Il Banco di Sardegna Sassari conquista il primo titolo nazionale della sua storia, che si va ad aggiungere agli altri due trofei conseguiti in questa stagione e cioè la Coppa Italia e la Supercoppa Italiana, formando così uno storico triplete. Difficile dire che la squadra sarda se lo sia meritato, così come è difficile dire che il roster di coach Meo Sacchetti si sia dimostrato più forte di quello avversario, infatti il vero vincitore di questa sfida è stato lo spettacolo. Quindi complimenti anche a Reggio che è andata vicinissimo a realizzare un sogno, totalmente impensabile fino a qualche mese fa. La partita finale di questa serie ha rispecchiato in tutto e per tutto l'andamento che hanno avuto queste 7 sfide, cioè tanto equilibrio, due metodi di gioco molto simili e troppi alti e bassi da parte di entrambe le formazioni. Alla fine ha vinto la squadra anche più fortunata e nello sport conta molto questo fattore e questa sfida l'ha dimostrato. 

                                                    LA PARTITA

Menetti parte con Cinciarini, Kaukenas, Silins, Polonara e Chikoko. Sacchetti sceglie invece uno starting - five standard: Logan, Dyson, Sanders, Kadji e Lawal.

1° quarto: il primo canestro è di Reggio con Chikoko. Lawal pareggia con una schiacciata su assist di Dyson. La troppa tensione comporta il risultato bloccato sul 2-2 per i primi tre minuti di partita. La situazione viene sbloccata da Chikoko che porta in vantaggio gli emiliani. A questo punto Reggio vola sul 9-2 con lo step back di Cinciarini e la tripla di Kaukenas. In uscita dal timeout ancora Polonara allunga sull'11-2. La settima palla persa della squadra sarda comporta il 13-2 di Polonara. Il quarto si chiude con l'appoggio a canestro di Kaukenas per il 21-4 di Reggio.

2° quarto: la seconda frazione si apre con un parziale di 5-0 in favore di Sassari che viene subito ricacciata indietro da Della Valle. Reggio limita la propria fase difensiva accumulando 4 falli di squadra nei primi 2 minuti, ma nonostante ciò riesce a mantenere a distanza i sardi. Il Banco di Sardegna piano piano rientra portandosi sul 25-17, costringendo così Menetti a chiamare timeout. Al rientro sono ancora i ragazzi di Sacchetti ad andare a segno con i liberi. Per gli emiliani appena 4 punti segnati in 6 minuti. Il coach della Grissin Bon deve nuovamente chiamare il minuto di sospensione quando Logan sigla il canestro del 25-22. Il time-out porta i suoi frutti infatti gli emiliani ritrovano il canestro con un tiro piazzato di Cinciarini. Sacchetti per evitare che i padroni di casa possano scappare chiama i 60 secondi, che sortiscono l'effetto opposto a quello voluto dall'allenatore sardo, infatti Reggio allunga col proprio condottiero Cinciarini. Il punteggio alla fine del primo tempo è 32 Reggio - 26 Sassari. I primi 20 minuti hanno totalmente rispecchiato l'andamento della serie, infatti ad esser partita meglio è stata Reggio ( come tra l'altro è successo in tutte le partite giocate al PalaBigi in questa finale ) per poi esser recuperata da Sassari.

3° quarto: il secondo tempo si apre con la persa della Grissin Bon e la tripla di Brooks. Il primo della sfida ad andare in doppia cifra è Cinciarini col canestro del 36-32. La partita prosegue sull'uno o due possessi di distanza fino al break di Sassari di 5-0, a cui risponde Reggio con un 4-0. Ad un minuto dalla fine della frazione viene fischiato un tecnico a Sosa che poi viene alle mani con un tifoso di Reggio, il quale viene prontamente allontanato dal palazzetto. La Grissin Bon ne approfitta per allungare sul +10 (55-45). Il quarto si chiude con i padroni di casa avanti 55-48.

4° quarto: dopo 2 minuti e mezzo il match torna in parità a quota 59 grazie alla tripla di Logan. La situazione dura poco infatti Reggio si porta subito avanti di 5 punti e Sacchetti deve chiamare time-out. La Grissin Bon si porta sul +8 ma Sassari rientra grazie all'antisportivo fischiato a Diener e alla tripla di Logan. Sul 67-67 Menetti chiama il minuto di sospensione. I sardi si portano in vantaggio con Dyson che appoggia a canestro. Lo stesso n.11 porta i suoi sul +4 e costringe l'allenatore avversario a chiamare nuovamente il time - out. Kaukenas dall'alto della sua esperienza porta la sua squadra a contatto. Nel finale viene premiata la freddezza ai liberi di Sassari che con il punteggio di 75-73 porta a casa il primo scudetto della sua storia.