Dopo essersi lasciata scappare la Trentino Basket Cup, la Nazionale Italiana di basket riesce a conquistare il Tbilisi City Hall, torneo in preparazione all'Europeo 2016. Una notizia marginale, un trofeo che va in bacheca ma conta poco rispetto alle indicazioni che coach Simone Pianigiani ha potuto trarre da queste tre partite. Dopo aver battuto Lettonia ed Estonia, è arrivata anche la vittoria contro una buona Georgia: il finale è 87-67 in favore degli azzurri, autori di una prestazione strepitosa in fase offensiva, specialmente nel primo tempo, chiuso con oltre il 65% dal campo, ma da rivedere in certi atteggiamenti difensivi.

L'assenza di Cusin, escluso dai 12 per questa partita insieme a Pascolo, Poeta e Della Valle, non può essere certamente una scusante per le carenze nella propria metà campo, in particolare sotto canestro. Spettacolari invece le prime due frazioni di gioco nella metà campo avversaria. A rompere il ghiaccio ci pensa subito Danilo Gallinari, anche se nel primo quarto la Georgia resta molto bene a contatto e allunga anche fino al +4, salvo poi chiudere a -3 grazie a una bomba di Melli sulla sirena da lontanissimo. Il tiro da tre torna costantemente in voga nella partita: 12/19 nel momento in cui conta, ovvero prima che cominci il garbage time e saltino gli schemi.

Nel secondo quarto gli azzurri cominciano a costruire il vantaggio trascinati da Alessandro Gentile, inarrestabile in uscita dalla panchina (in quintetto Cinciarini, Datome e i tre NBA): il Capitano dell'Olimpia Milano si fa sentire e chiude il primo tempo con 15 punti a referto, oltre a tante giocate spettacolari. Contributo eccellente anche da parte di Daniel Hackett, 11 punti e 5 assist per lui alla fine. Il massimo vantaggio arriva a inizio del terzo quarto, sul +18 (60-42), anche se la Georgia, trascinata soprattutto dai 21 punti di Zaza Pachulia, riesce a rientrare fino al -14.

La rimonta però non continua, perchè l'Italia, nonostante le percentuali scendano, riesce a mantenere un buon vantaggio anche grazie a ottime giocate dei singoli, Aradori in particolare, autore anch'egli di una gran prova. Da segnalare in negativo c'è la prestazione difensiva di Andrea Bargnani, apparso troppo passivo (anche un tunnel subito da registrare), oltre a diversi backdoor subiti abbastanza banalmente. Tutto sommato però gli azzurri hanno destato una buona impressione in vista dell'Europeo. I test però non sono finiti: tra una settimana la Adecco Cup in Slovenia, tra due il Torneo di Trieste. Prima dell'esordio, il 5 settembre a Berlino con la Turchia.