Il Re non ha alcuna intenzione di abdicare. A dodici mesi di distanza dal suo grande ritorno sul palcoscenico del circuito maggiore, Roger Federer si conferma campione degli Australian Open, battendo in finale il croato Marin Cilic, con lo score di 6-2 6-7 6-3 3-6 6-1. Una sfida durata poco più di tre ore di gioco, che lo svizzero avrebbe potuto concludere al quarto set, se non fosse incappato in un prolungato passaggio a vuoto che poteva costargli ancor più caro e regalare la finale a un indomito Cilic, in difficoltà a inizio partita, ma poi in grado di rimettersi in carreggiata con la potenza dei suoi colpi di rimbalzo. Nel quinto parziale la forza mentale di Federer ha fatto però la differenza: schivato il pericolo in apertura, lo svizzero ha dominato la scena, annichilendo l'avversario e facendo suo il sesto Australian Open della carriera, ventesimo Slam di un'avventura irripetibile, che non sembra volersi concludere.
Tetto chiuso sulla Rod Laver Arena per la finale degli Australian Open 2018 (temperature roventi anche di sera a Melbourne), ma soprattutto un Federer scintillante ad aprire l'atto conclusivo dello primo Slam stagionale. Lo svizzero sgabbia dagli spogliatoi con la sua tipica capacità di variare gioco, mandando totalmente in confusione il malcapitato Cilic, sotto 4-0 in un lampo, incapace di tenere testa alle giocate armoniche e allo stesso tempo sorprendenti del rivale. Un Federer versione extralusso procede senza soste, non concede nulla al servizio, trova l'ausilio della prima e non dà ritmo a Cilic, che vede il primo parziale scivolare via veloce con il punteggio di 6-2. Ben diverso l'andamento del set successivo, nel quale il croato inizia a caricarsi, dapprima con il servizio, poi con una serie di dritti di pura potenza. L'inevitabile calo di Federer conduce dunque a un set in equilibrio, nel quale l'elvetico deve anche annullare un palla break sul 4-5 e servizio (set point dunque), per issarsi poi al tie-break. Qui un gran scambio che Federer fa proprio grazie a un'accelerazione di rovescio manda lo svizzero avanti nel punteggio, ma Cilic non molla nulla, recupera lo svantaggio ed è infine lui ad ottenere il mini-break decisivo, chiudendo con uno smash al volo e livellando la partita.
Un parziale pari e si ricomincia con Federer di nuovo in spinta. Il numero due al mondo riparte senza esitazioni, approfitta di un calo di Cilic, torna a spingere con la prima di servizio e a chiudere velocemente i turni di battuta. Una velocità di crociera che il suo rivale non riesce a tenere: di qui il break - inevitabile per un Cilic sballottato a destra e a manca - che decide un altro set che vola via rapidamente. Federer è in totale controllo della sfida, si aggiudica così la terza frazione per 6-3, incanta di controbalzo e con un paio di gran giocate di volo, e si porta avanti nel punteggio anche nel quarto set. 2-0 e poi 3-1 per l'elvetico, che riesce a resistere alle bordate di Cilic - incisivo soprattutto con il dritto - e sembra avviarsi alla conquista del suo ventesimo Slam. Ma, d'un tratto, Federer cala al servizio, in particolar modo con la percentuale di prime in campo: ne approfitta il croato, che inizia a rispondere bene e con continuità, ribaltando completamente l'esito del parziale. Dal 3-1 in favore dello svizzero ci sono cinque giochi consecutivi per Cilic, che allunga a sorpresa la finale fino alla frazione decisiva.
La finale si decide così al quinto, o meglio nei primi giochi del set. Perchè è qui che il croato ha subito un'occasione di ottenere un altro break, sfruttando l'abbrivio favorevole. Ma Federer reagisce con la durezza mentale del fuoriclasse, annulla una palla break chiave (anche con l'aiuto del rivale, che sotterra in rete un facile rovescio), sfodera almeno un paio di magie, ritrova l'ausilio della prima di servizio ed è lui ad operare il break che lo porta sul 3-0. Match che finisce sostanzialmente qui, perchè Cilic ha la forza di tenere solo un altro turno di battuta, prima di affondare tra errori gratuiti e tentativi di vincenti che si spengono ben lontani dalle righe. Federer invece non tentenna ulteriormente, si ritrova 5-1 e chiude tenendo a zero il servizio, nonostante una richiesta di falco, che si dimostra errata, da parte di Cilic. E' l'ennesimo trionfo di Roger Federer, che a 36 anni suonati conquista il suo ventesimo titolo Slam, il sesto nella terra dei canguri, mostrando ancora una volta il suo lato più umano durante la premiazione: lacrime di gioia gli rigano il volto, mentre alza ancora una volta, a un anno di distanza dall'ultima volta, il trofeo dell'Open d'Australia.
Cilic (6) - Federer (2) 2-6 7-6(5) 3-6 6-3 1-6