Simona Halep piega in un'ora e trentadue Garbine Muguruza, qualche minuto meno serve a Sloane Stephens per rimandare nuovamente, in sede slam, la connazionale Madison Keys. All'atto ultimo del Roland Garros approdano così la prima giocatrice del torneo e una tennista da molti considerata la possibile dominatrice negli anni a venire. Quella della Halep è una conferma di assoluto livello dopo i tre set ai quarti con Angelique Kerber. Il match con la Muguruza assume subito contorni definiti, la Halep replica ad ogni bordata, ha sempre una soluzione all'enigma. Rottura nel gioco d'apertura, agilmente confermata. Il margine è ampio, una combinazione dritto-rovescio manda il parziale agli archivi. 61. La reazione della nativa di Caracas è immediata, la Muguruza entra in partita e si costruisce un prezioso tesoretto. Fino al 42, l'inerzia è spagnola. Il filotto della Halep sopisce però i sogni di ritorno di Garbine. 64.
Lineare è il confronto tra Stephens e Keys. Il pallino della sfida è nelle mani della prima, abile a mettere sul piatto una superiore varietà. Il dritto a uscire della Stephens pizzica la riga, certifica il break e l'affondo. La Keys si àncora al confronto, non getta la spugna, anzi spinge a tutto braccio accorciando lo scambio. Non basta per rientrare, a 0 la Stephens si aggiudica il set inaugurale. Il montante che travolge la Keys all'alba del secondo risulta decisivo, la Stephens, come in precedenza, concretizza la sua superiorità e si porta al timone di comando. Gestisce con disinvoltura, disegna il campo per raccogliere l'applauso convinto del pubblico presente. Il quindici di chiusura è d'eccellenza, spinge la Keys oltre il rettangolo, lascia partire un tracciante lungo riga che si appoggia nell'ultimo angolo di campo. 64, per la seconda volta.
Halep - Muguruza 61 64
Stephens - Keys 64 64