Il ritorno ad alto livello di Maria Sharapova prende forma in terra d'Australia. La Rod Laver Arena ospita il match di cartello al femminile, Masha incrocia la racchetta con Caroline Wozniacki. Due ore e ventiquattro di tennis, l'urlo liberatorio della divina di Russia al terzo. Una guerra psicologica in cui ad emergere è l'indomito carattere della Sharapova, capace di rialzare il capo dopo il passaggio a vuoto sul finire del secondo - doppio fallo e dritto fuori misura per consegnare il parziale alla Wozniacki. Nel terzo, è il settimo gioco a spezzare l'inerzia, Maria concretizza la rottura e conferma il vantaggio poco dopo. Preludio al 63 che manda i titoli di coda e rilancia la candidatura della 31enne di Nyagan. 

Al quarto turno, approda anche Sloane Stephens. L'americana non ha vita facile con la Martic, anzi è costretta due volte a ricorrere al prolungamento per evitare guai peggiori. Nel set iniziale, la croata si guadagna un margine interessante, solo nell'ottavo gioco la Stephens riesce a chiudere il gap e di fatto a garantirsi il tie-break. Equilibrio anche qui, la soluzione dal 66 con due punti consecutivi della nativa di Plantation. Svolgimento simile ha il secondo, la Martic è al comando nelle prime fasi - 31 - ma non riesce a mantenere il timone e subisce nuovamente il ritorno a stelle e strisce. La Stephens va a servire addirittura per la partita sul 65, ma si inceppa e concede il contro-break. Nella coda del set, ha però ancora le migliori soluzioni. 7 punti a 5 e sfida in ghiaccio. 

Ashleigh Barty soffre con la Sakkari - 31 per la greca - prima di trovare la chiave di lettura per sciogliere il quesito. Nel corso del dodicesimo gioco, dal 40/30 Sakkari, la padrona di casa infila tre punti consecutivi, utili a sigillare il set. 75, preludio alla fuga che si manifesta nel secondo, quando la Sakkari abbandona, anche mentalmente, la contesa. 61. La Pavlyuchenkova domina la Sasnovich - 60 63 - sorprende, almeno in parte, l'uscita della Sabalenka. La bielorussa sbatte su un'altra ragazzina terribile, la 17enne Anisimova. Amanda mette a referto 21 vincenti - a fronte di soli 9 errori - e firma una vittoria di livello per 63 - brava qui a replicare al tentativo di risalita della Sabalenka nel corso del sesto gioco - 62.

I risultati 

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