Continua la Summer League di Orlando, che nel corso della sua sesta giornata vede Memphis Grizzlies e Orlando Magic "White" mettono nel sacco la quarta vittoria consecutiva e raggiungono i Miami Heat in cima alla classifica, mentre un super Joe Young permette ai Pacers di collezionare la prima win del torneo.
INDIANA PACERS-ORLANDO MAGIC "BLUE" 91-85- Terza sconfitta per la selezione blu degli Orlando Magic, che, priva del duo magnifico duo formato da Aaron Gordon e Mario Hezonja, è costretta ad alzare bandiera bianca al cospetto dei Pacers, i quali conquistano così la prima win della propria Summer League. La palma di MVP va senza dubbio a Joseph "Joe" Young, che guida Indiana alla vittoria con una super prestazione da 28 punti e con un incredibile 5 su 8 da dietro l'arco. Decisivo anche l'apporto realizzativo di Romero Osby (visto in Francia con la maglia del Le Mans, mentre nell'ultima stagione ha fatto un'apparizione in Porto Rico tra le fila dell'Indios de Mayagüez), autore di 12 punti più 6 rimbalzi, e Arinze Onuaku (già visto sui parquet NBA con le maglie di New Orleans Pelicans, Clevelans Cavaliers e Minnesota Timberwolves), il quale ha contribuito alla causa con 11 punti e 7 rimbalzi. In casa Orlando, invece, a fare le veci dei due pilastri lasciati in panchina sono stati il rookie Tyler Harvey (selezionato nel corso dell'ultimo draft con la scelta numero 51 e nominato come miglior realizzatore nel circuito NCAA) e Devyn Marble (ultima stagione in D-League con la maglia degli Erie BayHawks), con il primo che si è imposto come high-scorer della sua squadra con 24 punti (4 su 7 dalla lunga distanza) mentre il secondo ne ha aggiunti (inutilmente) altri ventidue (5 su 9 da tre) più 7 rimbalzi. Ottima la prova anche dell'ex Virtus Roma Jordan Morgan, che dimostra la sua crescita con una prestazione da 10 punti e 7 rimbalzi.
BROOKLYN NETS-ORLANDO MAGIC "WHITE" 58-65- Altra convincente vittoria per la selezione bianca degli Orlando Magic, che mette nel sacco la quarta vittoria consecutiva e si porta in vetta alla classifica in coabitazione con Miami e Memphis. Il titolo di MVP del match spetta al solito Keith Appling (ormai uno dei pilastri di questa squadra), che si impone come high-scorer del match con 19 punti e 6 palle rubate, mentre alle sue spalle va sottolineata la buona prova di Scottie Wilbekin (alla sua terza esperienza in Summer League dopo quelle con Memphis e Philadelphia), che mette a referto altri 11 punti. Sotto tono, invece, il duo formato da Keith Benson (due volte MVP in questa Summer League) e Chris Singleton (unico della squadra ad aver ottenuto un prolungamento del contratto NBA in passato), che riescono a mettere insieme solo 11 punti e 15 rimbalzi in un totale di 43 minuti giocati. Per i Nets, invece, matura la quarta sconfitta su altrettante partite, anche se stavolta si è intravista un'idea di gioco leggermente migliore. A comandare la truppa di Brooklyn è stato Ryan Boatright (campione NCAA nel 2014 con l'università del Connecticut ma non scelto nell'ultimo draft), il quale è stato l'high-scorer della propria squadra con i suoi 13 punti messi a referto. Dietro di lui da segnalare solo le buone prestazioni di Jonathon Simmons, ultima stagione in D-League agli Austin Spurs ed autore di 12 punti, e Markel Brown (altro giocatore con trascorsi in D-League nell'ultima stagione), il quale ha messo a referto altri 11 punti. Prova sottotono, infine, per il rookie dei Nets Rondae Hollis-Jefferson, che si fa sentire sotto le plance con i suoi 12 rimbalzi ma è ancora poco incisivo in fase realizzativa (solo cinque i punti messi a segno).
OKLAHOMA CITY THUNDER-MEMPHIS GRIZZLIES 81-87- Rispondono presente anche i Memphis Grizzlies, che sconfiggono OKC con il punteggio di 81-87 e raggiungono Miami e Orlando Magic "White" in cima alla classifica. Una vittoria importante per i Grizzlies, che dimostra non solo il valore di questa selezione ma anche come ci siano parecchi giocatori interessanti pronti ad entrare nelle rotazioni della prima squadra. L'high-scorer di Memphis è stato Jarnell Stokes (ultima stagione in D-League con gli Iowa Energy), autore di 18 punti più 4 rimbalzi, anche se vanno sottolineate anche le ottime prove dei soliti Russ Smith (grande Summer League per lui) e Jordan Adams, i quali hanno messo a referto entrambi altri 17 punti. Sottotono, invece, Andrew Harrison (scelto nel corso dell'ultimo draft con la scelta numero 44 da Phoenix) che si mette in mostra con 6 assist ma manca in fase realizzativa (solo un punto per lui). La palma di MVP stavolta va al buon Semaj Christon (ultima stagione in D-League agli Oklahoma City Blue), che mette a segno il suo high-score in SL con una prestazione da 19 punti più 5 assist. Buone prestazioni anche per Quinn Cook (due ori per lui con la selezione U17 e U19 ma non scelto nel corso dell'ultimo draft), autore di 15 punti, 5 rimbalzi più altrettanti assist, e Mitch McGary (compagno di Christon in D-League), che ha contribuito alla causa con 16 punti e 7 rimbalzi.