Dopo 4 ko, Cantù centra il primo successo in Europa superando Ostenda e tiene vive le speranze di superare la prima fase di Eurocup. In una gara tutt'altro che spettacolare, Cantù fatica più del dovuto contro una squadra nettamente meno talentuosa, che non sfrutta a dovere il giocatore di maggior spessore (JP Prince) intestardendosi nel lasciare carta bianca a quello di maggior esperienza (Dusan Djordjevic). Un ispirato DeQuan Jones, sprazzi di James Feldeine e Awudu Abass: oltre al risultato, c'è ben poco da salvare.
Primo tempo Nella settimana che porta al derby con Milano, Cantù cerca la prima vittoria in Eurocup dopo 4 sconfitte e il rilancio nella competizione europea. Ostenda, sconfitta 83-58 la scorsa stagione, ha vinto 2 delle 4 partite sin qui disputate, mentre in campionato ha perso una sola volta in 7 incontri.Le squadre partono contratte e con le polveri bagnate. I primi 2 minuti di gioco sono un susseguirsi di errori da una parte e dall'altra. Dopo 6 errori al tiro, il punteggio viene sbloccato da 2 liberi di DeQuan Jones. In attesa del ritorno di Shermadini, Sacripanti punta su Eric Williams, che parte con un assist per la prima schiacciata della partita di Jones. Ostenda sembra ripetere la gara di un anno fa e annaspa in attacco, incapace di trovare la strada verso il canestro. Cantù vola sull'8-2 approfittando di un antisportivo chiamato ai belgi, ma perde subito Williams, che commette il secondo fallo dopo 6 minuti. La FoxTown viene però tenuta in ritmo da uno scatenato Jones (10 dei primi 12 punti sono i suoi) e in difesa alza un muro che Ostenda non riesce a superare (12-4 a 4:49 dalla fine del primo quarto). La regia di Djordjevic non ha guizzi in fase di costruzione e JP Prince, oltre 18 punti di media in Eurocup, non viene innescato. Tuttavia, il regista serbo sfrutta la sua grande esperienza per inventare canestri (6 dei suoi primi 10 punti di Ostenda portano la sua firma), e Sacripanti decide di inserire Gentile per contenerlo. Gli errori di Hollis e Johnson - Odom sono una zavorra per la fuga di Cantù, e Ostenda riesce a pareggiare proprio allo scadere (14-14) con un canestro abbastanza fortunoso di Prince, che realizza dopo essere stato stoppato da Jones.Ostenda passa per la prima volta in vantaggio con un'entrata di Pierre Gillet. L'attacco canturino, lento, ha un sussulto con l'ingresso di Abass, che infila immediatamente una tripla (21-18), a cui segue un assist di Feldeine per Mbodj. E' però ancora Abass (3/3 ai liberi) il protagonista del nuovo allungo canturino, mentre coach Gjergja, indemoniato dopo ogni errore dei suoi, va su tutte le furie con Prince (26-18). A Cantù non riesce comunque il cambio di marcia, anzi senza Williams subisce le iniziative sotto le plance del centrone bianco Jared Berggren (26-22). Sacripanti intuisce il problema e rimette in campo l'ex avellinese, mentre il suo collega tiene in panchina Djordjevic, centellinandone le forze. Il preliminare di Eurolega ha lasciato in eredità ai belgi una panchina lunga: Gjergja vi pesa Ponitka (tripla del 28-27), prima di riaffidare le chiavi della cabina di regia a Djordjevic, che non sembra però quello visto nel primo quarto. Il nuovo pareggio (29-29) è ancora opera di Bergreen, Williams invece risponde con un 2/4 dalla lunetta, utile per mantenere un minimo vantaggio, immediatamente annullato da Boukichou (31-31). In un momento difficile, arriva la tripla di Feldeine a 29 secondi dal riposo lungo (34-31). 29 secondi possono essere lunghi, soprattutto se infarciti di errori. Comincia Djordjevic, che commette fallo in attacco nell'azione successiva, prosegue Johnson - Odom, che perde palla e regala l'ultimo possesso a Ostenda. I belgi però fanno i complimenti e pasticciano su una rimessa, lasciando ancora una volta a Cantù la possibilità di chiudere il primo tempo. La tripla di Gentile sulla siera è però cortissimo, e le squadre vanno al riposo sul 34-31 per i padroni di casa.
Secondo tempo Prince apre la ripresa con un canestro+fallo, ma fallisce il libero del palleggio. Jones, invece, continua la serata di grazie infilando la tripla del +4 (37-33), bissata da quella di Feldeine, che costringe il sempre più esagitato Gjergja a un repentino time out. Il tecnico croato, da 4 anni alla guida di Ostenda, non trova le contromisure alle scelte di Sacripanti. Sull'asse Feldeine-Hollis, Cantù allunga sul +11 (44-33). Il limite di Cantù sta nel non riuscire a chiudere la gara. I brianzoli sprecano infatti 3/4 palloni che avrebbero steso Ostenda, che respira con una schiacciata del solito Bergreen e si riporta a contatto una tripla del cecchino Ponitka (44-40). Ostenda piazza un parziale di 9-0 prima che Cantù si scuota e risponda con un trepunti di Abass (49-42). Senza strafare e approfittando degli evidenti limiti degli avversari, Cantù mette chiude senza affanni il terzo periodo, con la ciliegina finale della tripla di Feldeine che vale il 53-44. Prince apre anche l'ultimo quarto con un canestro. Cantù approfitta di quintetti azzardati scelti dal fumantino Gjergja per controllare in tranquillità l'incontro e firmare col solito Jones il nuovo +11. Ostenda vive delle fiammate di Djordjevic e Ponitka; Cantù risponde con una tripla di Buva, ma gli errori di Gentile e due canestri di Prince riaprono la gara (64-60) a 2:39 dalla fine. Cantù resiste all'assalto belga conquistando un paio di rimbalzi in attacco, a 1:26 trova il +6 con Johnson - Odom e, dopo l'ennesima scelta errata di Ostenda, chiude finalmente la partita con una tripla di Feldeine.
Finisce 68-60, Jones miglior marcatore dell'incontro con 18 punti. Cantù rompe finalmente il ghiaccio in Europa e trova fiducia in vista delle sfide con Milano e Gran Canaria.