La Margaret Court Arena accoglie un campione di ritorno. Novak Djokovic chiude la porta sul passato e accarezza il tennis giocato. La condizione non può essere ottimale, il polso è sotto osservazione. Persiste un leggero dolore, ma il serbo sfoggia un sorriso radioso. La concentrazione è alta, serpeggia la voglia di risalire la corrente. Young è avversario modesto, non della stessa cilindrata di Djokovic. La partita diventa così un allenamento, importante per acquisire fiducia e autostima. Nole spreca il giusto, due set rapidi, qualche scambio in più al tramonto. 61 62 64, Djokovic avanza e si candida a credibile minaccia.
Sul servizio del serbo, non c'è sostanzialmente partita. Djokovic concede due 15 nei primi tre turni, è famelico. Young si trova in costante difetto, anche perché pallina alla mano il fortino trema. Nole si conferma ribattitore straordinario, danza sulla linea di fondo, ai vantaggi certifica la prima rottura. Con il dritto sigilla la seconda, in pochi minuti è 41. Il terzo break, a zero, segna una profonda crepa, Young appare sfiduciato, senza contromisure. 61. Il secondo non riserva novità, anzi il disavanzo è addirittura più ampio. Young risale da un profondo precipizio - 0/40 - sforzo a cui non segue la conquista del gioco. Ultima parola di Djokovic, break. 10. Si decide il parziale, anche la successiva tornata in battuta di Young è prolungata. Batti e ribatti, con l'ex n.1 che alza il livello in situazione d'equilibrio. Il tabellone ribadisce l'assunto, 50 Djoko. Il passaggio a vuoto di Nole è naturale, Young si schioda da quota 0, ma non può certo pensare a un ribaltone. 62.
L'americano ci mette quantomeno orgoglio, già in avvio di terzo annulla palla break. Djokovic non perde le coordinate, sbriga rapidamente il servizio e rimette all'angolo Young. La quarta palla break del terzo gioco pilota Nole al comando. 21. Vantaggio confermato, 31. Il nativo di Chicago prova a sciogliere il braccio, a giocare colpi definitivi, si avvicina al colpaccio, ma Djokovic non fa sconti. 42 e 53. La partita si prolunga, ma il finale è prevedibile. In battuta, Nole. 64.
Djokovic - Young 61 62 64