Continua il nostro percorso tra le avversarie dell'Olimpia Milano in queste Top 16; oggi è il turno degli spagnoli dell'Unicaja Malaga, ex squadra di Zoran Dragic (oggi ai Phoenix Suns) e Jorge Garbalosa (ex Toronto Raptors) e dove attualmente militano tre vecchie conoscenza del basket italiano, ovvero Caleb Green (Dinamo Sassari), Will Thomas (Avellino) e Ryan Toolson (Treviso e Montegranaro).
CAMMINO- L'Unicaja arriva alle Top 16 dopo il terzo posto conquistato con un record di 4-6 nello stesso girone del CSKA Mosca, composto anche da Maccabi Tel Aviv (Israele), ALBA Berlino (Germania), Cedevita Zagabria (Croazia) e Limoges (Francia). Il cammino comincia alla grande per la squadra spagnolo allenata da Joan Plaza, che colleziona immmediatamente tre vittorie consecutivo: la prima arriva sul campo del Cedevita Zagabria, battuto con il punteggio di 63-78 grazie anche ai 20 punti di Toolson (5/5 da due e 2/4 da tre), mentre la seconda arriva contro un ostico Alba Berlino, che deve arrendersi solo sulla sirena a causa del buzzer-beater di Kostas Vasileadis; infine, a coronamento di questo inizio scoppiettante, l'ultima a cadere è il Limoges, che viene sconfitto 75-69 con i 13 punti di Fran Vasquez. Dopo questa buona partenza, per la formazione spagnola arrivano due stop contro le prime delle classe, infatti il CSKA vince a domicilio con il punteggio di 95-85 (doppia-doppia di Granger e 20 punti di Kuzminskas), mentre i campioni in carica del Maccabi Tel Aviv espugnano il "Palacio de Deportes José María Martín Carpena" di soli quattro punti per 66-70, rendendo vane le grandi prestazioni di Toolson e Thomas, autori entrambi di 16 punti. Due sconfitte prevedibili, che sembrano non ridimensionare l'Unicaja, che riprende immediatamente la sua marcia battendo a domicilio il Cedevita Zagabria 82-73, grazie anche ai 19 punti di Toolson; ma questa si rivela essere solo un'impressione, infatti gli spagnoli non riescono più a trovare la vittoria e perdono le restanti quattro le partite del girone (sconfitte indolore dopotutto, visto che la qualificazione arriva comunque). La striscia di sconfitte inizia con lo scontro diretto contro l'ALBA Berlino, che vince ma non ribalta la differenza canestri, visto che a regalare la vittoria ai tedeschi è un canestro sulla sirena di Redding (è proprio il caos di dire chi di "buzzer-beater" ferisce di "buzzer-beater" ferisce), che fissa il punteggio sul 79-78; a seguire arrivano quelle contro Limoges (67-64 con 19 punti di Toolson), CSKA Mosca (67-68 dopo un overtime, dove De Colo porta alla vittoria i russi, nonostante i 14 punti e 8 rimbalzi di Green) e Maccabi Tel Aviv (81-73, dove è ancora inutile una buona prova di Green).
Cedevita Zagabria-Unicaja Malaga 63-78 (20 punti di Toolson)
Unicaja Malaga-ALBA Berlino 87-84 (13 punti e 8 assist di Toolson)
Unicaja Malaga-Limoges 75-69 (13 punti di Vasquez)
CSKA Mosca-Unicaja Malaga 95-85 (20 punti e 10 assist di Granger, 20 punti di Kuzminskas)
Unicaja Malaga-Maccabi Electra Tel Aviv 66-70 (16 punti di Toolson e Thomas)
Unicaja Malaga-Cedevita Zagabria 82-73 (19 punti di Toolson)
ALBA Berlino-Unicaja Malaga 79-78 (15 punti di Vasileadis e Toolson)
Limoges-Unicaja Malaga 67-64 (19 punti di Toolson)
Unicaja Malaga-CSKA Mosca 67-68 0t (14 punti e 8 rimbalzi di Green)
Maccabi Electra Tel Aviv-Unicaja Malaga 81-73 (10 punti e 6 rimbalzi di Green)
CLASSIFICA: CSKA Mosca 10-0, Maccabi Tel Aviv (7-3), Unicaja Malaga (4-6), ALBA Berlino (4-6), Cedevita Zagabria (3-7), Limoges (2-8).
ROSA- La squadra spagnola non è una corazzata, infatti la Regular Season lo ha ampiamente dimostrato (terzo posto con un record negativo e quattro sconfitte consecutive), anche se bisogna prestare attenzione a due elementi in particolare: il primo è la guardia americana Ryan Toolson (sempre in uscita dalla panchina), prodotto della Utah Valley e con un passato in Italia. Arrivato in questa stagione dal Gran Canaria, si è subito imposto come leader della squadra di coach Plaza, infatti è il top scorer con i suoi 13 punti di media, anche se con una particolarità visto che paradossalmente tira meglio da dietro l'arco (47.6%) che dal suo interno (40.8%), statistica che lo pone nella Top 15 dei migliori tiratori da tre della competizione; discreto passatore (3.1 assist a partita), deve migliorare dal punto di vista delle turnovers, infatti perde circa tre palloni a partita. L'altro uomo da tenere d'occhio è Mindaugas Kuzminskas, ala grande lituana già nel giro della propria nazionale. Il giocatore lituano è il secondo miglior realizzatore della squadra con i suoi tondi e puliti 10 punti a partita (tirando con 58.1% da due e con oltre il 90% dalla lunetta della carità), ma è anche un fattore a rimbalzo, soprattutto in fase offensiva dove ne ha raccolti 19, dato che lo posiziona nella Top 20 dei migliori rimbalzi offensivi. Per il resto, occhio anche all'ex Dinamo Sassari Caleb Green, che sembra aver ingranato la marcia nelle ultime partite, dove è stato nettamente il migliore dei suoi. Infatti il prodotto di Oral Roberts ha sfornato due grandi prestazione contro le prime della classe: contro il CSKA Mosca ha messo a referto 14 punti, 8 rimbalzi e 2 assist con un PIR (Perfomance Index Rating) di 18, mentre contro i campioni in carica del Maccabi ne ha collezionato 10 punti, 6 rimbalzi con un PIR di 13; attenzione anche alla sua ottima percentuale da dentro l'arco, dove tira con il 69.2%, dato che lo pone nella Top 15 dei migliori tiratori da due.
QUINTETTO: Granger, Vasileadis, Suarez, Green, Vasquez