Alexander Zverev risponde a piena voce. Il teutonico, principale antagonista dei tre tenori del circuito - Federer, Djokovic e Nadal - supera senza difficoltà alcuna il primo impegno in terra d'Australia. La Rod Laver Arena non inibisce il braccio del campione delle ultime Finals, abile a superare in tre parziali Bedene. Partita in equilibrio nel primo e nel terzo set, Zverev ha comunque l'ultima parola. 64 61 64, questo il punteggio finale. Fatica, invece, Kei Nishikori. Il nipponico intravede il baratro con Majchrzak, la risalita è tardiva ma efficace. Il polacco alza bandiera bianca nel corso del quinto, con Nishikori in controllo e avanti tre giochi a zero.
Iniezione di fiducia per Shapovalov, battuto a Auckland da Joao Sousa e qui cinico con un Andajur in difetto su superficie rapida. La contesa scorre via senza sussulti, solo nell'ultimo set, il terzo, lo spagnolo riesce a mantenere le code del rivale. Il prolungamento sancisce l'avanzata del biondo canadese. Qualche grattacapo, di contro, per il coreano Chung, scoperta della passata annata tennistica. Klahn si prende il tie-break del primo e del secondo set, ma deve poi inchinarsi al più quotato rivale. 63 62 64, Chung evita una prematura dipartita. A proposito di talenti in erba, la candidatura di Medvedev si fa poderosa. Il russo, sorteggiato nel quadrato di Djokovic, annichilisce Harris - 61 62 61 - e manda un messaggio chiaro alla concorrenza. Al secondo turno lo attende Ryan Harrison.
Saltano Sock - presente grazie a una wild card e regolato da Alex Bolt - e Querrey, superato in quattro dal transalpino Herbert. Coric rimanda Darcis - 61 64 64 - e pesca Fucsovics, sicuro al cospetto di un giocatore coriaceo come Ramos Vinolas - affermazione in quattro.