Nella seconda giornata della Summer League di Utah, i Jazz sconfiggono i San Antonio Spurs grazie ad una super prestazione del solito Hood e ad una buona difesa sull'ultima possesso, mentre i 76ers di Okafor riescono a strappare la prima vittoria della competizione contro i Boston Celtics.
BOSTON CELTICS-PHILADELPHIA 76ERS 62-76- Arriva la prima vittoria della Summer League per i 76ers di Jahlil Okafor, che hanno la meglio dei Boston Celtics grazie ad un super secondo tempo terminato sul punteggio di 49-36. A trascinare i Sixers alla vittoria è stato il trio formato dal rookie Jahlil Okafor, terza scelta assoluta al Draft ed autore di 13 punti e 9 rimbalzi, Furkan Aldemir (ex Galatasaray), il quale ha messo a referto una doppia-doppia da 11 punti più 14 rimbalzi (decisivo con due triple ed una schiacciata nel momento caldo del match) e Richaun Holmes (scelto al Draft di quest'anno con la scelta numero 37 e proveniente dall'università di Bowling Green), che ha contribuito alla causa con 13 punti e 8 rimbalzi in uscita dalla panca. Inoltre vanno segnalate anche le ottime prestazioni di Jordan McRae (ultima stagione in D-League con i Delaware 87ers), autore di 13 punti più 5 rimbalzi, e Jerami Grant, scelto lo scorso anno con la scelta numero 39 e autore di 12 punti conditi da 5 rimbalzi. In casa Boston invece, a causa dell'assenza del condottiero Marcus Smart (autore del punteggio più alto della competizione con i suoi 26 punti della prima giornata), gli unici due a tentare di rispondere agli attacchi avversari sono stati Terry Rozier (16esima scelta assoluta dell'ultimo draft e proveniente da Louisville), autore di 14 punti, e CJ Fair (ultimo anno in D-League con la maglia dei Fort Wayne Mad Ants), il quale ha messo a referto 10 punti e 6 rimbalzi.
SAN ANTONIO SPURS-UTAH JAZZ 70-72- Non è stata una vittoria ampia come quella contro Boston nel match d'esordio (clicca qui per maggiori dettagli), ma gli Utah Jazz (privi di Dante Exum, afllito da un problema alla spalla) si impongono anche nel "big match" contro i San Antonio Spurs, sconfitti con il punteggio di 72-70. Il trascinatore dei padroni di casa è stato il solito Rodney Hood (già visto in NBA con la maglia dei Jazz), high-scorer con i suoi 18 punti e che è stato ben supportato dai compagni di squadra Brock Motum (australiano ex Virtus Bologna) e Chris Johnson, entrambi autori di ben 10 punti. Nonostante ciò la palma di MVP spetta ad un giocatore degli Spurs, ovvero allo scatenato Kyle Anderson (ultima stagione tra le fila degli Austin Spurs), che sbaglia l'ultimo decisivo tiro ma mette a referto 25 punti e 8 rimbalzi. L'unico altro giocatore "texano" capace di andare in doppia cifra è stato Treveon Graham (shooting guard non scelta all'ultima draft), autore di altri 17 punti in uscita dalla panca. Il tallone da killer per gli Spurs è stato senza dubbio il 3 su 15 dal campo collezionato negli ultimi 10 minuti di gioco, dove gli avversari si sono imposti con un parziale (decisivo) di 16-8.