteri Koponen con 15 punti e 7 assist.

Israele-Russia 76-73 (Casspi 21; Khvostov e Vorontsevich 15)

Il match-clou del raggruppamento francese se lo aggiudica Israele, che con un secondo tempo straordinario ha ragione di una Russia, forse convinta di aver già vinto la partita. Le due squadre, infatti, sono andati negli spogliatoi per l'intervallo lungo con i russi in vantaggio di dieci lunghezze, ma gli israeliani hanno sfoderato grande carattere e personalità. La parte del leone l'hanno fatta i due giocatori più attesi, ovvero Omri Casspi e Lior Eliyahu: il primo ha firmato 21 punti e ha catturato 9 rimbalzi, il secondo ha sparato sette canestri fondamentali per le sorti di Israele. Dall'altra parte, non basta la doppia-doppia da 15 punti e 13 rimbalzi di Vorontsevich in una squadra che ha tirato con il 35,6% dal campo: troppo poco per poter pensare di sconfiggere questo Israele.

Polonia-Bosnia 68-64 (Waczynski 15; Stipanovic 20)

Era la partita sicuramente meno affascinante del raggruppamento, e la Polonia l'ha portata a casa, mantenendo vive le speranze di acciuffare uno storico quarto posto, che regalerebbe l'accesso alla fase a eliminazione diretta. La formazione polacca ha giocato una partita solida, ottenendo lo strappo decisivo nel secondo quarto, chiuso sul 24-12. Partita silenziosa per Marcin Gortat, autore di 10 punti conditi da 7 rimbalzi, mentre la parte del leone l'ha fatta Waczynski, decisivo con i tiri liberi nel momento clou della partita. Dall'altra parte, l'unico a salvarsi è Stipanovic, autore di 20 punti e unico bosniaco in doppia cifra.

Gruppo C

Croazia-Slovenia 80-73 (Simon 20; Z.Dragic 14)

La partita più attesa del raggruppamento in terra croata lo porta a casa la corazzata che gioca in casa, spinta fin da subito dai propri campioni. Eppure, a partire meglio era stata la Slovenia, con un buon primo quarto chiuso sul +6, che non ha però trovato seguito nel proseguio dell'incontro. Ottima la prova di Krunislav Simon, autore di 20 punti con anche 6 rimbalzi catturati, mentre la prima in nazionale in gare ufficiali di Mario Hezonja si chiude con 13 punti e 6 rimbalzi. Molto bene anche Zoric con 17 punti e 4 stoppate, mentre dall'altra parte Zoran Dragic è poco sostenuto dal resto della squadra: saranno 14 i punti del giocatore degli Heat a fine partita.

Macedonia-Grecia 65-85 (Kostoski 20; Printezis 18)

Pochi problemi per la compagine ellenica, al cospetto di una formazione decisamente più debole rispetto alle ultime competizioni internazionali. Una squadra in cui vedono il campo tutti e dodici gli effettivi a disposizione di coach Katsikaris, e in cui il giocatore più impiegato è Antetokounmpo con 37 minuti, uno in più del top-scorer Printezis, il quale sbaglia solo un tiro in tutta la partita e chiude con 18 punti. Doppia-doppia da 16 punti e 10 rimbalzi per Bourousis, così come per un Kosta Koufos da 11 punti e altrettanti rimbalzi, mentre la prima del giocatore dei Milwaukee Bucks si chiude con 9 punti. Poco o nulla da salvare in casa macedone, con 20 punti di Kostoski e 13 di Vojdan Stojanovski.

Georgia-Olanda 72-73 (Pachulia e Shengelia 16; Kloof 22)

Una discreta sorpresa arriva dal match inaugurale del girone di Atene, con il successo ottenuto dagli 'orange' ai danni dei più quotati georgiani. La formazione guidata da coach van Helfteren riesce a sopperire alla supremazia fisica degli avversari, con una squadra che lotta, fa a sportellate sotto entrambi i canestri e vanta un Kloof da 22 punti, affiancato da un de Jong che chiude a quota 16 punti con 6 rimbalzi. La Georgia tira molto male, con il 39% a fine partita e diversi giocatori fuori ritmo: Pullen chiude con 1/8 dal campo, Markoishvili con 4/10, e persino il top-scorer Shengelia fa segnare un poco incoraggiante 6/18. Di questo passo, l'Europeo dei ragazzi di coach Kokoskov potrebbe durare davvero poco.

Gruppo D

Repubblica Ceca-Estonia 68-47 (Vesely 16; Vene 18)

Parte molto bene la rassegna continentale per la compagine ceca, che non impiega molto per imporre la propria supremazia nella gara che ha inaugurato l'intera rassegna continentale. L'Estonia sembra scendere in campo quasi per onore di firma, quando in realtà doveva essere questa la partita in cui giocarsi la chance, seppur molto debole già in partenza, di puntare al quarto posto nel girone. In una partita in cui Welsh riesce comunque a non incidere, ci pensa Jan Vesely a mettersi la squadra sulle spalle, con 16 importantissimi punti; dall'altra parte, non basta Vene con i suoi 18 punti a tenere l'Estonia a galla, visto che un giocatore esperto come Kangur fa grande fatica e alla fine chiude con 8 punti.

Belgio-Lettonia 67-78 (Hervelle 13; Meiers 15)

Partita molto combattuta e poco spettacolare, quella che la Lettonia riesce a portare a casa, legittimando le proprie ambizioni di superare il primo turno di questi Europei. I baltici muovono bene la palla e ottengono discrete percentuali al tiro dal campo, con ben quattro giocatori in doppia cifra: il top-scorer è Meiers con 15 punti e un solo errore al tiro, ma spiccano anche i 14 punti dell'ex fortitudino Janicenoks, i 13 di un Bertans comunque poco incisivo al tiro e i 12 di Berzins. Il tutto condito dai sette assist smazzati da Strelnieks. Dall'altra parte Hervelle incide ma non azzanna la preda, annegando assieme ai suoi compagni nell'ultimo e sanguinoso quarto, in cui il Belgio crolla: assieme all'ex giocatore del Real Madrid vanno in doppia cira anche Lojeski, de Zeeuw e van Rossom, ma tutti con percentuali pessime.

Lituania-Ucraina 69-68 (Jankunas 22; Fesenko 19)

I primi due quarti avevano dato l'impressione che per la Lituania potesse essere un debutto tranquillo, con buoni segnali e tanto ottimismo per il proseguio del torneo. E invece l'Ucraina ha creato grandi grattacapi alla formazione baltica, tanto che, dopo lo 0/2 di Javtokas dalla lunetta e l'errore di Jankunas a 52 secondi dalla sirena, la truppa di coach Kazlauskas ha rischiato addirittura di perdere. Merito di Fesenko e compagni, capaci di crescere minuto dopo minuto ma incapaci di piazzare la sorpresona nel finale. Tornando in casa lituana, è stato Jankunas a creare i maggiori grattacapi alla difesa ucraina con 22 punti ma soprattutto con tanti falli subiti e altrettanti giri in lunetta. Doppia-doppia da 19 punti e 11 rimbalzi per Valanciunas, mentre è stata una serata negativa per Kalnietis, a segno una sola volta su 9 tentativi. Curioso il dato relativo ai tre soli liberi tirati dall'Ucraina: un and-one di Fesenko e un 1/2 di Pustozvonov.