La Kremlin Cup domani aprirà i battenti per la ventinovesima volta. Marco Cecchinato sarà la prima testa di serie del torneo che si disputa a Mosca e, come di regola, usufruirà di un bye per trovare successivamente il vincente della sfida che vede come protagonisti Adrian Mannarino e la wildcard di casa Evgeny Karlovskiy. Il palermitano, però, non è il favorito alla vittoria finale a causa della superficie, in quanto non si trova molto a suo agio sul cemento come testimoniano anche le sconfitte ottenute al termine della stagione sulla sua amata sulla terra battuta. In più, al secondo turno il rischio di incontrare il tennista francese è alto e, contro Mannarino, il tennista azzurro si è già arreso nella stagione corrente a Cincinnati.

Daniil Medvedev e ​Karen Khachanov sembrano i maggiori indiziati ad alzare il trofeo la prossima domenica. Il primo di essi sta attraversando un momento di forma eccezionale con la vittoria nell'ATP 500 di Tokyo e la buona prova disputata contro Federer a Shanghai nel quale ha perso solamente per 64 al terzo set. Khachanov, invece, non ha brillato nella piccola parte di stagione cinese, ma le sue formidabili accelerazioni unite al sostegno dei suoi tifosi possono davvero infiammare il centrale della rassegna sovietica. Proverà, quindi, a tornare quello della sezione annuale nordamericana e a succedere a Damir Dzumhur nell'albo d'oro. Più distaccato dai due connazionali Andrey Rublev, complice anche il momento horror nel quale viaggia e un primo turno complicato contro il numero 5 del seeding Nick Kyrgios.

Matteo Berrettini proverà il colpo grosso, ma il sorteggio non è benevolo. Il romano al primo turno dovrà fronteggiare il ceco Lukas Rosol arrivato dal labirinto delle qualificazioni, ma in caso di vittoria troverà proprio Khachanov. Molto difficile l'esordio anche per Andreas Seppi, campione qui nel 2012, che incrocerà la racchetta con il mancino slovacco Martin Klizan.