Volevamo vedere un Federer diverso da quello ammirato in negativo nel Master di fine anno e lo abbiamo ritrovato. Avversario non da top player come Krajinovic, ma Roger ha mostrato un tennis diverso e molto cresciuto. Una partita che è andata via veloce, ma non da annoiare gli spettatori paganti e quelli a casa: lo svizzero ha giocato il suo tennis a 38 anni e ha mostrato di avere ogni colpo possibile nel suo repertorio. Il primo set si dimostra un set senz storia con Federer che va sul 5-0 brekkando ogni possibile resistenza del serbo. Krajinovic si sveglia per il game dell'orgoglio, ma Federer chiude con un 6-1 senza troppe storie. 

Il secondo è il set più bello della partita: il serbo riesce a brekkare Roger sul 4-3 a favore dello svizzero e risponde presente dopo che aveva subito il break nel primo game. Il giocatore elvetico riesce comunque a portarlo a casa 6-4: per Federer un set dove ha mostrato qualche difficoltà se spegne la lampadina e prova ad abbassare il ritmo. Tanti errori sulla prima e una parte centrale di partita dove è sembrato stanco a differenza del primo set. La risposta forte e di carattere di Roger ha comunque convinto: vero che Krajinovic non è un grandissimo del circuito, ma Federer aveva parecchio da dimostrare dopo le crisi che ha mostrato nel corso della scorsa stagione andando in difficoltà (basti pensare alla partita contro Thiem alle Finals). 

Il terzo set è di nuovo 6-1 per l'elvetico: il medical timeout chiesto dal serbo sul 2-1 Roger non è stata una bella idea, nonostante non sembrasse solo tattica. Lo svizzero ha approfittato molto bene del riposo supplementare ed è tornato in campo davvero molto fresco. Ora terzo turno che lo vedrà opposto a Millman: giocatore da non sottovalutare a priori e che potrebbe essere una spina nel fianco non da poco. Roger deve continuare questo suo gioco libero di testa e deve continuare a giocare un tennis divertente e cercare di non forzare troppe palle, soprattutto di rovescio, per cercare di chiudere veloce il proprio match. Krajinovic poca sostanza e sconfitta assolutamente meritata per un serbo apparso molto nervoso.

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