Sarà Spagna - Serbia la finalissima dell'Europeo Under 20 di Lignano Sabbiadoro. Le due squadre più forti dell'intera manifestazione si sfideranno dunque domani nella finale più attesa e ci si aspettava. Rispettati dunque i valori visti nel corso della competizione, con la differenza unica che la Francia di Luwawu ha dato molto filo da torcere agli spagnoli, trascinati dal solito Hernangomez. Dall'altra semifinale, invece, la Serbia non ha avuto problemi a superare la Turchia, grazie al parziale di 18-0 tra primo e secondo quarto.
Nelle altre gare di giornata, valevoli per gli ultimi quattro posti e per le posizioni dalla quinta all'ottava, Repubblica Ceca e Lettonia hanno superato Belgio e Lituania, e si giocheranno il quinto posto, mentre la Croazia ha ottenuto il diciassettesimo posto a discapito della Grecia, con la Bosnia che ha evitato l'ultimo contro la Bulgaria.
Spagna - Francia = 70-61
Saranno Hernangomez e compagni a giocarsi domani la finalissima. Una vittoria sudata, che sembrava in apparenza chiusa dopo soltanto pochi minuti, ma che la Francia non ha mai abbandonato del tutto, tornando in partita negli ultimi minuti, portandosi a soli tre punti dal sogno finale. Passa la Spagna, trascinata dal talento classe 1995 dell'Estudiantes, che esalta il pubblico presente e delizia gli occhi di che lo vede giocare. L'allungo nell'inizio iberico è firmato ad Abalde, da tre, e soprattutto da Martin, cinque in un amen, per l'8-1 spagnolo. Dopo tutto suo: sette i punti sui tredici delle furie rosse, che subiscono il ritorno, in parte, dei transalpini, per il 15-10 che sancisce la fine del primo quarto, con Hernangomez che si mette al lavoro con cinque punti in fila. In coppia con Abalde, scatenato, la Spagna scappa, puntando tutto sull'intensità difensiva e sulle carenti percentuali al tiro dal perimetro dei francesi (32-14). Il parziale sembra devastante e solanto l'ingresso di Kaba dalla panchina (5) e il ritorno in campo di Luwawu mettono un freno all'ira spagnola. Gli iberici si fermano in attacco, soffrendo un pò di rilassatezza eccessiva ed il maggiore impatto fisico della difesa dei bleus, e permettono entro fine quarto di rimettere in partita gli avversari: -5, 35-30. Si torna in campo e l'inizio della ripresa rianima Abalde, spentosi con il passare dei minuti (5). Stavolta assieme all'apporto costante della guardia spagnola, si unisce il lavoro in post di Diop, che sfrutta il suo fisico per farsi valere. Il momento sembra cruciale, la Spagna va via, sul +13, con i francesi che tornano a vedere i fantasmi del primo tempo sparacchiando da tre punti. Ad inizio quarto periodo la Spagna va in totale blackout, aprendo le porte alla rimonta francese, che però si schianta sull'ossessione del tiro da tre punti (alcuni anche discretamente aperti): 0/8 in rapida successione, con Luwawu che è l'unico ad attaccare il canestro e riporta a -9 i suoi. Rozenfeld (5) e Yabusele cuciono definitivamente lo strappo, portando i transalpini a soli tre passi dal sogno, ma ancora Hernangomez da sotto ed i liberi di Abalde chiudono la contesa.
Serbia - Turchia = 81-58
Partita bella ed equilibrata, anche se soltanto in avvio con i turchi che si fanno prevalere in attacco come in difesa, mentre la Serbia inizia leggermente impaurita. Kosut è indemoniato e piazza il primo break, Ugurlu ci mette del suo, ma è in difesa che la Turchia fa la differenza: Guduric non ha spazi, mentre Davidovac in post non riesce ad essere incisivo. Sono Rebic e Tejic a lanciare il parziale serbo, che a cavallo dei primi due quarti stronca l'inizio avversario: pressione a tutto campo e difesa asfissiante sui portatori di palla. La Serbia ritrova ritmo e dal 10-17 si passa 28-17 nel giro di otto minuti, dove la Turchia non trova mai la via del canestro: 18-0 il parziale, con Jaramac ed un ritrovato Guduric sugli scudi. La scossa arriva ancora da Ugurli e da Ozmirak, che mettono la parola fine al break serbo, ma non alle difficoltà della squadra in attacco, chiudendo sul -12 il primo tempo: 37-25. L'inizio terzo quarto ricalca i temi del parziale serbo, con Guduric che è definitivamente entrato in partita e con Zagorac scava il solco definitivo, portando il vantaggio sulle venti lunghezze. La Serbia cavalca trionfalmente, controllando il vantaggio in maniera abbastanza agevole, alzando i ritmi quando ne sente il bisogno. Ozmirak ed Ulubay non mollano, ma il vantaggio resta sempre sopra i quindici punti. Ad inizio ultimo quarto la bomba di Guduric e l'antisportivo su Jaramac chiudono la contesa (oltre a provocare tensioni in campo): 62-40 e partita chiusa. I restanti minuti sono di puro garbage time, con Guduric che arriva a quota 21 punti, in attesa della sirena finale che chiude la pratica.
Classificazione 5°-8°
Belgio - Repubblica Ceca = 81-96
Lituania - Lettonia = 80-82
Classificazione 17°-18°
Croazia - Grecia = 63-52
Classificazione 19°-20°
Bosnia Herzegovina - Bulgaria = 88-78