Continua il nostro percorso di avvicinamento alle Final 4 di Eurolega, infatti dopo aver analizzato ieri i greci dell'Olympiacos, oggi è il turno della corazzara russa del CSKA Mosca, alla ricerca del settimo titolo continentale.

PERCORSO- Il cammino del CSKA in questa edizione dell'Eurolega è stato devastante, infatti "la corazzata russa" è stata sconfitta solo 3 volte nell'arco dell'intera competizione, insomma numeri da paura. Tutto è iniziato dalla fase a gironi, dove Teodosic & co hanno conquistato tranquillamente il primato con un sonoro 10-0, riuscendo anche a battere in entrambi gli incontri i campioni in carica del Maccabi Tel-Aviv. Alle Top 16 la musica non cambia, infatti nonostante l'innalzamento del livello generale, il percorso del CSKA continua ad essere pazzesco: anche qui la squadra allenata da Dimitris Itoudis domina in lungo e largo, conquistando il primato con un record di 12-2 e mietendo vittime illustri come l'Olympiacos di Spanoulis, Il Fenerbahce di Obradovic e anche la nostra Olimpia Milano (o EA7 Emporio Armani). Le uniche due sconfitte, non a caso, arrivano sul parquet dell'Olympiacos (84-76 con 19 punti dell'eterno Vassilis Spanoulis) e su quello amico contro il Fenerbahce (vittorioso con il punteggio di 85-71). Ai playoff l'avversario di turno sono i verdi del Panathinaikos di Dimitris Diamantidis, i quali, però, vengono spazzati via in quattro gare con un'autorità e una sicurezza pazzesca (infatti i distacchi delle tre gare vinte vanno sempre oltre i 10 punti).

STILE DI GIOCO- La truppa di Itoudis è senza dubbio la formazione più in forma delle quattro che arrivano a queste final 4. Un giudizio che non arriva solo alla luce di una competizione europea giocata ad altissimi livelli, ma anche dalle ultime uscite in VTB League, dove i Russi hanno raggiunto la finale battendo i Kazaki dell'Astana con un secco 3-0, accompagnato da una media di 103 punti fatti e solo 75 subiti. Il punto di forza della corazzata russa è senza dubbio la squadra, che in questa stagione si è dimostrata molto unita e con dei meccanismi ben oliati ed efficienti. Trovare un giocatore simbolo è parecchio difficile, ma sicuramente a far la differenza è stata la grandissima esperienza (soprattuto oltreoceano) del trio Teodosic, Kirilenko e De Colo, che ha trascinato in maniera impeccabile il CSKA sino a questo punto della stagione in queste condizioni straordinarie. Da non sottovalutare, però, anche il "piccolo-grande" Hines, espertissimo in Final 4, in quanto ne ha già vinte due con la maglia dell'Olympiacos, che riaffronterà venerdì. Un altro punto di forza della squadra di Itoudis è la completezza del suo roster, che è un ottimo mix tra la fisicità dei vari Hines e Kirilenko, e le mani buonissime da dietro l'arco di Teodosic o De Colo.

Insomma per il CSKA arrivare in finale sembrerebbe una pura formalità (Olympiacos permettendo), ma quello che più conta è portare a casa il settimo titolo continentale della propria storia, l'ultimo dei quali arrivò proprio in quel di Madrid nel 2008, quando i Russi sconfissero in finale il Maccabi Tel-Aviv con il punteggio di 77-91 e portarono a casa la sesta eurolega. Negli ultimi 13 anni il CSKA si è presentato alle F4 per ben 12 volte (portando a casa la coppa per 2), "Che sia la volta buona per la settima?"