Sogna in grande l'Italia di Pianigiani dopo l'esaltante vittoria contro la Spagna. Raggiunti, contro ogni pronostico, i quarti di finale del Campionato Europeo, gli Azzurri sono a una sola vittoria dalla qualificazione al Mondiale del 2014. La vittoria contro i baltici, oltre alla qualificazione, aprirebbe la strada al sogno medaglia, una chimera dopo l'ecatombe di infortuni che si è abbattuta sulla Nazionale.
 
La Lituania è per la quinta volta, nelle ultime sei edizioni degli Europei, tra le prime otto, traguardo raggiunto per ben otto volte negli ultimi dieci tornei internazionali disputati.Tuttavia, a livello europeo, dopo il titolo del 2003 è arrivato solo un bronzo, nell'edizione del 2007. 
 
Al contrario di quello azzurro, il cammino dei baltici è iniziato in salita. Le prime due partite sono state altrettante disfatte, contro Serbia e Bosnia. Sconfitte che sembravano il preludio a una precoce quanto inaspettata eliminazione. Coach Kazlauskas ha avuto il merito di non far sfaldare la propria formazione (nonostante qualche dichiarazione del grande assente Jasikevicius, che ha definito la manifestazione la più scarsa di sempre) e a condurla a tre successi consecutivi, contro Belgio, Francia e Ucraina. 
 
La Lituania ha mostrato una solida difesa: tra le otto finaliste, sono secondi per percentuale di tiro concessa agli avversari (38%) e per quella nel tiro dalla lunga distanza (poco più del 27%). La lunga panchina viene ottimamente sfruttata da Kazlauskas, che ha utilizzato per almeno undici minuti a partita ben undici elementi e il dodicesimo, Javtokas, per quasi nove minuti. Consapevoli della loro supremazia sotto le plance, i lituani temono i tiratori italiani, indicati da Jonas Vanaciunas come i migliori della competizione. Ben quattro i centimetri che in media gli italiani concedono ai lituani, più vecchi però di quasi due anni. 
 
Nelle 8 gare disputate, i lituani hanno segnato 72.4 punti di media (oltre cinque in meno degli azzurri) e nessun giocatore sta viaggiando in doppia cifra. Kalnietis è il top scorer con 9.9 punti di media, seguito a 9.8 da Kleiza. Oltre i 5 punti anche Seibutis (8), Valanciunas (7.9), Darius Lavrinovic (7.1), Maciulis (6,0) Krystzof Lavrinovic (6) e Motiejunas (5.8). 
 
Una squadra dura, grossa, esperta e atletica, che forse non ha ancora mostrato in pieno il suo potenziale. L'Italia, ancora una volta sfavorita dai pronostici, è chiamata a una nuova impresa. I nostri ragazzi si esaltano, e ci esaltano, nelle sfide più ardue.