La partita inizia nel peggiore dei modi per la Grissin Bon, che parte con delle percentuali dal campo terribili, mentre il CAI si dimostra una squadra in grande salute, con una buona circolazione di palla e delle percentuali dal campo ottime. Dopo la buona partenza, con i canestri di Cervi (2 punti con 2 falli dopo pochi minuti) e Cinciarini (2 punti), per gli uomini di Menetti c'è un black-out devastante, infatti Kaukenas & co non riescono a trovare il fondo della retina, neanche con i tiri più semplici, il tutto mentre gli avversari spagnoli, martellano il canestro reggiano; sugli scudi per il CAI, Chris Goulding (8 punti con 2/2 da tre) e l'ex Caserta Jelovac (6 punti), che vengono magistralmente coordinati dal genio di Llompart (2 assist), che arriva da una doppia-doppia in campionato. Per Reggio Emilia è buio completo, in 10 minuti di gioco, sono solo 6 i punti messi a segno: infatti, nonostante la circolazione della palla sia ottima, in alcune occasioni, gli uomini di Menetti non riescono a trovare la via del canestro con continuità, infatti dopo i due squilli iniziali, arriva solo il lay-up di Taylor (2 punti) tra il nulla cosmico della Grissin Bon. Non a caso, alla fine del primo quarto, il punteggio è di 30-6.
Nel secondo quarto, l'unica nota positiva, di una partita che sembra scivolare via dalle mani di Reggio, è la continuità con cui gli uomini di Menetti trovano il fondo della retina; ma i giocatori spagnoli rendono inutile ogni sforzo dei Reggiani, mantenendo delle buone percentuali dal campo. Protagonista di questo sussulto è Achille Polonara (7 punti), il primo (e forse l'unico) ad entrare in ritmo partita, che si carica il peso dell'intero attacco sulle proprie spalle, cercando di rimanere attaccato al treno Zaragoza, devastante sull'asse Katic (8 punti)-Goulding (15 punti), che dopo un primo tempo perfetto da dietro l'arco, si concede il lusso di sbagliare qualche tripla. A fine quarto, sul tabellone del "Pabellon Principe Felipe", si legge il risultato di 48-29, tutto sommato dignitoso, dopo un inizio da censurare a tutte le scuole di basket.
Al rientro dagli spogliatoi, dove si dice che le urla di Menetti si siano sentite anche sugli spalti, Reggio entra totalmente con un approccio diverso dalla prima frazione, dove la testa era ancora dentro gli spogliatoi. Infatti, nonostante il buon momento iniziale di Katic (18 punti), Reggio riaccorcia ulteriormente il distacco grazie al duo Cinciarini-Polonara, che permette agli uomini di Menetti di chiudere il terzo quarto dietro di soli 13 punti, sul punteggio di 64-51. Decisivo per gli spagnoli, un Katic superbo, che tiene a galla il CAI nel momento peggiore del match, che, senza i suoi canestri, avrebbe assistito alla rimonta della Grissin Bon.
Ma è l'ultimo quarto a regalare grandi emozioni: infatti per la Grissin Bon sale in cattedra il buon Amedeo Della Valle (9 punti), che assente per tutto il match, si sveglia nei 10 minuti finali, guidando i suoi in una miracolosa rimonta. Il tutto prende forma, quando il trio Pechacek (5 punti), Polonara (16 punti) e Della Valle porta, a metà quarto, la squadra di Menetti sul 66-64 (-2), quando Ruiz è costretto a chiamare time-out per fermare l'incredibile inerzia di una partita che sembrava chiusa. La pausa fa benissimo al CAI, infatti i Reggiani finiscono la benzina proprio sul più bello, permettendo agli avversari di riprendere il largo nuovamente con i canestri di Jelovac (17 punti), assistito da un meraviglioso Llompart (5 punti e 5 assist), ormai uno degli ultimi play vecchia-scuola rimasti (tanti assist e pochi punti). Alla fine, il tabellone del "Pabellon Principe Felipe", mostra il risultato 93-79 per gli Spagnoli.
Un risultato abbastanza dignitoso per Reggio, dopo un inizio da censurare, che ha condannato la formazione di Menetti alla sconfitta; unica nota positiva della serata è la reazione della Grissin Bon, che ha trovato in Pechacek un baluardo inaspettato, soprattutto a livello difensivo.