Nel quarto giorno della Pro Orlando Summer League il palcoscenico se lo prende il rookie dei Clippers Branden Dawson, che con una fantastica doppia-doppia regala ai suoi la prima vittoria della competizione, mentre ai Memphis Grizzlies servono ben 2 OT per avere la meglio sugli Orlando Magic "Blue".

Russ Smith (Memphis Grizzlies), MVP con i suoi 20 punti messi a referto.

MEMPHIS GRIZZLIES-ORLANDO MAGIC "BLUE" 73-71 (2 OT)- È stata una partita combattutissima quella tra Memphis e la selezione blu degli Orlando Magic, che si sono dovuti arrendere dopo 2 overtime sul punteggio di 73-71. A decidere il match è stata una "lacrima" di Russ Smith (ultima stagione passata in D-League agli Iowa Energy), il quale si è anche portato a casa la palma di MVP con i suoi 20 punti messi a referto (tra cui c'è anche la tripla pesantissima per il 69 pari a 24.6 secondi alla fine dei tempi regolamentari). Una vittoria in rimonta per la selezione dei Grizzlies, che dop0 aver toccato il fondo con ben 17 punti di distacco, è riuscita a risalire la china e a portare a casa la terza vittoria consecutiva dopo due OT. Fondamentale anche il contributo dei soliti Jordan Adams, compagno di squadra di Smith agli Iowa Energy ed autore di 15 punti più 5 rimbalzi, e Tony Crocker (americano gira Europa e diventato famoso in Ungheria con la maglia del KTP Basket), il quale ha messo a referto altri 12 punti. In casa Magic, vista l'assenza di Hezonja e Payton (lasciati a riposo dal coach), l'unico a portare avanti la carretta è stato il solo Aaron Gordon (già visto sui parquet NBA con la maglia dei Magic), che ha messo insieme 22 punti, 7 rimbalzi e 4 assist, i quali però sono risultati inutili ai fini del risultato. Per il capitolo "italiani" discreta prestazione di Jordan Morgan (ex Virtus Roma), che partendo titolare ha messo a referto 7 punti e 6 rimbalzi.

CHARLOTTE HORNETS-BROOKLYN NETS 64-55- Continua la buona Summer League di Aaron Harrison (fratello di Andrew e non scelto nel corso dell'ultimo draft), che, dopo aver sfornato una prestazione da 16 punti e 8 assist nel derby contro il fratello, si ripete nel match contro i Nets anche se a cifre inferiori. Infatti, tralasciando gli 11 punti, 6 rimbalzi e 4 assist messi a referto, il suo apporto si è sentito soprattutto nei minuti finali, quando, dopo aver tirato con un 2 su 8 dal campo, ha messo a segno un "driving layup" ed una tripla che hanno permesso a Charlotte di chiudere definitivamente la pratica Nets. Nonostante ciò la palma di MVP va a Troy Daniels, che da il suo contributo alla causa Hornets con una super doppia-doppia da 16 punti (4-6 da dietro l'arco) e 14 rimbalzi (13 dei quali difensivi) e dimostra ancora una volta le sue qualità. Gli altri giocatori di Charlotte andati in doppia cifra sono il rookie Frank Kaminsky (11 punti e 7 rimbalzi) e un sorprendente Brian Qvale (ultima stagione in Turchia con la maglia del Tofaş), che firma anche lui una doppia-doppia da 10 punti e 12 rimbalzi. In casa Nets stecca il rookie Rondae Hollis-Jefferson (arrivato a Brooklyn attraverso una trade con Portland), che si dimostra un pò fuori-ritmo e mette a segno solo un canestro, mentre gli unici due a tentare di mantenere a galla i bianconeri sono stati Markel Brown (ultima stagione in D-League con la maglia dei Maine Red Claws), autore di 12 punti più 5 rimbalzi, e Jonathon Simmons (altro giocatore passato dalla D-League con gli Austin Spurs), il quale ha messo a referto 11 punti e 4 rimbalzi.

OKLAHOMA CITY THUNDER-LOS ANGELES CLIPPERS 63-80- Arriva la prima vittoria della competizione anche per i Los Angeles Clippers, che grazie ad una super prestazione del rookie Branden Dawson (selezionato dai Pelicans con la scelta numero 56 ma girato poco dopo ai Clippers) riescono ad avere la meglio sui Thunder. La giovane ala (decisiva nel cammino dei Michigan State Spartans alle Final Four NCAA) ha contribuito alla causa dei LAC con una fantastica doppia-doppia da 14 punti e 11 rimbalzi, ed ha fatto anche da spalla a CJ Wilcox (ultima stagione in D-League con i Fort Wayne Mad Ants), high-scorer dei suoi con 22 punti; buona prestazione anche per il solito Nate Wolters (ex playmaker dei Grand Rapids Drive), il quale ha messo a referto 12 punti e 5 assist. Dall'altra parte, invece, non basta la doppia-doppia del rookie Dakari Johnson (una delle meraviglie di Kentucky) da 10 punti più altrettanti rimbalzi, e le prestazioni in doppia cifra di Frank Gaines (ex conoscenza del basket italiano visti i suoi trascorsi a Caserta e Pesaro), high-scorer con 12 punti, e Semaj Christon (ultima stagione in D-League tra le fila della squadra satellite di OKC, ovvero Oklahoma City Blue).